di DANILO SANGUINETI
Tra gli sport al coperto la ginnastica artistica è probabilmente quello più replicabile in un ambiente ristretto, tra quattro mura, in una stanza, persino su un balcone. La Ginnastica Tigullio ha innescato un circolo interno vizioso, in sinergia con la sezione pattinaggio e con quella fitness, per infondere idee, energie, suggerimenti ai suoi tesserati, dagli agonisti ai praticanti, passando per le signore che affollavano la palestra per tenersi in forma.
Ecco la parola magica: tenere. Nel senso di reggere botta, non arrendersi a una situazione dove è facile farsi prendere dallo sconforto o dall’abulia. Il direttore tecnico del club rapallese Elena Orlandazzi, una delle menti propulsive della società Ginnastica Tigullio A.S.D., fondata nel 2000, è la quintessenza del dinamismo e della volontà: “Abbiamo compreso che per combattere in una situazione eccezionale, occorrono iniziative straordinarie, usando mezzi e fantasia, adoperando qualità che neppure sospettavamo di possedere. Noi abbiamo diverse sezioni, dal fitness sino alla ginnastica artistica passando per lo skating a rotelle, e oltre a un piano generale per tenere impegnati i nostri associati, c’erano bisogno di diversi passaggi per arrivare a stilare programmi adeguati per ogni specialità, per ogni categoria”.
La Tigullio ha sospeso l’attività in comune prima delle altre società perché la sua palestra era quella dell’Istituto Scolastico Gianelli. Dal 2015 organizza corsi e attività sportive in varie discipline: ginnastica artistica maschile e femminile, pattinaggio artistico a rotelle, hip hop mixstyle e tip-tap. Inoltre, parallelamente all’attività giovanile, organizza corsi al mattino, durante la pausa pranzo, al pomeriggio e alla sera di Pilates Matwork, Ginnastica Posturale, Total Body Workout, per permettere il mantenimento fisico delle persone adulte.
“A inizio marzo ci siamo messi sotto per creare delle video lezioni da spedire via mail o messaggistica alle nostre ragazze agoniste. Per le ginnaste e i ginnasti dell’artistica, una serie di routine da eseguire ogni giorno con differenziazioni per maschi e femmine, per età e per specialità. Che tengano in esercizio gambe e braccia. Ogni sera ci inviano un rapporto su quello che hanno fatto”.
Un po’ più complicato inviare input fattibili e utili per le skater abituate a piroettare sul campetto per il pattinaggio nella ex tensostruttura di via Don Minzoni. “Il non poter schettinare va compensato con esercizi di equilibrio e di potenziamento. Sono atleti e atlete toste, abituate a cavarsela in spazi ristretti, dato che abitualmente il pattinaggio a rotelle ha poche e affollatissime strutture a disposizione. E non ci siamo dimenticati neppure delle nostre tante abbonate dei corsi fitness. Qui non si fanno eccezioni. Anche per loro sono pronte schede, testi, video con i quali confrontarsi, da studiare e da applicare”.
Proprio a inizio di questa settimana Orlandazzi ha pensato di redigere un manifesto per raggiungere anche gli iscritti che non erano stati avvertiti o non avevano ricevuto i messaggi. Ecco il proclama, un vero grido di battaglia che invita a reagire e sconfiggere la tendenza, insidiosa e serpeggiante, del lasciarsi andare… “La Ginnastica Tigullio non vi abbandona nemmeno in quarantena! Gli istruttori Elena Orlandazzi, Flavio Bruss, Gloria Cesarale, Diego Negrino, Cristina Colangelo, Angela Caragay, Nadia Lovisolo, in questo momento difficile, vogliono mantenere un contatto diretto con i nostri atleti; provano a dare un contributo entrando in modo virtuale nelle loro case con videoconferenze, video tutorial di esercizi, circuiti e routine di allenamento. Tutto si è fermato, ma ovviamente non si ferma la voglia di tornare come eravamo prima e quando ripartiremo lo faremo insieme e lo faremo alla grande! Inviateci sui gruppi WhatsApp, creati appositamente, le foto e i video degli allenamenti fatti a casa, li condivideremo sui nostri social”.
Orlandazzi si concede un mezzo sorriso quando rivela un particolare che è stato comunicato in un secondo tempo agli allievi telematici. “Nei video che ci invieranno, saranno permessi anche gli insulti che possono scappare a chi troverà troppo duri gli esercizi. Cosa vietatissima in palestra ma che, date le condizioni particolari, sarà tollerata. E non è detto che alla fine chi avrà sfornato gli insulti più creativi non riceva un attestato…”.
Un momento di sereno e poi la conclusione in grande stile dell’esercizio retorico ma impegnativo quanto uno attorno a una sbarra o sopra una trave. Il d.t. Orlandazzi ha postato a commento dell’appello ai loro allievi una frase tratta da libro di Ilaria Leccardi su Igor Cassina, ‘Il ginnasta venuto dallo spazio’: “In ogni situazione apparentemente negativa c’è sempre il lato positivo, ma dobbiamo essere noi abili a coglierlo. Una volta che ho percepito ciò che è successo, di certo sono dispiaciuto, soffro. Ma devo provare a chiedermi: cosa c’è di buono in questa situazione? Un evento spiacevole, probabilmente, avviene perché in quel preciso momento della vita ci deve insegnare qualcosa. Si diventa più forti soprattutto quando si utilizza in modo intelligente questo ostacolo per crescere anche sotto altri punti di vista”.