di ALESSANDRA FONTANA
La colonia dei fantasmi con 365 finestre come i giorni dell’anno, la colonia degli orrori, la casa delle messe nere… sono solo alcuni dei soprannomi della famosa ex Colonia Devoto sul territorio comunale di Mezzanego. La “Fondazione Devoto” sul monte Zatta è un fabbricato di epoca fascista (1930) di grandi dimensioni, chiuso ormai da molti anni ed immerso in una spettacolare e spettrale faggeta.
È facilmente raggiungibile dal passo del Bocco, attraverso una sterrata che è immersa nella faggeta del monte Zatta nel pieno del parco dell’Aveto; negli anni Sessanta ospitava centinaia di bambini in vacanza, per poi venire riconvertito in una struttura di recupero per tossicodipendenti ed infine abbandonato. Da allora, anche grazie all’avvento di internet, si sono moltiplicate le leggende su questo edificio affascinante e suggestivo, a seconda di come lo si guardi. In questi anni, basta cercare su YouTube, si sono moltiplicati i video dedicati alla struttura abbandonata. C’è chi cerca di parlare con il custode suicida e chi invece cerca le anime dei bambini che l’hanno abitata e tutti, ma proprio tutti, anche i più scettici che l’hanno visitata, sono concordi nel dire che l’atmosfera è greve e carica di energia.
C’è chi la chiama memoria e chi invece fa appello al mondo paranormale. La “verità provata” però, è che l’edificio viene spesso preso di mira da vandali e da gruppi di persone che organizzano rave party in cui tutto, ma proprio tutto, è consentivo. Proprio nei giorni scorsi infatti, il sindaco di Mezzanego Danilo Repetto, ha deciso di intervenire con un’ordinanza rivolta all’Istituto Madonna Dei Boschi Onlus, proprietà dell’immobile, affinché rimuova l’immondizia presente e non solo. “Per ragioni di sicurezza e pubblica incolumità è necessario che la proprietà provveda al più presto alla pulizia dell’area e a chiudere i diversi accessi alla struttura”, sottolinea il sindaco che già nei primi giorni del mese di gennaio aveva fatto eseguire un sopralluogo dall’Ufficio Tecnico comunale dal quale era emersa un’importante presenza di materiali di diversa natura, come letti con struttura in ferro, transenne, molteplici comodini, sedie, tavoli, sanitari, barattolame vario oltre a pedane, mobili, porte, finestre e rifiuti elettronici. “La struttura è stata nuovamente vandalizzata ed è in grave stato di abbandono, con un generale degrado anche igienico-sanitario – aggiunge il primo cittadino – Mancano chiusure permanenti e sussiste il serio rischio di pericolo per le persone in caso di accesso non controllato. Urge un intervento di pulizia e messa in sicurezza”. Ciò che è certo è che l’ex Colonia continua ad esercitare fascino e continua, anche se non nella maniera corretta, ad essere vissuta.