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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Le nuove generazioni della ‘Scuola Musicale Banda Città di Camogli’ come stimolo nel presente e nel futuro

L’ensemble, diretta dal Maestro Gian Carlo Dalorto, anche quest’anno ha organizzato il tradizionale e atteso concerto di fine corso degli allievi, al Teatro Sociale
La Banda di Camogli protagonista di un applaudito concerto al Teatro Sociale
La Banda di Camogli protagonista di un applaudito concerto al Teatro Sociale
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di ROSA CAPPATO

Cresce ancora la banda cittadina. Sul palco del Teatro Sociale di Camogli, domenica scorsa, si è esibita la ‘Banda Città di Camogli G.Puccini’, per il consueto concerto annuale degli allievi della Scuola di Musica. Il folto pubblico presente nella autorevole location ha applaudito la grande performance, che conta anche 7 nuovi allievi, giovani e non, solisti, accompagnati e supportati dalla Banda Città di Camogli. 

Lo sguardo rivolto al passato, attraverso le non sempre facili vicende che hanno contraddistinto la storia di questa formazione, sia per tutti uno stimolo per sostenere nel presente e nel futuro la ‘Scuola Musicale Banda Città di Camogli’. Questo il messaggio tramandato negli anni, che lancia lo storico gruppo musicale che rappresenta la ‘Città dei Mille Bianchi Velieri’. 

La banda musicale Città di Camogli, diretta dal Maestro Gian Carlo Dalorto anche quest’anno ha organizzato il tradizionale e atteso concerto di fine corso degli allievi della Scuola musicale, domenica 15 giugno alle 18,30. I brani sono stati scelti anche valutando le capacità raggiunte dai singoli partecipanti ai corsi, e suonati dai nuovi allievi, da quelli che frequentano già da qualche anno la scuola e fanno parte della banda, e dalla banda al completo, con tutti i suoi suonatori.

Ecco alcuni titoli dei brani: Romantic Trumpet, Strangers in the Night, Con te partirò, Morricone’s Melody, Papà Luciani, At a Dxieland Jazz Funeral, Marche de Trionphe, Prelude-Te Deum, Carmen Suite, e alcune marcette. 

“È stata una serata bellissima – riferisce la tesoriera nel direttivo della banda cittadina Laura Ghisoli – finalmente nuovi allievi in scena, di età compresa fra i 9 e i 10 anni, vero e proprio ossigeno per la nostra banda, un ricambio generazionale utile che ci rende orgogliosi”. Il giorno prima la banda si era esibita all’inaugurazione della Sala Paradiso, parte del complesso dei padri benedettini olivetani, in via Romana a Camogli, tornata a nuova vita grazie alla volontà di dom Francesco Pepe, su volontà del compianto dom Marco Beda Pucci, scomparso nel gennaio 2023, area destinata alle associazioni cittadine e alla popolazione per momenti di cultura e convivialità. 

Per Camogli la Banda è un’istituzione. Giovani e bambini aspirano da sempre a farne parte e con orgoglio le famiglie di Camogli ne seguono la crescita, musicale ed espressiva. Nel volume ‘Viva la banda, storia della banda musicale di Camogli’ si ripercorre il cammino storico e musicale delle formazioni bandistiche della città, dal 1848. Anche nell’archivio comunale di Camogli si trovano documenti che testimoniano l’esistenza nella città di una società filarmonica, composta da persone ‘morigerate e probe’ le quali, dopo essersi auto-finanziate, decidono di chiedere al municipio una sovvenzione di 200 lire, che viene concessa. Si apprende inoltre che, col permesso dell’amministrazione civica, i musicisti possono indossare un’uniforme con sciarpa e, in occasione di solenni cerimonie, possono sostituire il consueto berretto con un copricapo militare, il kepì, guarnito di piume bianche, ed armarsi di sciabola ornamentale. 

Dalla ricerca sembra certo che in quei decenni centrali dell’800 anche in altri paesi liguri venissero istituiti dei corpi musicali analoghi alla filarmonica camogliese: nella sola provincia di Genova (oggi Città Metropolitana) risultano attive almeno otto bande, tutte risalenti all’epoca risorgimentale, quando l’esecuzione di inni e marce faceva da sottofondo alla festa dello Statuto Albertino e delle vittorie della II guerra di Indipendenza. Nei tredici anni successivi la filarmonica viene presumibilmente sciolta poiché nel 1864 alcuni camogliesi si rivolgono al Comune e chiedono aiuto materiale e ‘morale’ per ricostituirla. 

La Banda svolge ancora oggi la sua attività in campo bandistico, organizzando concerti e manifestazioni musicali, oltre a partecipare a manifestazioni religiose, civili e a scopo benefico. La scuola musicale, associazione senza scopo di lucro ad indirizzo bandistico, è aperta in particolare ai giovani e finalizzata all’ingresso in banda di nuovi musicanti. “In totale gli allievi per il corso di quest’anno sono 20 – riferisce l’economa e portavoce Angela Vespa -. Dopo il calo di iscrizioni e frequenze dovute ai due anni travagliati del Covid stiamo riprendendo a pieno ritmo con le lezioni e la possibilità di fare conoscere la nostra importante attività didattica nella scuola elementare e media. Le lezioni si tengono presso la nostra sala musica, concessa in uso alla banda dall’amministrazione comunale di Camogli e situata presso l’Istituto Alberghiero Marco Polo”.

Le lezioni riguardano teoria e solfeggio e sono dedicate a flauto e ottavino, strumenti ad ancia: clarinetto, sax, fagotto; ottoni: corno, tromba, trombone, flicorno baritono e tenore; percussioni: cassa , piatti, batteria, timpani, xilofono. Gli insegnanti sono tutti maestri diplomati di grande esperienza e con presenza nella scuola, ormai collaudata e proficua. Il Maestro Gian Carlo Dalorto che è anche il direttore responsabile della scuola di musica insegna strumenti ad ancia, Maurizio Baroso il flauto, Marco Capurro gli ottoni, Lorenzo Caprile le percussioni. Essendo lo scopo della scuola musicale della banda quello di formare elementi da poter inserire nell’organico musicale la retta richiesta agli allievi per la frequenza è ridottissima egli strumenti sono consegnati in uso gratuito, come pure le divise. La speranza del gruppo è che ogni cittadino riesca ad apprezzare il bene comune che la banda rappresenta: gioia e polo di aggregazione per giovani e adulti, fonte di nuove amicizie e nuove esperienze per chi la anima e per chi la sente suonare. Presente in ogni momento, anche istituzionale, la banda della città, ha suonato anche nei Comuni esteri, con i quali è gemellata, tra cui Tuningen, nella Foresta Nera, in Germania. Domenica, tra l’emozione di tutti i presenti, a fine concerto, sono stati consegnati gli attestati di frequenza ai corsi a tutti gli allievi.

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