di ROSA CAPPATO
Monoruota, il mezzo vincente da Guinness. Dopo lo straordinario ‘E – Mobility 2023’, il primo ‘Giro d’Italia su una ruota elettrica’, seguito con grande attenzione anche da parte dei media, che ha avuto luogo dall’11 al 18 giugno, Fabio Borgarelli e il suo team affiatato della Scuola italiana monoruota, è già in procinto di ripartire con nuove iniziative.
Borgarelli, presidente della Scuola Monoruota, da lui fondata nel 2018 a Camogli, lascia trasparire tutta la sua passione per questo mezzo elettrico speciale, la monoruota, che spesso si vede sfrecciare leggero in passeggiata a mare, di utile impiego anche a scopo sociale, che lo valorizza e rende innovativo.
La monoruota può essere utilizzata da tutti, purché addestrati. “C’è stato grande interesse anche durante l’emergenza Covid, quando la Scuola di monoruota è approdata a Genova, in Croce Bianca, e si è rivelata utilissima per la consegna di farmaci a domicilio e mascherine – racconta Borgarelli – Anche per questo a Camogli quattro di noi sono diventati soccorritori e oggi fanno parte della nostra squadra, con tutti i corsi del 118 superati. Sembra banale, ma possedere un kit con defibrillatore può rivelarsi davvero utile, così come possedere le competenze sanitarie in caso di emergenza”.
Allora, anche per farsi conoscere si è deciso di affrontare il giro d’Italia, Borgarelli insieme ai colleghi, i migliori 7 piloti Lillo Bonasera, Giorgia Foglia, Sergio Girodo, Cho Narota, Paolo Pinelli, Silvio Tonda, hanno intrapreso il primo tour su una ruota, partito da Santa Margherita Ligure, ma non si esclude che il prossimo possa partire proprio da Camogli.
In sette giorni effettivi, stando in piedi dalle 12 alle 14 ore al giorno, si sono superate diverse tappe: Cecina, Ostia Lido, Monte di Procida (Comune di Bacoli), Palinuro, Tropea, Taormina – Giardini Naxos, il Rifugio Sapienza e l’Etna, Catania: 1610 km con sei persone di staff al seguito, oltre tre mezzi di supporto, con un pulmino nove posti e il furgone per le ruote, l’auto con conducente e il telemetrista, collegato costantemente con i monoruotisti.
In tempo reale l’esperto avvisava tutti della situazione delle ruote elettriche e di ogni dato tecnico, quindi le tappe sono servite anche per il cambio ruota. “In realtà si tratta di un vero e proprio cambio di mezzo – aggiunge il presidente – poiché le batterie si scaricano ogni 100 km. Si sfruttava l’occasione anche per mangiare, considerando che i rider hanno necessità un’alimentazione ricca di sali minerali poiché l’impegno sportivo è alto se si considerano i 300 km al giorno e 12-15 ore consecutive in piedi sul mezzo”.
Dopo il tour italiano ‘E – Mobility 2023’ il gruppo è rientrato entusiasta e ancor più coeso. “Era la prima volta per così tanti giorni che siamo stati tutti insieme costantemente e il team è tornato arricchito da questa grande esperienza che ha unito persone differenti, ognuna motivata al punto di decidere di ripartire”.
Per il 2025 si pensa addirittura a un’impresa da Malta a Capo Nord, notevole a livello agonistico: 28 giorni per 280 km al dì di percorrenza, con uno staff che dovrà essere molto più impegnato di quello appena rientrato: saranno indispensabili attrezzature diverse di supporto e un team ancora più numeroso, sicuramente un altro Guinness, con partenza ancora da decidere tra Roma o perché no, Camogli. Intanto che si valuta il percorso e si cercano sponsor, poiché si tratta di un giro assai oneroso, ma per il 2024, non ci si ferma e si progetta il ‘giro delle Alpi’: 1800 km, da Ventimiglia a Trieste con passaggio sulle Dolomiti, tutti i passi più belli fino ad arrivare in Trentino e quindi a Trieste, progetto a breve termine a cui la scuola sta lavorando.
Contemporaneamente però prosegue l’impegno nel sociale: i rider saranno presenti in presidio a Camogli, in occasione della festa della ‘Stella Maris’ domenica prossima 6 agosto e poi si va in montagna, a Cervinia in Val d’Aosta il 18 agosto, per un allenamento con la monoruota ‘fuori strada’. Siccome la scuola di Camogli è parte del ‘Nucleo operativo Anpas monoruotisti soccorritori’, ecco che partecipa all’iniziativa: ‘Montagna sicura Breuil-Cervinia dall’11 al 18 agosto’. La squadra sarà presente nella valle del Cervino per giornate di allenamento, proprio quelle con maggiore presenza di persone, sulle piste del comprensorio, piste ‘fuori strada’ dove questo mezzo è assai disinvolto, rapido e sicuro. Al rientro si penserà agli altri tour in programma: l’obiettivo è anche continuare a promuoversi e farsi conoscere.
Già a dicembre 2022, in tutta Italia, i rider con la monoruota hanno visitato diverse piazze per portare il panettone ai senzatetto a pochi giorni dal Natale: adesso servirebbe uno sponsor anche per ripetere questa iniziativa, magari quest’anno con un’azienda produttrice di dolciumi. Ad oggi l’associazione si autofinanzia, persino per le divise con cui ha affrontato ‘E – Mobility 2023’. Tutte le nuove esperienze svolte o in programma, vengono poi pubblicate sul sito della Scuola italiana monoruota, www.scuolaitalianamonuruota.it e anche sul profilo Facebook di Borgarelli, mancando ad oggi un social media manager che parli dei 52 iscritti e soci, in crescita e sempre più attivi. A calendario, infine, c’è anche il tour di 24 ore: 500 km in un giorno, che probabilmente si svolgerà, al più tardi, la primavera prossima. A settembre e ottobre ci sono, poi, i corsi per istruttori, gli aggiornamenti e infine gli esami a novembre, giusto in tempo per l’assistenza alla ‘Portofino Run’. Come prima esperienza in tour i risultati soddisfano: la monoruota si è rivelata davvero il mezzo vincente anche per luoghi impervi, come i sentieri dell’Etna, si procede ora, pronti a nuove sfide.