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di ALBERTO BRUZZONE
Il ‘Tg Santa’ è stato l’esperimento di comunicazione più interessante e innovativo, da parte di una pubblica amministrazione, negli ultimi anni. Cinque minuti di rotocalco video ogni settimana, con uscita cadenzata il martedì, per raccontare la città di Santa Margherita, la propria vita amministrativa, le notizie più curiose, i personaggi, gli eventi. L’editore, e qui sta il vero elemento di novità, è lo stesso Comune. Ma non si tratta di un’informazione di parte, del classico bollettino di chi detiene il potere. Perché ‘Tg Santa’ è un prodotto fresco, dinamico, aperto. E, soprattutto, che documenta nel bene e nel male, redatto in maniera professionale, senza suonare la grancassa di nessuno. Sarebbe impensabile in altri comuni e presso altre amministrazioni, dove la tentazione della propaganda è sempre presente e spesso ben messa in atto (vero, Chiavari e Rapallo?). Invece a Santa si può. E anche bene.
Oggi quell’esperimento è una bella realtà, giunta al centesimo numero. Nacque due anni fa, su idea dell’attuale sindaco Paolo Donadoni e del suo portavoce Beppe Risso, giornalista tra i più conosciuti del Levante genovese, che oltre alla carta stampata ha sempre avuto un ottimo taglio radiofonico e televisivo.
Non poteva quindi che essere lui a confezionare questo prodotto. Che ormai, tra i cittadini di Santa ma anche tra i numerosi turisti che la frequentano, è diventato un’abitudine. Ogni settimana, per chi si è iscritto al servizio, quando lo schermo del telefonino s’illumina e arriva un nuovo messaggio whatsapp da parte del Comune di Santa, significa che è pronto e online il nuovo numero del telegiornale. Contemporaneamente, l’edizione è sulla pagina YouTube del Comune di Santa Margherita, sulla pagina Facebook ‘Santa Margherita Ligure – Turismo’, su quella del sindaco Paolo Donadoni e sul portale web creato appositamente, livesanta.it.
Si arriva direttamente alle persone senza intermediari, senza filtri, ma pur sempre con un prodotto ufficiale che fa dell’approfondimento e della lotta alle ‘fake news’ la propria bandiera (un po’ come ‘Piazza Levante’). Il tutto senza mai essere invasivi. Se la cosa interessa, si clicca il link, altrimenti si evita. E, nonostante l’impegno che la realizzazione settimanale comporta, il servizio è completamente gratuito.
“Qualche anno fa – racconta Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita – ci siamo posti il tema di come trovare strumenti di comunicazione efficaci con la cittadinanza. Insieme al mio portavoce, Beppe Risso, ma anche con tutti gli altri componenti della maggioranza, abbiamo pensato a questo format che, essendo video, è molto più diretto rispetto alla carta stampata. La veicolazione attraverso social network e messaggistica sui cellulari, previo un preventivo consenso, è stata poi la chiave del successo. Siamo arrivati a cento numeri ma siamo assolutamente giovani”.
Ogni settimana, ci sono circa cinque servizi e le anticipazioni degli eventi a calendario: “Un bell’impegno, sia per il sindaco che per tutti i miei collaboratori. Tutti, ma proprio tutti, diamo il nostro contributo, attraverso fotografie, video, proposte. Poi viene decisa la scaletta e ci si occupa della realizzazione professionale”.
Un telegiornale vero e proprio proposto da una pubblica amministrazione è un unicum in Liguria, ma un po’ in tutto il panorama nazionale: “Infatti – prosegue Donadoni – non avevamo alcun punto di riferimento. Siamo andati avanti per tentativi, specialmente all’inizio. Diciamo che il prodotto è migliorato edizione dopo edizione. A anche le visualizzazioni sono salite, in maniera proporzionale. Ora sempre più persone chiedono di essere inserite nella lista degli invii. Molti cittadini dicono ‘l’ho visto sul Tg Santa’. Significa che il prodotto sta circolando bene, siamo contenti”.
Il rotocalco settimanale ha lo scopo informativo, ma anche quello documentale: “Siamo a cento numeri, sicuramente andremo avanti. Oltre a informare, questi video tengono una memoria per sempre della storia della nostra città, di cosa sta accadendo. E’ un supporto molto importante. Anche quando si è trattato di raccontare le devastazioni della mareggiata. Perché, oltre a quello, resterà per sempre documentata l’immagine di una città e di cittadini che subito si rimboccano le maniche, che si danno da fare, che gettano il cuore oltre l’ostacolo. L’immagine di Santa Margherita e dei sammargheritesi, che è possibile vedere e seguire da tutto il mondo”.
L’INTERVISTA DI MARISA SPINA A PAOLO DONADONI
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