Venerdi 4 gennaio si è tenuto all’Auditorium S.Francesco, meritoriamente organizzato dal Jazz Club di Chiavari, uno straordinario concerto di Enrico Rava (tromba) ed Andrea Pozza (pianoforte) che ha richiamato una folla incredibile.
La presenza del Sindaco di Chiavari Marco Di Capua, che se ne è assunto in diretta la responsabilità, ha consentito di far godere dell’evento a molte più persone di quelle che la capienza del locale avrebbe consentito.
Alcune considerazioni sul concerto e sugli anziani.
Il triestino Enrico Rava è un formidabile ottantenne, cittadino onorario di Chiavari, che riesce ancora, accompagnato da un altro straordinario musicista come Andrea Pozza, a regalare una performance magica di altissimo livello e al contempo a ironizzare su se stesso. Alle undici di sera, dopo oltre un’ora e mezza di concerto, per chiudere ha annunciato che le persone della sua età a quell’ora devono andare a dormire, pur concedendo alla fine al pubblico osannante un generoso bis.
La platea, costituita prevalentemente da ultra cinquantenni ed ultra sessantenni, è rimasta stregata non solo dalla bravura dei musicisti, ma anche dal fatto che una persona di quell’età sia ancora capace di provocare emozioni fortissime, dimostrando così che l’età non è un impedimento a performance di questo livello.
Gli anziani non devono solo essere assistiti e percepiti come un peso per la società. Sono anche e soprattutto persone da coinvolgere, ideando spazi, attività, contenuti, e sviluppando intorno a questi concetti un settore nuovo dell’economia, capace di creare posti di lavoro e ricchezza.
Si tratta della cosiddetta silver economy, economia d’argento, ad allusione del colore di capelli di chi ha superato la giovinezza. È un’economia in forte espansione, tenuto conto del fatto che in Europa, in Italia e soprattutto in Liguria il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione sta assumendo dimensioni mai viste prima.
In Liguria e a Chiavari gli over 65 costituiscono quasi il 30% della popolazione, sono per la maggior parte in buona salute, alcuni ancora lavorano ma molti hanno tempo libero utilizzabile per aiutare se stessi e il prossimo a vivere meglio.
Le attività culturali e di svago sono tra le più gradite da questa fascia della popolazione, che riempie ristoranti, cinema, teatri, conferenze, stadi, e che rappresenta una fascia di consumatori molto spesso sofisticata ed esigente.
La chiusura del Cinema Teatro Cantero ha determinato il venir meno di un luogo-presidio per molti cittadini silver, che in questi anni erano divenuti affezionati clienti dei numerosi eventi teatrali, operistici e culturali svolti in quel contesto.
Bene ha fatto il Sindaco di Chiavari, nel breve indirizzo di saluto che ha preceduto il magico concerto di Rava, a dire che quella sera si sentiva molto la mancanza del Cantero, e a chiarire ancora una volta che quella chiusura dipende solo dalla volontà dei proprietari.
Sia la città di Chiavari (lo ha ribadito Di Capua nel suo intervento) che imprenditori privati sono pronti a coprire i costi necessari per rimettere a norma il locale, circa un milione di euro, a condizione che la gestione sia affidata a una fondazione o comunque un soggetto pubblico/privato che possa dire la sua avendo, a fronte degli interventi di ammodernamento, la disponibilità del teatro per un congruo periodo di tempo (15-20 anni).
Vedremo se il concerto di Rava e il fatto che centinaia di persone abbiano dovuto ascoltarlo in piedi o seduti per terra accelererà la soluzione del problema.
Danilo Sanguineti, in questo stesso numero di ‘Piazza Levante’, si occupa di un altro luogo simbolo della silver economy chiavarese. Nel 2019 infatti la Bocciofila Chiavarese compie 100 anni. Si tratta di un sodalizio sportivo che è stato per decenni ai vertici della disciplina sia a livello nazionale che a livello europeo e mondiale, e che ha espresso in Nicola Sturla uno straordinario atleta, 10 volte campione del mondo, 20 volte campione europeo, 6 volte campione italiano.
Oggi la Bocciofila Chiavarese non è più agli straordinari livelli di venti o trent’anni fa, ma disputa pur sempre con buoni risultati il campionato nazionale di serie A.
La funzione della società di bocce non è solo sportiva, ma anche sociale, nel senso che centinaia sono i praticanti di questo sport, in molti casi anziani, che passano ore ai campi della colmata svolgendo un’attività fisica quotidiana e importantissima e potendo ammirare le competizioni che qui si svolgono.
Anche in questo caso lo sport e le sue manifestazioni sono un volano turistico formidabile per la città di Chiavari. Un campionato di serie A fa sì che gli atleti molto spesso con famiglie e amici al seguito passino più di una giornata nel Tigullio, conoscendo così la bellezza dei luoghi, la mitezza del clima, l’enogastrononia locale e aiutando le attività commerciale e turistico-ricettive.
Rava e la Bocciofila Chiavarese sono due bellissimi esempi di come a Chiavari e nel Tigullio si possa costruire anche un progetto di sviluppo e di crescita per il futuro nel quale le pantere grigie abbiano il ruolo di protagoniste.