di DANILO SANGUINETI
Basta la parola? Ammettiamolo, il nome, “Just Peruzzi”, è abbastanza impegnativo. Richiama alla mente dei brand di risonanza mondiale. Una breve visita al locale così intitolato è sufficiente per far comprendere che se di sfida si tratta, è stata superata. Il ristorante affacciato sul mare di Bogliasco affronta con sicurezza, non con sicumera, il paragone con le ditte più prestigiose.
L’ambientazione, pardon la location, in sintesi la forma in aggiunta a quanto viene proposto all’interno del ristorante-pasticceria-gelateria-pizzeria che ha oltre un secolo di storia, ossia la materia, è un’unione di tale bellezza da non temere raffronti.
“Creare un’emozione che coinvolga tutti i sensi e resti indelebile nel ricordo. Trasformare un momento di pausa in un’esperienza di sapori e di aromi, che ispiri per lo stile e appaghi per il gusto. Riproporre un’atmosfera raffinata ed elegante rendendo ogni giorno unico e speciale. Questa è la magia di Just Peruzzi”.
“L’alchimista” che ha studiato, provato e alla fine realizzato questa complessa formula magica si chiama Paolo Piccolo che ha eletto come porto di approdo di una lunga carriera con i grandissimi nomi della ristorazione questo luogo già celebre in tutta Italia ma necessitante di un adeguamento ai tempi e una vigorosa spinta verso più ambiziosi obiettivi. Come spiega lo stesso Piccolo. “Il locale chiamato Peruzzi nasce nel 1903 come pasticceria fondata dalla famiglia omonima. Diventò immediatamente ritrovo di mondanità, attorno ai suoi tavolini si centellinavano piccole prelibatezze, si discuteva di qualsiasi argomento, dal più futile a quelli “pesanti”, perché vi sedettero uomini che fecero l’Italia”.
Con il secondo dopoguerra e il boom Peruzzi divenne un must. “Negli anni ‘70 era ormai un ritrovo alla moda, vi si respirava un clima tiepido e mite, era diventato un luogo d’incontro non solo per i genovesi. Anche i turisti, italiani e stranieri, facevano la fila per assaggiare una coppa del famoso “Paciugo” o sorbire una tazza di tè, magari comodamente seduti in un vero proprio salotto neoclassico sul mare. Insomma Peruzzi era divenuto sinonimo di uno stile di vita”. Tredici anni fa, nel 2011, l’ultracentenario percorso dell’azienda incoccia nella dinamica personalità di Paolo Piccolo che ha l’idea di trasformare i celeberrimi locali della Pasticceria Peruzzi in un ristorante prestigioso. Esperto conoscitore delle dinamiche della ristorazione, ha alle spalle una brillante carriera come direttore di ristoranti e hotel di lusso.
Le linee guida della nuova gestione sono due: “Volevo fare di “Just Peruzzi” un ristorante al top non solo nel panorama ligure ma anche extra regionale; inoltre ho puntato ad ampliare l’offerta sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Più possibilità, con scelte alla portata di ogni tasca, scelte per le quali si possa spendere quel che si vuole, dai 20 agli 80 euro, senza rinunciare a piatti unici. Ne è scaturito un menù che rimane saldamente legato al territorio pur essendo passato attraverso un processo di rinnovamento capace di sviluppare contrasti forti e sempre ben riusciti, complice anche l’ottimo abbinamento con i vini curato dall’esperto sommelier”.

Il ristorante-bar-pasticceria è diventato anche pizzeria. Nessuno, per quanto di gusti “difficili” può transitare da quelle parti, sul lungomare bogliaschino – per i foresti l’indirizzo è “via Giuseppe Mazzini, 132” -, e rimanere indifferente all’orgia di stimoli visivi ed olfattivi che calamitano all’interno dei locali di Just Peruzzi. Il signor Piccolo è consapevole che la proposta mixata con il panorama sia un’offerta che non si può rifiutare…
“Sfruttiamo i nostri atout: la bellissima costa offre una vista mozzafiato sul mare. E proseguiamo nell’affascinare il cliente offrendo i piatti tradizionali genovesi come la famosa pasta con il pesto, acciughe fresche ripiene, focaccia appena sfornata e molto altro ancora. Il nostro menu cambia giornalmente per garantire sempre ingredienti freschi ed eccellenti. Tutte le nostre ricette sono preparate con passione e attenzione ai dettagli, seguendo le tradizioni culinarie della città di Genova. Potersi godere la vista spettacolare mentre sorseggi un bicchiere di vino bianco fresco, lasciatemelo dire, non è da tutti”.
Se ancora non basta, ci sono i dolci, il core business fino al Dopoguerra, in grado di stendere chiunque. “Ogni mattina il dolce profumo delle nostre brioche appena sfornate e dal caldo aroma del caffè ammalia chi ci sceglie. Non a caso Just Peruzzi è stato scelto dal ‘Corriere della Sera’ come “Una delle Pasticcerie più belle d’Italia”. Tradizione e innovazione si intrecciano ogni giorno. Le ricette tramandate negli anni vengono magistralmente interpretate e realizzate dai nostri Chef Pasticceri per preparare le nostre torte classiche, i biscotti, la delicata pasticceria alla crema e le ricche crostate di frutta. Le fragranti brioche e le torte della tradizione, i sottili biscotti da tè, la piccola pasticceria e i delicati dolci spumosi al cucchiaio, ce n’è veramente per ogni gusto”.
È chiaro che con una simile offerta il Just Peruzzi è in grado di non chiudere mai. Oltre all’offerta al minuto, ci sono le feste e gli eventi ospitati in ogni ora, quasi ogni minuto, lasciato libero dagli orari di apertura regolari, da martedì a domenica.

“Pranzo di Natale e Veglione di Capodanno per iniziare. Tanto per capirci: quelli in arrivo tra pochi giorni sono “sold out” da settimane. Nel frattempo ospitiamo cocktail aziendali. pranzi e cene aziendali, anche per l’imminente Natale. E poi andremo avanti con matrimoni, comunioni, battesimi, cresime, feste private, feste di laurea e diciottesimi. Just Peruzzi mette a completa disposizione il suo straordinario panorama e l’altrettanto eccezionale professionalità dello staff. Attualmente siamo una quindicina, ma in estate quando lo spazio lavorativo quasi raddoppia dato che apriamo veranda e terrazza, siamo in ventidue-venticinque”. Un piccolo esercito che deve sempre essere rinnovato. “L’unico momento di difficoltà l’abbiamo avuto nelle ultime stagioni quando ci è mancato il personale con la giusta preparazione. Ma abbiamo già provveduto: da quest’anno abbiamo iniziati dei corsi interni di aggiornamento per formare i nostri collaboratori”.
Un ristorante affacciato sul mare, un luogo dove il tempo sembra fermarsi e ogni momento è un invito a godere della bellezza e della bontà della vita.
Solo Peruzzi: quando si costruisce una reputazione solidissima, a prova di malalingua, è consentito arrivare alla antonomasia, al “Basta la parola!”.
Voltaire lo aveva spiegato con la sua solita affilata ironia. Una sera gli presentarono il principe di Rohan, nobile con albero genealogico che arrivava a Carlo Martello. L’aristocratico per umiliarlo lo apostrofò: “Voltaire? Questo nome non mi dice nulla!” Il filosofo gelido replicò: “Vede principe, è un nome che con me inizia, al contrario del suo che con lei finisce”.