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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

La Cema Srl: come costruire dal basso un punto di riferimento per l’edilizia e per le grandi opere

Costruzioni Edili Marittime Autostradali, un acronimo che raggruppa i settori nei quali l’azienda opera, ma anche le iniziali del cognome del fondatore, Enzo Cella
La Cema Srl è protagonista di importanti cantieri in giro per la Liguria
La Cema Srl è protagonista di importanti cantieri in giro per la Liguria
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di DANILO SANGUINETI

Cemento, che cosa esiste di più concreto? L’associazione mentale disegna qualcosa di solido, di duraturo, di affidabile nel tempo, stanziale, inamovibile. Una ditta che usa due sillabe per richiamarlo non può non essere simile al materiale base dell’edilizia. Ancora oggi come nel secolo scorso senza fondamenta, serve una ben salda presa sul terreno per poter arrivare ad altezze vertiginose. Cema Srl ha anche una serie di significati alternativi: Costruzioni Edili Marittime Autostradali, un acronimo che raggruppa i settori nei quali opera, ma anche le iniziali del cognome del fondatore, Enzo Cella

La società ha la sede operativa a Genova ma le radici sono nel Levante, nell’entroterra, potremmo dire nel cuore del territorio dato che il signor Enzo viene da Temossi, paesino a cavallo delle valli Fontanabuona ed Aveto, prossimo al passo della Forcella, Liguria profonda, quindi. Ha dovuto portare la testa, il centro direzionale, a Genova, la Superba dalla quale si governano impegni e progetti che hanno respiro nazionale. Qui c’è però il cuore. Lo testimonia l’attenzione con la quale sta eseguendo lavori che restituiranno alla città di Chiavari la piscina del Lido, una cattedrale degli sport acquatici, e che daranno nuovo lustro agli edifici dell’Orto Botanico nel Parco di Villa Rocca. Opere che promettono un respiro epocale. 

Il fondatore, Enzo Cella, in piena attività nonostante abbia raggiunto una età nella quale molti suoi coetanei si godono la pensione, è personaggio schivo, poco amante della ribalta mediatica, tanto da sorvolare persino sulle onorificenze che gli sono state assegnate dalla Repubblica Italiana – né poche né di poco conto – per i grandi risultati raggiunti. È un anti-personaggio che diventa un affascinante oratore ogni volta che parla della sua creatura, di come ha saputo costruire dal nulla una realtà imprenditoriale tra le maggiori del Tigullio, e tra le eccellenze regionali. 

“Non sono tipo che ama andare sotto i riflettori, anzi, al massimo i riflettori posso contribuire a erigerli ed a farli rimanere ben piantati nel terreno (sorride N.d.r.). Di che cosa si occupa Cema? Esecuzione di lavori di edilizia sia in proprio che per conto terzi, sia per privati che per conto di pubbliche amministrazioni, ed in particolare l’esecuzione di lavori marittimi, idraulici, forestali, stradali, acquedotti e fognature, impianti di depurazione, costruzione e gestione discariche, la produzione e fornitura di conglomerati e ferro di armatura e l’esecuzione di opere di fondazioni speciali”. 

La società si occupa di costruzioni e sicurezza stradale, pavimentazioni speciali, impianti di depurazione, tubazioni nel sottosuolo, acquedotti, lavori ferroviari, lavori di difesa idraulica e di regimazione delle acque, lavori agrari e a verde, lavori speciali alle acque e di trattamento rifiuti.

Ha inoltre realizzato consolidamenti e difese spondali, arginali di alvei e costruzioni strade nel territorio, opere idrauliche come arginature, impermeabilizzazione, consolidamento scarpate, protezione dall’erosione e regimazione delle acque in diversi cantieri.

Il suo fondatore sottolinea con orgoglio: “Abbiamo maturato possibilità di gestione dell’opera in tutte le sue fasi. La varietà delle molteplici commesse acquisite nei diversi ambiti del settore delle costruzioni ci ha portato a sviluppare ampie capacità tecniche ed una struttura in grado di operare su tutto il territorio regionale ed extraregionale”.

Una strada che lui ha tracciato e che è stata ampliata da quando, quindici anni fa, gli si è affiancato il figlio Riccardo. “Il suo contributo è fondamentale, oggi posso con tranquillità guardare al futuro dell’azienda grazie all’operato di mio figlio”. 

In principio c’era un Enzo Cella che da impiegato di una grande società di costruzioni decide di provare a mettersi in proprio. “Ma dopo aver molto osservato e molto imparato “sul campo”. Iniziai a fine anni Sessanta con la Pali Franki srl. Poi feci alcune esperienze all’estero, sempre nel settore. Quando rientrai in Italia, nel 1978, decisi di mettermi in proprio, con una società mia che fa lavori marittimi con sede a Cagliari, inoltre avvio una collaborazione con un’azienda di primaria importanza nel settore costruzioni, la Lombardini di Roma, dove rivesto incarichi apicali, direttore tecnico, amministratore, ecc. ecc. Dopodiché nel 1991 fondo la Cema Srl impresa di costruzioni. Lavori pubblici, essenzialmente. Un periodo che ha un primo culmine nel 2001 quando ricevemmo l’incarico dai Ministeri dell’Interno e della Difesa di eseguire la progettazione e la costruzione di tutto il sistema di protezione della città di Genova in occasione del G8″.

Un’opera di grandi dimensioni e, come si può intuire, di grandissima responsabilità. “Un incarico complesso, a tal punto delicato che oggi si stenta ad immaginarlo. Furono settimane di lavoro indefesso, praticamente dormivo in sede e rividi casa solo dopo 15 giorni senza respiro”. L’esecuzione di cancelli e barriere di protezione fu talmente apprezzata che… “Diciamo che da quel momento la Cema decolla. Per i lavori pubblici e anche nel settore privato con primarie società c’eravamo anche noi”.

L’altro step nel 2010. “Entra a tempo pieno nell’azienda mio figlio. Abbandonava una carriera di calciatore che era partita molto presto. Aveva esordito a sedici anni con la maglia dell’Entella. Lo aveva notato alla Colmata Pedro Pasculli, campione del mondo con Maradona nel 1986 che era venuto ad allenare qui chiamato dall’argentino Ciancilla. Un sabato lo vide esibirsi con gli Allievi alla Colmata e il giorno dopo lo schierò in prima squadra, in un team che avrebbe conquistato la promozione in serie D. Dopo esordio giovanissimo in quarta serie con Entella ed una breve esperienza tra i professionisti a Varese preferì venire a darmi una mano”.

Peccato per il calciatore, bene per la Cema. “Con il suo apporto siamo più bravi, preparati e veloci. L’età fa la differenza (sospira N.d.r.), io cerco di fare ancora la mia parte, direi che la coppia padre-figlio funziona”. 

Oggi Cema ha nel portfolio clienti Comune di Milano, FinCantieri, Genova Hig Tech Spa, Autostrade per l’Italia, Asl 1 Imperia, Istituto Gaslini, Aster. Si potrebbe continuare ma il patron stoppa l’elenco. “Altrimenti pare che ci vantiamo. Diciamo che è una delle più importanti nel settore per fatturato e numero di dipendenti nel Levante ed una delle più rinomate dell’intera Liguria. E che gode di ottime prospettive”. 

Impossibile che il signor Enzo Cella si sbilanci più di così. In realtà chi è del settore sa che dire “Cema” significa dire “affidabilità”. Forse per comprendere le ragioni del loro successo viene in soccorso un particolare. Enzo Cella ha come immagine che lo rappresenta sui social una scultura di Arnaldo Pomodoro: una delle sue prime meravigliose sfere di bronzo. Perché proprio quell’opera d’arte, capolavoro dell’Informale? “Perché ha una sua bellezza nella nascosta ma ammaliante razionalità che non tutti apprezzano ma che è evidente per chi sa guardare oltre le apparenze”. A pensarci è una definizione perfetta anche per il suo lavoro.  

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