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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Liguria dei misteri in un bel libro fotografico, ‘Italian Urbex’

Il volume, suggestivo viaggio tra i luoghi abbandonati, ha una sezione dedicata alla nostra regione. È curato da Alessandro Tesei e Davide Calloni
L'ex albergo affacciato su una delle baie più turistiche della Liguria, che ospitò anche la Nazionale di calcio
L'ex albergo affacciato su una delle baie più turistiche della Liguria, che ospitò anche la Nazionale di calcio
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di ALBERTO BRUZZONE

Quanto può essere affascinante un luogo abbandonato? La risposta è moltissimo. Perché un luogo abbandonato può nascondere mille storie, può raccontarne altrettante, può ricordarci di com’eravamo, può farci interrogare sul senso del tempo che passa, può alimentare la nostra immaginazione.

Per questo il lavoro uscito nelle scorse settimane per i tipi dell’editore milanese Magenes Editoriale è assolutamente degno di nota: s’intitola ‘Italian Urbex. Viaggio tra i luoghi abbandonati’ ed è curato da Alessandro Tesei e Davide Calloni, rispettivamente fondatore e coordinatore del team di Ascosi Lasciti, tra i primi in Italia a praticare la Urban Exploration, ovvero un nuovo modo di indagare il paesaggio e un nuovo modo di raccontarlo. I due autori lo fanno attraverso una splendida raccolta fotografica, rappresentativa di tutte le regioni italiane: oltre quaranta destinazioni che proiettano il lettore in alberghi, ville, aziende, case di cura, cinema e molti altri edifici disseminati nella nostra Penisola e semplicemente abbandonati, dimenticati. 

“Sono invisibili, talvolta luoghi sconosciuti o nascosti e che per la prima volta vengono raccontati attraverso un ricco e incredibile reportage da diciotto fotografi sparsi in tutta Italia, che con coraggio e curiosità ne hanno varcato le soglie: è l’Urbex, la Urban Exploration, forma d’arte che attraverso la fotografia racconta le storie e le sensazioni dietro ai più suggestivi luoghi nascosti in Italia e nel mondo”, come raccontano gli autori di questo suggestivo percorso.

Secondo Tesei e Calloni, “queste fotografie ci svelano luoghi carichi di memorie, di decadenza pura, di oggetti, di impronte lasciate da chi li ha vissuti fino alla fine e ci restituiscono il fascino di un istante prima dell’abbandono, seguiti da anni di dimenticanza: alberghi con il registro degli ospiti ancora aperto sul bancone, biblioteche con i libri ben ordinati sugli scaffali, antiche ville con i vestiti ordinatamente appesi negli armadi. Le ragioni dell’abbandono possono essere diverse: la famiglia estinta, gli eredi in lotta tra loro, l’attività fallita, le spese troppo ingenti per la ristrutturazione, il paese svuotato dalla fuga verso le grandi città”. 

In controtendenza con l’urbanizzazione selvaggia, il sovrasviluppo di aree urbane periferiche, gli innumerevoli abusi edilizi in aree protette o a rischio, questi edifici diventano soggetto di arte, luoghi a cui restituire dignità e il giusto valore.

La Liguria è presente con un ex albergo affacciato su una delle baie più turistiche della regione, che ospitò anche la Nazionale di calcio in ritiro prima dei Mondiali del 1982 e che è stato abbandonato nel 2000 circa a causa di un fallimento; con dei forti militari risalenti all’età napoleonica fino alla Seconda guerra mondiale; con un palazzo seicentesco abbandonato nella seconda metà degli anni Novanta e successivamente acquistato da una facoltosa famiglia scozzese per la realizzazione di un B&B e di un centro benessere. Per la Liguria i fotografi sono Davide Calloni e il ligure Gianni Pastorino.

Se è vero che la fotografia ferma un istante, qui racconta quel preciso istante, anche con un velo di malinconia e di tristezza. È una fotografia che parla, ma anche che risuona, che emana odori e sensazioni: come in quei forti in mezzo al mare, come in quel letto con ancora le coperte del palazzo seicentesco, come in quella finestra aperta su un panorama mozzafiato. ‘Italian Urbex. Viaggio tra i luoghi abbandonati’ è una testimonianza, ma anche un appello a strappare sempre più luoghi all’abbandono, perché dovunque ci si possa girare, l’Italia è un paese stupendo. E questo ce lo spiegano le fotografie, ma soprattutto ce lo deve spiegare la nostra storia. E la nostra coscienza.

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