di DANILO SANGUINETI
Nostalgia canaglia di un calcio più a misura di… amici. La Panchina Chiavari è una delle società più antiche rimaste sulla scena del calcio dilettantistico del Levante. Tra alti e bassi, ma senza mai franare nel disimpegno, il club nato nel 1989, sta terminando una stagione che rimarrà scritta a lettere d’oro negli annali.
La Panchina ha centrato il ‘Duplete’, l’accoppiata trionfale della vittoria nel campionato e nella Coppa Liguria di Seconda Categoria. Nel torneo di competenza, inserita nel girone E a dodici squadre, ha preso la testa sin dalle prime giornate e non l’ha più mollata, conquistando 50 dei 66 punti disponibili, vincendo 15 incontri in 22 giornate, pareggiando 5 e perdendo solo due match. La sicurezza del primo posto con annessa promozione in Prima è arrivata alla penultima giornata grazie al 3-0 sul Framura Montaretto.
Pochi giorni dopo, martedì 25 aprile, la formazione allenata da Mirko Danilo Nobile aveva un appuntamento ancora più impegnativo. Sfidava l’Argentina di Arma di Taggia nella finale di Coppa Liguria al San Carlo di Genova Voltri. La squadra chiavarese vinceva 1-0. A segnare il gol decisivo, Turcato, dopo circa 20 minuti di gioco. Nella ripresa la Panchina ha anche sbagliato un rigore con Ferlini, che dal dischetto ha colpito il palo. Un’altra conferma di un team di eccezionale forza che ha imposto la sua legge sia sul campo di casa, l’Angelo Daneri di Caperana, sia in trasferta. Non a caso nell’ultima giornata si è permessa di andare a vincere 7-0 sul campo del Moconesi Fontanabuona.
Meritano una citazione tutti i protagonisti dell’impresa. In rosa c’erano Theo Balsamo, Denil Barletta, Andrea Brusco, Morris, Busi, Luca Callegari, Luca Carluccio, Fabio Castronovo, Alessandro Cogozzo, Andrea Coscioli, Federico Costa, Nicolò D’Amelio, Enrico Daidone, Matteo Devincenzi, Filippo Ferlini, Claudio Ghirlanda, Fabio Groppo, Nicholas Gueglio, Davide Lagomarsini, Elia Marcone, Daniele Martino, Mirko Montedonico, Andrea Monteverde, Federico Oneto, Giacomo e Guglielmo Pareto, Nicola Raffo, Federico Rocca, Lorenzo Turcato. I quadri societari e tecnici: Presidente Davide Vaccarezza, il vicepresidente Christian Gastrini, il d.s Daniele Giorgio, il vice allenatore Simone Boggiano, il Team Manager Alessandro Capuccini, il fisioterapista Mirco Montedonico.
Per capire lo spirito Panchina, uno spirito goliardico e allo stesso tempo concreto, ecco le dichiarazioni di chi con il suo gol ha dato il trofeo più prestigioso ai ‘panchinari chiavaresi’, Lorenzo Turcato: “Annata indimenticabile, meglio di così non poteva essere. Eravamo già felicissimi per la vittoria in campionato e la conquista della Prima, ora abbiamo coronato un sogno. Avevamo iniziato la Coppa senza aspettative, poi strada facendo, avendo una rosa lunga siamo stati bravi a gestirla. Strapparla all’Argentina non è stata impresa da poco. Anzi facciamo i complimenti all’avversario. Siamo stati bravi a sbloccarla e difendere il vantaggio sino alla fine. Certo a Voltri si è vista una partita tra due squadre di categoria superiore, decisamente. Non a caso anche gli imperiesi hanno vinto il loro girone e sono saliti di categoria. I meriti? Divisi equamente tra noi e lo staff tecnico, siamo stati un rullo compressore”.
Del clima che regna nello spogliatoio grigioverde un ultimo assaggio nell’ultima partita di campionato che è stata anche l’ultima con le scarpe bullonate del bomber Nicolò D’Amelio. La sua uscita dal campo anticipata a pochi minuti dal novantesimo si è tramutata in una standing ovation dei compagni, dei dirigenti, del pubblico che gli ha fatto versare lacrime di commozione. Un applauso interminabile, a conferma che chi si siede su quella Panchina ha dei valori umani oltre che tecnici.