di DANILO SANGUINETI
Pur di tornare all’attività sportiva, sarebbero pronti ad allestire una squadra di curling nel momento in cui tale disciplina avesse agevolazioni dal punto di vista dei finanziamenti pubblici e delle restrizioni sanitarie.
Hanno immaginato anche questo gli inguaribili appassionati della sezione Atletica Leggera della Unione Sportiva Calvarese, la principale branca non calcistica di una società che sta avvicinandosi alla celebrazione del centenario.
Parte nel 1923 la storia gloriosa del club fontanino. Non molti sanno che ha avuto sin dall’inizio nella multidisciplinarietà una delle sue caratteristiche vincenti. Nel corso del tempo ha dovuto frenare e in certi periodi si è dedicata quasi esclusivamente al calcio, ma non ha mai dimenticato quella che era la sua vocazione originaria. In questo tempo tra lo straordinario e il disarmante torna utile la sua capacità di poter combattere su più tavoli.
Gran parte del merito va all’ostinazione di Fabio Capurro, presidente della sezione atletica leggera, ai tempi ottimo podista, oggi instancabile evangelizzatore di corse e salti lungo l’intera valle. “In Val Fontanabuona la regina degli sport olimpici non si era mai vista prima. Io mi sono detto: ‘Proviamoci… partendo dai bambini’. La sosta forzata ci ha rallentato, non ci ha fermato”.
È pronto a far seguire i fatti alle dichiarazioni. “Dopo più di un anno di sosta forzata siamo pronti a ripartire. Lo faremo in un contesto insolito, non a casa ‘nostra’, sul rettilineo del ‘Roberto Piombo’ di Monleone, ma sotto il tetto dell’impianto sportivo in Località Bassi di Tribogna, che ci consente di svolgere attività all’aperto ma all’asciutto”.
Non è una contraddizione. Con l’impianto principale ancora chiuso, serviva una location che consentisse di allenarsi garantendo il rispetto della normativa anti Covid e allo stesso tempo desse ai più giovani un minimo di riparo dalle intemperie. Ecco che il campo di calcetto a lato del fiume, lontano dalla strada principale e sufficientemente tranquillo è venuto a fagiolo. “Abbiamo pensato di ricominciare in maniera soft, rivolgendoci soprattutto a chi in questo periodo non è riuscito a svolgere attività fisica in modo regolare, proponendo in collaborazione con la Polisportiva FitForever, al lunedì e al giovedì dalle 17 alle 19, un ciclo di allenamenti a circuito per la riattivazione di tutto il corpo, per rimettersi in modo cercando di evitare infortuni, sempre dietro l’angolo dopo un periodo di lunga inattività”.
Questo per i più grandi, ma il vero obiettivo sono i più giovani: “Il pensiero è andato ai nostri bambini, da sempre al centro dell’attività: anche per loro abbiamo pensato a una ripartenza morbida, al sabato mattina con il nostro corso di avviamento all’atletica leggera, dalle 10,30 alle 11,30. Il format è sempre lo stesso, un misto tra gioco ed esercitazioni per migliorare efficienza fisica, coordinazione e creatività”.
Ovviamente tutte le attività si svolgono nel rispetto delle normative anti Covid e sono riservate ai tesserati Calvarese sezione Atletica Leggera. “Io credo fermamente in questa proposta – riprende Capurro – Per informazioni sui nostri corsi e sul tesseramento i nostri contatti sono: indirizzo e-mail: posta@calvarese-atletica.it; sito internet: www.calvarese-atletica.it; pagina facebook: www.facebook.com/CalvareseAtletica”.
Il lavoro di Capurro e soci era molto ben avviato a inizio 2020. “Quando abbiamo deciso di partire con il corso di avviamento all’atletica in Val Fontanabuona, cosa che non aveva mai fatto nessuno prima, in tanti erano scettici e scuotevano la testa. Il primo anno siamo andati al di sopra delle aspettative, il secondo anno nonostante mille difficoltà e iniziando in grande ritardo siamo riusciti ad avere un gruppetto di bambini, pochi ma presenti. Poi la collaborazione con la scuola, la preparazione del Torneo Ravano, un paio di mesi con forze fresche a dare gioia e vivacità agli allenamenti, insomma il primo ostacolo era passato, dovevamo cercare di trovare il ritmo per proseguire. Ma sul più bello… Sappiamo tutti com’è andata nel 2020. Addio Torneo Ravano, addio allenamenti sul campo”.
Ogni vero corridore quando cade sa che bisogna rialzarsi subito, altrimenti non ci si tira su più. “Onestamente pensavo che con questa primavera avremmo ripreso a piena velocità. Non è andata così e adesso ci ritroviamo a dover nuovamente cominciare da capo. Ci siamo inventati questa sessione di lavoro su percorsi e con schemi particolari, ridotti ma non riduttivi. Una specie di preambolo per riprendere confidenza con l’atletica. Per mandare al Ravano, che è a sua volta ripartito, una nostra pattuglia di atleti. Un ponte gettato verso la stagione 2021/2022. A settembre contiamo di lavorare a pieno regime. È come negli ostacoli. L’importante è superare il primo, gli altri si saltano in scioltezza quasi senza pensarci”. Nessuna scusa, non c’è che alzare il fondoschiena dal divano e cominciare a correre.