di DANILO SANGUINETI
Chi si ferma avrebbe fondate ragioni per perdersi, e magari cadere subito dopo nello sconforto. Alla Sammargheritese Calcio 1904 rigettano le facili scuse e hanno architettato un articolato piano per uscire dall’angolo nel quale le società di calcio sono stata gettate dalla pandemia. Soprattutto chi ha il core-business nella scuola calcio, ossia nell’insegnare e nell’operare con i bambini e i ragazzi ha avuto di fronte due sole scelte, rassegnarsi o cambiare.
Il glorioso club arancione ha optato senza esitazioni per l’alternativa fattiva. E, anche se lui non vuole sentirselo dire, il plauso maggiore va al presidente del sodalizio, Andrea Lenzo, uno che ha mostrato decisione, coraggio, inventiva, ossia le qualità che di questi tempi sono più preziose di una vagonata di diamanti.
Il primo lungo stop (la stagione 19-20 per i dilettanti e giovanili era terminata l’8 marzo) aveva fatto sconquassi. Si sperava che con la stagione nuova si potesse lasciarsi alle spalle le privazioni pur mantenendo alcune limitazioni. Poche domeniche e la realtà ha invece imposto la sua dura legge. I tornei regionali si sono bloccati dopo un mese, la Samm iscritta alla Promozione (girone B) è riuscita a disputare solo 5 gare. I tornei giovanili, sia provinciali che regionali, non sono neppure iniziati.
Mentre la regione passava dal giallo all’arancione (come zona rischio) nel calcio ligure si passava dal roseo, al grigio e poi al nero tenebra (inteso come umore). A quel punto ci si poteva arrendere. Oppure…
“Oppure – controbatte Lenzo – organizzarsi e studiare un altro percorso. Avevamo investito molto in estate per riprendere e per rilanciare il nostro settore giovanile. A settembre avevamo presentato il nuovo responsabile del settore tecnico, Roberto Varlani, e avevamo confermato il prestigioso accordo fra il nostro settore giovanile e la Genoa Academy. Non si poteva, si doveva proseguire”.
Varlani, un nome, una garanzia, allenatore dotato di patentino Uefa che in panchina ha vinto diversi campionati con la Voltrese e il Borzoli, che aveva curato la crescita di settori giovanili di spicco, come quello delle genovesi Ligorna, Serra Riccò e Anpi Casassa, che era reduce dall’aver diretto il settore nella Goliardica e nella precedente stagione alla Golfo Paradiso. Subito dopo Ferragosto, in qualità di responsabile tecnico e organizzativo dell’attività agonistica della Sammargheritese, si era messo al lavoro allo stadio Broccardi supervisionando gli allenamenti dell’Under 17 di Fabio Barabino, dell’Under 15 di Luca Crippa e dell’Under 14 di Davide Vignolo, tutti in possesso di patentino Uefa B, affiancati da un collaboratore tecnico e uno staff sanitario.
“I Dpcm non permettono di proseguire con le partite – ricorda Lenzo – ma consentono di allenarsi e noi abbiamo scelto di tenere aperto il campo per gli agonisti, dalla prima squadra agli under che possono essere qualificati come tali. Quindi abbiamo stilato un regolare programma di allenamenti. Niente lasciato al caso o delegato al lavoro individuale, nel pieno rispetto dei protocolli predisposti: non soltanto la prima squadra, ma anche i bambini e ragazzi della scuola calcio e del settore giovanile si allenano in sicurezza sul terreno dello stadio Broccardi. Abbiamo semplicemente diviso ogni squadra in due gruppi, diminuendo così la densità di calciatori contemporaneamente sul campo e rafforzando quindi le misure di precauzione”.
Un sacrificio non indifferente per il club: stessi tesserati, raddoppiati orari e tempi di allenamento. “Vero, è stato possibile perché non solo i nostri ragazzi, le loro famiglie ma anche i nostri tecnici e i nostri collaboratori hanno aderito compatti a questa soluzione”.
Trovatela un’altra situazione e un’altra categoria che prenda lo stesso (magro) rimborso spese ed accetti di lavorare il doppio… “E per questo li ringrazio ogni giorno. Sfruttiamo anche weekend che abbiamo purtroppo liberi da impegni agonistici. Per ora il programma di allenamenti procede senza intoppi, speriamo solo di continuare così”.
Per farsi trovare pronti alla ripartenza, sempre che ci sia. “Dai vertici regionali della Figc ci hanno detto che starebbero pensando al 10 gennaio come data per tornare a giocare. Vorrebbe dire finire i campionati nella migliore delle ipotesi a fine giugno. Molto tardi per i nostri standard. Se non ci fosse altra alternativa, andrà bene anche così”.
Quello che conta è arrivare al traguardo. In piedi, rotolando, strisciando… “Io vado a vedere tutti gli allenamenti che posso. E osservo come si seguano scrupolosamente le disposizioni governative previste, con attenzione, divertimento, impegno ma sempre in sicurezza. Ogni ragazzo viene seguito quasi individualmente passo dopo passo, li vedo migliorare, sotto gli occhi di tecnici competenti ed appassionati. Che cosa potrei chiedere di più?”. Niente, solo un grido di battaglia. “Noi non molliamo e quindi… Forza Samm!!!”.