(r.p.l.) La street art, un tempo derubricata ad atto di ribellione e vandalismo, sta sempre più emergendo come catalizzatore per la rigenerazione urbana, dando nuova vita ai quartieri e trasformando spazi un tempo trascurati in vivaci centri culturali. Questa forma d’arte dinamica, con i suoi colori audaci, i disegni fantasiosi e i messaggi stimolanti, ha il potere di rivitalizzare le comunità, favorire l’interazione sociale e rimodellare l’identità di un quartiere. Gli esempi sono molti, in Italia e all’estero. Quasi tutte le principali città europee coinvolgono street artist per restituire bellezza e interesse a vie o interi quartieri.
Ma non solo le grandi metropoli hanno capito il valore di questa forma espressiva. Un esempio è Lavagna che, da qualche anno, sta puntando molto sulla street art. Anche quest’anno, per la sua terza edizione, torna Festivart, la kermesse che coinvolge in città muralisti nazionali e internazionali, oltre a decine di eventi e manifestazioni legate all’arte e alla cultura.
Dal 21 luglio al 6 agosto, per le vie di Lavagna, verranno realizzati 7 murales e ogni giorno, uno o più eventi collaterali, arricchiranno un’offerta artistica e culturale adatta a grandi e piccini.
“Questa edizione non dimentica l’eredità e il valore espresso dalle edizioni passate, ma porta elementi di innovazione, sperimentazione e partecipazione aperta al pubblico”, raccontano gli organizzatori. “Questo evento non è effimero, non termina, ma vuole creare una connessione con la città che possa rimanere nel tempo combattendo il degrado e conferendo dignità e bellezza”.
I murales interesseranno Piazzale Bianchi, grazie a Chekos e Giulia Whakayala della Scuola Accademia del Turismo; la Scuola Elementare di Cavi con Nic Del Soldato. Sottopasso Lungomare Labonia, Parco del Tigullio e Diga Foranea vedranno all’opera Mr Caos, Fabio Orioli e Pikitanka; Ker Artcore interverrà sulla palestra di Corso Genova; Elio Micco in passeggiata mare e, tra le vie del centro, esprimerà la sua arte Duloz.
L’assessore e vicesindaco di Lavagna Elisa Covacci spiega lo spirito dell’iniziativa: “Festivart è volere una Lavagna più bella, è combattere il degrado, è rivitalizzare alcuni luoghi simbolo della città, dalle scuole alle palestre al nostro porto. È dare dignità ai nostri sottopassi, esporre i capolavori della nostra arte. È favorire le nostre aziende reinvestendo la maggior parte dei costi sul territorio, dalle strutture recettive ai fornitori di materiali e servizi. Ma soprattutto Festivart è il riappropriarsi degli spazi della città, della bellezza che la pervade, del senso di identità della comunità”.
Magia, incontro, colore e arte. Festivart non è solo un evento, ma un manifesto e un progetto a lungo termine per la rigenerazione urbana grazie all’arte e alla cultura. Un bell’esempio da seguire che mette al centro il bello. L’arma più potente contro il concetto di periferia, urbana e umana.
