Up. Salire, guardare verso l’alto, aspirare a traguardi più importanti, non restare in contemplazione del proprio ombelico. Un’aspirazione e una carica motivazionale che sono alla base dell’idea promettente dei ‘Gechi nel blu’, un corso per ragazzi che il Centro Acquarone farà partire a inizio febbraio. Una proposta meritevole perché vuole allenare menti oltre che corpi, permettere a chi sta crescendo in un mondo sempre più complesso di trovare gli appigli giusti nella salita verso la vita adulta. Ed è un’iniziativa che sposa in pieno le linee guida dell’Opera Diocesana Villaggio del Ragazzo, casa madre del Centro Acquarone, il ‘gioiello’ dell’area socio-sanitaria di un ente che da 74 anni promuove e gestisce servizi educativi, socio-sanitari, assistenziali, per il lavoro, la formazione e l’aggiornamento professionale.
Al Centro Acquarone ebbero l’idea di aprire una specie di loro ‘zoo del cuore’ dodici mesi fa, quando si tenne il corso ‘Pesciolini nel blu’. Dal nuoto all’alpinismo: sebbene ricreati al coperto – là la piscina, qui il muro da arrampicata – in un ambiente protetto, vengono proposti mare e montagna. Gli spazi interminati che maggiormente sfidano (e quindi maggiormente allettano) l’essere umano sono gli arenghi ideali per insegnare a giovani non eccessivamente sicuri di sé – per i più svariati motivi, fisici e mentali – che possono andare oltre i loro limiti, che non c’è confine che non possa essere varcato con la volontà propria e la solidarietà del gruppo. Si imparano tecniche e si migliorano le proprie risorse fisiche, e, ciò che più conta, si scoprono qualità e sentimenti che neppure si sospettava di avere. Questa è la premessa, ed è una premessa allettante.
Il Corso di arrampicata ‘Gechi nel blu’ è in buona sostanza un nuovo progetto per bambini e ragazzi. Indicato ma non esclusivamente dedicato a coloro i quali hanno difficoltà di autoregolazione, relazionali e comunicative. Il via è fissato per l’inizio di febbraio.
Uno dei promotori, il dottor Simone Sturla, è convinto che ‘Gechi nel blu’ incontrerà il favore di molti. “Perché prevede diversi gradini, diversi step da superare, una curva di apprendimento alla portata di tutti, studiando percorsi diversi per chi ha problematiche diverse. E penso che una volta che i ragazzi avranno provato uno o due appigli, il difficile sarà farli scendere. Naturalmente il tutto avverrà all’insegna della massima sicurezza, i genitori possono venire a vedere di persona, le imbracature e le corde cancellano il rischio di cadute o urti contro le pareti”.
Il progetto si allinea al filone di progetti sociali sportivi dell’Area della Disabilità del Centro Benedetto Acquarone, che hanno come finalità principale quella di rendere fruibile a bambini e ragazzi, con differenti caratteristiche, attività sportive per le quali essi potrebbero incontrare difficoltà di partecipazione in corsi tradizionali.
Nell’aprile 2019 venne inaugurato il progetto ‘Pesciolini nel blu’, ovvero un corso di nuoto rivolto a tutti i bambini anche con difficoltà di comunicazione e di gestione del comportamento. La risposta fu superiore alle aspettative. E allora, seguendo lo stesso filone, ecco il progetto ‘Gechi nel Blu’, a cura della ASD Benedetto Acquarone. Il team che lo ha elaborato e lo seguirà è composto dalla dottoressa Serenella Orsini, direttore sanitario del Centro, dal dottor Simone Sturla, responsabile della palestra d’arrampicata e coordinatore del Centro Costa Zenoglio, la dottoressa Selene Dodici, psicologa dell’Area della Disabilità del Centro, il dottor Roberto Dighero, coordinatore dell’Area della Disabilità. A dare una mano, gli educatori adeguatamente formati, che spesso collaborano con la struttura.
La dottoressa Selene Dodici illustra gli scopi terapeutici delle lezioni. “Il corso di arrampicata ‘Gechi nel blu’ è rivolto a tutti i bambini e ragazzi, problematici e non, che potranno trovare un ambiente accogliente e strutturato per rispondere al meglio alle loro caratteristiche. Gli obiettivi sono ambiziosi ma, crediamo, raggiungibili: imparare le regole di base dello stare in gruppo, imparare a fidarsi dei propri compagni e dell’istruttore di arrampicata, ma anche il potenziamento della muscolatura e l’incremento dell’equilibrio. Quindi un progetto che permette di lavorare su abilità sia trasversali, sia specifiche dell’arrampicata, grazie soprattutto alle diverse professionalità coinvolte e all’equipe coesa del Centro, che supervisiona i progetti afferenti all’Area Disabili. Il progetto ha inoltre come finalità quella di arricchire le offerte sportive dell’Associazione Benedetto Acquarone di proposte fruibili anche da bambini e ragazzi con differenti caratteristiche”.
Simone Sturla sarà a piedi dei tre muri che costituiscono la palestra di arrampicata del Centro Zenoglio: “Una parete liscia, una parete a strapiombo e un diedro (uno spigolo roccioso generato da due pareti disposte ad angolo), con difficoltà variabili. Sono gli stessi ostacoli sui quali ogni sera vengono a cimentarsi tanti adulti. E già oggi facciamo lavorare tanti ragazzi con disabilità. Abbiamo messo sulle pareti persone non vedenti, persone con seri problemi motori e anche alcuni ragazzi affetti da autismo. È possibile che dal 3 febbraio prossimo arrivino in palestra altri ragazzi che hanno difficoltà di vario tipo, e sono sicuro che molti di loro ce la faranno a completare il corso. In questi mesi ho visto persone superare difficoltà estreme senza curarsi se non vedessero o se non potessero usare gli arti inferiori e superiori. Qui da noi il motore che spinge più in su è la volontà. E chi non molla dopo il primo assaggio, quasi mai se ne pente”.
Per le famiglie che fossero interessate, ecco le informazioni necessarie. Sede e orario corso di arrampicata ‘Gechi nel blu’: lunedì dalle ore 17 alle 18 presso la palestra del Centro Benedetto Acquarone, in viale San Pio X, 26, a Chiavari. Telefono: 0185 5906285 oppure 392 5797044.
(d.s.)