di DANILO SANGUINETI
Non potrebbe esserci miglior sintesi degli ideali ai quali aspira e dei valori dai quali è mosso il Golf Club Rapallo del riassunto della serata a favore di persone con disabilità visive tenutasi l’ultima domenica di giugno. Il sodalizio da sempre attento a queste tematiche, anche perché avendo come direttore Fabrizio Pagliettini, presidente del Panathlon Chiavari e da sempre in prima fila quando c’è da difendere i diritti delle persone meno fortunate. È stata un’occasione perfetta per mettere il dito nella piaga, sottolineare come episodi discriminatori siano all’ordine del giorno nell’Italia del 2023. Uno dei protagonisti degli eventi svoltisi nella Club House in corso Mameli, è stato Emanuele, trentatreenne ipovedente che pochi giorni prima a Chiavari era stato protagonista, vittima incolpevole, di un fatto tra il disdicevole e il vergognoso. Attaccato verbalmente da una coppia di turisti per il solo fatto di voler fare il bagno insieme alle persone ‘normali’, ne rimane scioccato tanto da dover ricorrere a cure sanitarie.
Il direttore Pagliettini – padre di Nicolò, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Chiavari e del Tigullio – lo ha invitato a partecipare all’evento ed è stato contentissimo di stringergli la mano: “Credo che fosse il minimo che potessimo fare per fargli sapere che la stragrande maggioranza delle persone, massime nel Tigullio, niente hanno a che spartire con quella clamorosa manifestazione di insensibilità”.
Il Cuore d’Oro è una delle manifestazioni benefiche più conosciute all’interno del calendario gare del Circolo Golf e Tennis Rapallo. Nato 25 anni fa da un’idea dei dipendenti del sodalizio, ha sempre avuto ‘due anime’; quella sportiva che è rappresentata da una gara di golf che si svolge nella giornata di mercoledì, e quella comunicativa che si affida a una serata ricca di contenuti.
Il direttore Pagliettini. “L’obiettivo è stato raggiunto: lavorare con e per l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Chiavari Tigullio. La storia di Emanuele di cui tanto si è parlato in questi giorni attraverso i media locali e nazionali è stato il punto di partenza per fotografare un momento storico apparentemente concentrato sulla costruzione di un mondo più accessibile ma ancora molto indietro, in verità, per quanto concerne l’abbattimento di barriere mentali. A Emanuele (socio dell’Unione Ipovedenti) è stata dedicata la serata, un messaggio forte e chiaro di solidarietà”.
Abbiamo tutti bisogno di esempi e storie che ci facciano riflettere, migliorare, crescere. Nel corso della serata ci sono stati altri due interventi di soci dell’Unione, Elisa Avanza e Francesco Laiosa. “Elisa ha scoperto la bellezza di seguire una partita allo stadio in totale autonomia aggiungendo ai suoni e alle emozioni che già le consentivano di tifare per la sua squadra del cuore, una cronaca personalizzata di un cronista che le consente di essere totalmente immersa ‘nella partita’ vedendola con occhi diversi. Francesco ha raccontato la sua esperienza teatrale presentando un mondo aggregante e senza barriere dove la conoscenza dei confini e l’alchimia che si crea con gli altri attori consente di vivere un’esperienza in totale autonomia”.
Fabrizio Pagliettini e Titta Arpe hanno raccontato inoltre, con un dialogo accompagnato da alcune canzoni cantate da Francesca Baratta, la loro esperienza di genitori di Nicolo con particolare riferimento ai primi mesi, ai momenti in cui hanno dovuto calarsi in un ruolo più delicato e complesso di quello che avrebbero immaginato ma non per questo meno entusiasmante e gratificante. Giacomo Scognamiglio e il coro mani bianche hanno completato l’elenco degli ospiti.
Spazio anche ad altre testimonianze. “Il momento clou è stato rappresentato da un documentario dal titolo ‘Sport, la vera vittoria’, una idea del Panathlon Chiavari Tigullio realizzata con il contributo economico del Panathlon International e dell’associazione Amici di Teleradiopace. Quattro le storie raccontate dal giovane e brillante regista Mario Guala, quattro storie di uomini e donne di sport che incarnano i valori della vita e dello sport e che mi auguro possano consentirci di comunicare ai giovani, entrare nelle scuole, nelle famiglie, nelle società sportive, nei cuori della gente e aiutare tutti noi a essere migliori”.
Vittorio Podestà, Marta Cantero, Alessandro Poggi e Nicolò Pagliettini i protagonisti del film ed è stato Alessandro Poggi, tesserato del Golf Rapallo, a fare gli onori di casa raccontandosi e presentando il documentario a tutti i partecipanti. In chiusura di serata premiato il Trofeo Fisiocare (partner dell’evento) e consegnati i premi Fair Play Giocatore dell’Anno della categoria golf e tennis. Fabrizio Pagliettini tira le somme: “Il cuore d’oro è tornato con semplicità, così come è nato, lasciando a tutti i numerosi partecipanti il ricordo di storie che restano nel cuore e danno speranza e energia. Stare bene facendo del bene è da 25 anni e 22 edizioni il nostro unico obiettivo. Grazie a tutti quelli che l’hanno condiviso”.