(r.p.l.) Il binomio è singolare, ma già in passato è stato di successo, e anche per questo viene riproposto con grande entusiasmo. Da venerdì a domenica (11-13 ottobre), riecco a Levanto, per l’edizione 2019, la manifestazione ‘Sapori Verticali’, dove il buon gusto e la buona tavola incontrano l’enologia e… il fumetto.
La manifestazione, che è stata presentata presso la sede della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria della Spezia, è molto interessante, anche perché vede la collaborazione di diverse realtà istituzionali, nell’ottica di quella collaborazione e unità d’intenti che è necessaria per rilanciare e tener sempre viva questa zona di Liguria, spesso fuori dai principali e massivi circuiti turistici come possono essere quello delle Cinque Terre o di Portofino (argomento che ‘Piazza Levante’ ha toccato anche qualche numero fa, spingendo nettamente, insieme alla vice sindaco di Bonassola, Federica Schiaffino, affinché venga rilanciato il progetto denominato ‘Baie del Levante’ e che coinvolge, oltre appunto a Bonassola e Levanto, anche Sestri Levante, Moneglia, Deiva Marina e Framura).
Proprio Federica Schiaffino, in veste di rappresentante della Scuola Chiavarese del Fumetto, è una delle anime di ‘Sapori Verticali’, che in questa terza edizione accoglie l’arte francese del fumetto e la cucina ligure, e che grazie ai ristoratori levantesi diventa street food. La ‘firma’ su tutto è da parte di Officine del Levante, associazione di promozione sociale che opera a puro titolo di volontariato e che è anche l’organizzatrice dell’interessante Festival delle Geografie che si tiene in primavera da un paio di anni.
“Daremo, come di consueto, grande spazio al fumetto, per raccontare e valorizzare un territorio sia attraverso l’arte che con quanto di buono ha da offrire questa terra – dice la presidente di Officine del Levante, Laura Canale – Avremo ospiti dalla Francia e due scuole di fumetto: la Cesan di Parigi e quella chiavarese, che da oltre trent’anni sforna talenti. Ci sarà grande spazio per le mostre, che saranno tre e si riassumono in ‘Le tre P’. Saranno, infatti, presenti tre artisti che illustrano Levanto da anni: Hans Visser con la sua arte di fotografo, dopo decenni di consacrazione alla ‘cultura’ dell’immagine: cinema, moda, oggetti e, soprattutto, ritratti. Dalle persone trae la profondità non solo dello sguardo, ma anche dell’anima, con l’uso sapiente della luce e delle ombre. Renzo Bighetti, scultore e subacqueo: una sapienza enorme nel lavorare la materia in tutte le sue forme per gioielli, metalli, pietre, ossa, legno, senza dimenticare la matita sulla carta. Ma la sua passione per il mare e la vita ha prodotto pesci, e pesci ‘lavorati’ a mostrare l’inquinamento spaventoso dei nostri mari. Alessandro Ubertazzi, specialista e insegnante di alto livello di disegno industriale e grande collezionista, in particolare di pietre, di cui tutto conosce. Miliardi di pietre di ogni materia, catalogate e levigate. Lavorate dalle onde del mare”.
Federica Schiaffino parla del ruolo ‘giocato’ dal fumetto: “La scuola Cesan di arti narrative di Parigi e il Comune di Nanterre espongono al primo piano del Casinò tre tavole sulla storia dell’immigrazione italiana in Francia: l’ultimo anno di scolarità alla scuola Cesan consiste, infatti, nell’accompagnare progetti idonei a essere editati. Alla conclusione della formazione, numerosi progetti di album di fumetti e di libri per giovani saranno pubblicati. La Scuola Chiavarese del Fumetto, invece, ha festeggiato il trentennale con una mostra di tavole sulle storie di territorio e di storia prodotte negli anni da allievi e ex allievi. Una storia di storie”.
Quanto al cibo, tra gli ospiti legati allo street food ecco la presenza di chef Kumalè, gastronomade, il venerdì e sabato alle 12, alla loggia. Appuntamento anche con ‘De gustibus’, il 13 ottobre: mangiando, si può scoprire pure la storia di Levanto.
Con ‘L’associazione per la salvaguardia della vallata di Levanto’ verrà organizzato inoltre un momento di riflessione, grazie al quale Officine del Levante vuole lanciare un messaggio chiaro: la qualità del cibo pretende che i contadini possano lavorare, protetti da assalti di ungulati, selvatici, fagiani, dissesto.
Venerdì, alle ore 21, presso il Bar da Brigida, in piazza Staglieno, avrà luogo lo spettacolo musicale ‘Chez Mischa’, cabaret di musiche franco-russe con la soprano Daria Ryzhova e il pianista Francesco Cardillo. Nato come produzione del Conservatorio Paganini di Genova, lo spettacolo andrà in scena in occasione della prima serata della rassegna: immaginiamo di trovarci in un locale parigino in un tempo non precisato, verso la metà del secolo scorso. Il gestore, il misterioso Mischa, è di origine russa. Anche la sua cantante preferita è russa e alterna a melodie tipiche del café chantant alcuni brani della sua terra d’origine; sorseggiando un Armagnac, una Vodka o anche un buon tè, il pubblico viene invitato a divertirsi e a sognare. Non incontrerà Mischa, ma godrà della musica di Satie, Poulenc, Čiaikovskij, eseguita dal soprano Daria Ryzhova e dal pianista Francesco Cardillo.
In programma anche il reading teatrale ‘Esercizi di stile’ parodistici, raffinati e, per certi versi, ‘scorretti’: sabato alle ore 21, presso l’auditorium di Ospitalia del mare a Levanto, avrà luogo lo spettacolo teatrale di ‘Sapori&Storie Verticali’. Fausto Cosentino e Vittorio Ristagno sono partiti dall’idea che non necessariamente i trattati di cucina debbano essere massicci, enciclopedici e pieni di tecnicismi, e che sia possibile conciliare letteratura e cucina con risultati sorprendenti. La narrativa mondiale, fin dalle sue origini, pullula infatti di descrizioni di cibi, pranzi, cene e tavole imbandite. Lo scrittore che non parla mai di mangiare, di appetito, di fame, di cibo, di cuochi, di pranzi, ispira diffidenza, è come se fosse privo di qualcosa di essenziale.
Non mancherà infine una comparazione tra bande dessinée in Francia e fumetto in Italia, dal punto di vista storico, economico e educativo, con Loris Cantarelli, direttore della rivista ‘Fumo di China’, e con Alix Miquel, professore alla scuola Cesan.
Un omaggio tra buon cibo e bellissime opere d’arte a quella Liguria, terra per eccellenza di sapori… verticali.