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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Filarmonica Rossini di Recco continua a crescere: in arrivo sette nuovi elementi

Attualmente gli scritti sono attorno alla quarantina, di cui 25 attivi con un’età media di 30, 35 anni. La società ha un grande interesse per la musica fin dalla sua fondazione
La Filarmonica Rossini di Recco si è arricchita con nuovi elementi
La Filarmonica Rossini di Recco si è arricchita con nuovi elementi
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di ROSA CAPPATO

Altri giovani pronti ad entrare nella Banda di Recco. Dopo l’Open day di sabato 28 ottobre, organizzato per invitare ragazzi e appassionati di musica a partecipare ai suoi corsi, la comunità si avvicina ancor di più alla vita della Filarmonica G. Rossini, realtà radicata in città dal 1850. 

Chitarra, tromba, sax, corno, trombone, percussioni, pianoforte ma anche canto, oboe flauto e clarinetto: assai diversi e tutti importanti sono gli strumenti a disposizione di chi ama la musica. L’associazione che ha sede in via Vecchia Vastato, dopo il rinnovo delle cariche di giovedì scorso è ora presieduta da Roberto Terrile, che ha ricevuto il testimone da Serena Parodi. Il nuovo direttivo è così suddiviso per i prossimi due anni: presidente Roberto Terrile; Vice presidenti Margherita Bozzo e Luigi Bisso; segretario Lorenzo Viacava; Cassiere Erica Parodi; Consiglieri Francesca Bozzo e Umberto Danei.

Attualmente gli scritti sono attorno alla quarantina, di cui 25 attivi con un’età media di 30, 35 anni. La società ha un grande interesse per la musica fin dalla sua fondazione, passione da sempre accompagnata da un grande spirito di associazione dei suoi musicanti, che ha mantenuto in vita la banda con un vigore sempre più intenso fino ai giorni nostri. La caratteristica principale della Filarmonica Rossini è quella di curare il suo organico: tutti i musicanti sono formati all’interno della ‘Scuola di Orientamento Musicale’ e continuano a frequentarla anche quando entrano a fare parte della banda. 

In questa grande famiglia ci sono bambini di 5 anni che si avvicinano ai corsi, fino ad arrivare ai pensionati di 80, tra cui proprio lo zio di Umberto Danei (ex presiedente della Filarmonica ancora nel direttivo), che suona un sassofono baritono, strumento impegnativo, alto un metro e mezzo. Ma il buon esempio di banda è proprio anche in questo, coinvolgere i parenti, così si fa appassionare una figlia, un nipote che a sua volta coinvolge figli e cugini, a dimostrazione di come tale realtà vivace e attiva si componga di persone d’età differente, che condividono con gioia un’esperienza alimentata dall’amore per la musica. All’Open day sono stati arruolati sette ragazzini che andranno probabilmente ad incrementare le fila della banda, dopo aver terminato i loro corsi di clarinetto, flauto, trombone e basso. 

Lo studio è propedeutico all’ingresso nella banda, arricchito dal mini corso finale, che rappresenta un cammino verso il gruppo e serve proprio per imparare a suonare insieme agli altri, dopo le ore da soli col proprio docente. “Appartenere alla Filarmonica G. Rossini – spiega Danei – significa accettare un impegno costante, con le prove settimanali e poi le uscite pubbliche, per concerti, processioni o altre iniziative più importanti come i Festival”. Approdare alla banda significa studiare almeno un anno e mezzo, ma i neofiti da subito fanno gruppo e affrontano insieme questo percorso di crescita. Sono già presenti giovani di 12, 13 anni che imparano a gestire il proprio strumento musicale, mentre i più piccolini vi si approcciano con lezioni più semplici, che li avvicinano ad esempio al pianoforte. 

La Banda di Recco non si è mai sciolta, nemmeno durante le due guerre, sospesa per cause di forza maggiore, che hanno portato gli strumentisti altrove, prima della ripresa. Tra i personaggi di spicco vanta Marco Capurro, storico docente di tromba e ottoni e Massimo Antola ex sassofonista, protagonisti del lustro di questa realtà, in cui sfilano sino a 30 strumentisti. Attiva durante tutto l’anno, la Filarmonica recchelina concentra maggior impegno nel periodo estivo, per manifestazioni civili e religiose in cui è coinvolta e accompagna musicalmente gli eventi popolari più importanti. L’attività che predilige il gruppo musicale è lo scambio culturale con altre associazioni: i gemellaggi sono l’attività più ambita dai musicanti, che li ritengono un’occasione di apprendimento e sincera amicizia. 

Tra i più noti si ricorda quello del 2000, storico appuntamento per festeggiare il 150° anniversario di fondazione: la sfilata durante il Giubileo di Bande di Firenze, il 7 maggio e quello con la Los Angeles Symphonic Winds, del 14 maggio. A luglio dello stesso anno c’è stata anche la a partecipazione al Festival Europeo di Bande di Genova e la comparsa musicale alla rappresentazione teatrale de ‘L’amico Fritz’ di Mascagni. Le prime bande ad essere ospitate, nel luglio 2006, sono la Jeppo Ungdomsorkester (Finlandia) e la Glenn Miller band, di Bedonia (PR). Nel 2007 è la volta della banda Romualdo Marenco di Novi Ligure (AL). A partire dall’estate 2006, con l’obiettivo di ospitare con regolarità annuale le migliori formazioni musicali bandistiche italiane e straniere, nasce il Festival ‘Recco, un Mare di Musica’, dove, nell’edizione 2008, si ospita la Concert band of Sarvar, proveniente dall’Ungheria, solo per citarne una, a cui è seguito, il 24 maggio 2009, il gemellaggio musicale e concerto con la Filarmonica di Sestri Levante. 

Il 26 giugno 2010 la Filarmonica aderisce al progetto di ANCI con la banda di Rapallo e Camogli – Concerto gemellaggio in Lungomare Bettolo. Un crescendo di manifestazioni molto seguite e tanto care ai recchelini. Il repertorio musicale è rinnovato ogni anno, e include i più diversi generi musicali, dal classico al moderno, esecuzioni originali, musiche da film e brani di repertorio jazzistico. Il neo presidente Terrile riferisce che giovedì scorso, in occasione del rinnovo delle cariche societarie si è già iniziato a pianificare le prossime attività a conclusione dell’anno in corso e di un 2025 che vedrà la Filarmonica Rossini festeggiare 175 anni di attività. “Le idee sono tante – annuncia Terrile – e solo con l’impegno di tutti i soci musicanti dentro e fuori al consiglio si potranno portare avanti. Ricordiamo infine che sono partiti i nostri corsi di orientamento musicale. La scuola è importante per noi, perché giovani e meno giovani possono lanciarsi nel mondo della musica e, se sufficientemente costanti, un domani entrare nelle file della nostra Filarmonica!”.

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