di EMILIO CASTELLI *
In questo periodo feriale, dove si è meno impegnati nell’attività lavorativa quotidiana, con l’amico Adriano Ameglio, ingegnere di lungo corso della Fisia Italimpianti, siamo andati con la memoria a ripercorrere la storia delle grandi aziende impiantistiche genovesi che dagli anni 70 sino alla fine del secolo scorso, hanno reso Genova una delle capitali mondiali dell’impiantistica industriale.
Siderurgia, Trattamento acque, Dissalazione, Elettromeccanica, Chimica, Energia, Nucleare e molto altro ancora, in tutti questi campi le società come Italimpianti, Ansaldo, NIRA (mi scuso se ne dimentico alcune), insieme alle loro aziende satellite, eccellevano a livello mondiale ed i tecnici genovesi erano inviati nelle più remote zone del mondo, dalla Cina, al Brasile, al Sud America, al Medio Oriente, all’allora URSS, all’Africa a seguire la realizzazione di grandi impianti.
Riguardando vecchi documenti tecnici, Io e l’amico Adriano siamo rimasti colpiti come già negli anni 70 il livello dell’ingegnerizzazione delle aziende genovesi fosse molto elevato. In particolare abbiamo riscoperto delle tavole grafiche in assonometria in tre dimensioni realizzate dal progettista di Italimpianti Danilo Baracchini, il quale, a partire dall’inizio degli anni 70, senza ovviamente l’ausilio di computer e software 3D, ma posizionando la carta lucida sul tecnigrafo, a mano, realizzava tavole impiantistiche con il solo utilizzo dei famosi pennini “rapidograf” da 0,1 a 0,8 mm.
Di seguito alcune di queste tavole messe gentilmente a disposizione da Fisia Italimpianti.



Incredibile, vero? Queste tavole sono delle vere opere d’arte.
Genova era veramente all’avanguardia, la sua università ed i suoi istituti professionali sfornavano ingegneri e tecnici che, impiegati nelle aziende genovesi, ascendevano ai vertici dell’impiantistica mondiale.
Ai giorni d’oggi, pur non esistendo più a Genova un General Contractor di grande respiro come poteva essere Italimpianti, molte aziende ne hanno raccolto il testimone, facendo sì che i tecnici genovesi siano ancora conosciuti e molto apprezzati nel mondo.
Il mio non è stato solo un lavoro di semplice memoria. La grande tradizione dell’impiantistica genovese calza perfettamente con la recente proposta del prof. Gozzi di promuovere Genova come capitale nazionale del risorto settore ingegneristico nucleare. Quindi, a nome di tutte le migliaia di tecnici che hanno lavorato, lavorano e lavoreranno nelle aziende genovesi, non posso che appoggiare questa iniziativa!
(* ingegnere e progettista)