di DANILO SANGUINETI
Un martello lo è sempre stata. Perché ha fatto volare l’omonimo attrezzo a distanze notevoli tanto da meritarsi la maglia azzurra e la partecipazione a due Olimpiadi. Perché il suo carattere di acciaio le ha consentito di primeggiare in qualunque impresa si sia cimentata. La costanza, la forza e la sagacia tattica che aveva da atleta l’ha trasfusa nella sua nuova carriera di dirigente sportiva, carriera nella quale ha ottenuto rapidamente risultati imprevisti e del tutto meritati come quello di diventare numero due del Coni a soli 35 anni.
La genovese (di Sturla) Silvia Salis ha portato una ventata di gioventù e soprattutto ha mostrato come le ragazze possano sconvolgere le stanze (un po’ ammuffite) del palazzo della federazione delle federazioni. Un club per tanto, troppo tempo, aperto solo a tranquilli e un po’ attempati gentiluomini che discutevano di sport in un’atmosfera ovattata. C’è nuova musica in cucina ed è molto importante che avvenga questo doppio ricambio, generazionale e di genere, quando siamo di fronte a sfide da far tremare i polsi, sfide che attendono il Coni nel prossimo quadriennio dopo le recenti disavventure e la preoccupante crisi che ha colpito il movimento sportivo nazionale.
Salis aveva aperto la sua campagna elettorale per un posto nella Giunta Nazionale del Coni con un discorso efficace e diretto, dopo aver trascorso gli ultimi quattro anni nel Consiglio Nazionale del Coni e nel Consiglio Nazionale della Fidal, lei che da atleta era stata prima nuotatrice nella Sportiva Sturla e poi, dedicatasi all’atletica, lanciatrice di grande valore.
Nel lancio del martello era più volte campionessa italiana e due volte olimpica (a Pechino 2008 e Londra 2012), aderiva alla lista del presidente uscente Malagò. Raccontava a Marco Callai di Liguria Sport: “In questo quadriennio ho imparato molto. Insieme ai colleghi abbiamo affrontato e superato diversi momenti cruciali: la nascita di Sport e Salute, la riforma legislativa dello sport italiano, l’emergenza Covid-19, senza dimenticare la campagna vittoriosa per ottenere l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano e Cortina”.
Come è nella sua indole, la ex campionessa italiana aveva deciso di seguire la via più difficile. Invece di candidarsi in quota Atleti (dove avrebbe vinto a mani basse), si metteva in gioco nella quota Dirigenti, dove avrebbe dovuto confrontarsi con nomi ‘pesanti’, ras federali ricchi di elettori. Il perché spiegato in quattro parole: “Vengo dal campo, sono figlia di Eugenio, custode dello stadio di atletica Villa Gentile a Genova. Da lì sono diventata prima atleta, poi olimpica e infine dirigente. E penso di proseguire per poter dare il mio contributo al mondo che amo”.
Il 13 maggio a Milano la sua non è una semplice vittoria, è un trionfo. Presso il Tennis Club Bonacossa di Milano, Silvia Salis è eletta membro della Giunta Coni con il maggior numero di preferenze: 46, staccando Norma Gimondi (38), Giovanni Copioli e Luciano Rossi (37), Luciano Buonfiglio (36), Gabriele Gravina (34) e Marco Di Paola (33). Un altro segnale del consenso viene dai voti ottenuti dal capo cordata per essere riconfermato alla presidenza del Coni: Giovanni Malagò ha ottenuto 55 preferenze. Per lei complimenti anche dai vertici amministrativi liguri. Il presidente Giovanni Toti e l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro: “Brava la nostra Silvia Salis, eletta vicepresidente vicario, la più votata in rappresentanza delle Federazioni sportive nazionali. La presenza al vertice del Coni dell’ex campionessa italiana del lancio del martello nell’atletica leggera, genovese doc, è motivo di grande orgoglio per la Liguria e siamo certi che il suo impegno sarà fondamentale in questo momento così importante per la ripartenza del mondo dello sport italiano e ligure, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia”.
È molto importante per la Liguria in ottica di medio periodo che Salis sia ‘accompagnata’ in questa scalata al Coni da una insolitamente folta rappresentanza regionale. Infatti oltre a lei sono ci sono quattro liguri nel Consiglio Nazionale Coni: Antonio Micillo (Presidente Coni Liguria), di recente insignito della Stella d’Oro al merito sportivo; lo spezzino Stefano Mei, presidente della Fidal; Davide Battistella, presidente della Federclimb, la Federazione dell’Arrampicata sportiva; Tiziano Pesce, presidente dell’Uisp, il più importante ente di promozione sportiva in Italia. Faranno squadra per promuovere gli eventi di portata mondiale che sono stati assegnati alla Liguria nel quadriennio: prima di tutti Genova Capitale europea dello sport 2024, poi la regata internazionale The Ocean Race 2023. Impegni, battaglie, gare anche sul piano organizzativo. Silvia Salis è pronta ad alzare ancora l’asticella. Anzi, ricordando il suo passato, a spostare molto in là la fettuccia della misura di qualificazione.