di ALBERTO BRUZZONE
Si torna a parlare, in una sede istituzionale, dell’ipotesi di affidare a un gestore unico l’intero servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di tutti i comuni del Levante genovese. È un argomento che fu sollevato qualche mese fa, e di cui anche noi di ‘Piazza Levante’ ci occupammo con attenzione, rimarcando come questa scelta fortemente voluta dalla Città Metropolitana fosse l’ennesima ingerenza da parte di Genova rispetto ai territori del Golfo Paradiso e del Tigullio, dopo i casi della fusione tra Amt e Atp e dopo tutto lo scontro a proposito della realizzazione della Diga Perfigli.
Contro la possibilità di affidare, per giunta senza gara pubblica, il servizio rifiuti ad Amiu, ovvero la società in house del Comune di Genova, si sollevarono all’unanimità tutti i sindaci della Riviera di Levante: perché da anni qualsiasi comune della zona ottiene dati molto più virtuosi rispetto al capoluogo ligure, perché un servizio centralizzato evidenzierebbe tutti i suoi limiti e perché Amiu, all’evidenza dei fatti, è già carente in una grande città, figuriamoci se a questa dovesse aggiungere ulteriori porzioni di territorio. Contro questa valutazione calata dall’alto, quindi, le varie amministrazioni locali presero posizione.
È di qualche settimana fa un incontro fra tutti i sindaci del Levante (nella foto in alto), a Palazzo Bianco a Chiavari, al termine del quale uscì una posizione congiunta di ferma opposizione al volere di Città Metropolitana e, in particolare, al volere del sindaco metropolitano Marco Bucci. Poi, l’argomento è sparito dai riflettori, non se n’è più parlato pubblicamente, si è sopita l’attenzione da parte dell’opinione pubblica, i media hanno trattato altre questioni di più stretta attualità. Anche la politica si è concentrata altrove, considerando pure questo perdurante periodo di emergenza sanitaria.
Ma non è che l’ipotesi di affidare tutta la gestione ad Amiu sia tramontata, anzi. Mentre si stava in altre faccende affaccendati, la vertenza è andata avanti e adesso se ne parlerà ufficialmente subito dopo Pasqua.
Nelle scorse ore, infatti, i sindaci dei comuni delle Conferenze di Bacino Servizio Rifiuti Golfo Paradiso e Valli del Levante e Golfo del Tigullio sono stati convocati in riunione dalla Città Metropolitana per mercoledì 7 aprile, alle ore 14,30, secondo la modalità della videoconferenza. Parteciperanno anche il consigliere delegato della Città Metropolitana, Simone Ferrero, e la responsabile della Direzione Ambiente della Città Metropolitana, Ornella Risso. La mail di convocazione è inviata dal segretario generale Concetta Orlando, che è stata al Comune di Chiavari, in analogo ruolo, sino a poco tempo fa.
L’ordine del giorno è sibillino: ‘Illustrazione e discussione sui contenuti della relazione istruttoria di comparazione dei modelli gestionali organizzativi per ciascun Bacino’. E, in allegato, ci sono le citate relazioni istruttorie, una per Golfo Paradiso e Valli del Levante, e l’altra per Golfo del Tigullio.
Fuori dal burocratese, questo incontro significa che si torna a parlare della prospettiva di un affido unico ad Amiu. E, quindi, si prospetta l’ennesimo tentativo di accorpamento e di travaso di competenze da parte di Città Metropolitana, ovvero un ente che non è mai stato percepito dalla popolazione, dove non vengono eletti rappresentanti diretti e dove fa il bello e il cattivo tempo il sindaco della Città Metropolitana, le cui logiche sono spesso lontanissime da quelle dei singoli territori.
Non è un discorso di campanili, si badi bene. Ma è un discorso fondato sui fatti e sulle cifre. E i fatti e le cifre dicono che i comuni del Levante, dal più performante al meno performante, hanno tutti prestazioni migliori, in termini di pulizia e di raccolta differenziata, rispetto a Genova. Quindi, quello che non è assolutamente chiaro, è perché un servizio che funziona, seppur perfettibile, vada cambiato con un servizio che funziona nettamente di meno.
Il fronte comune dei sindaci uscito dalla riunione di Palazzo Bianco dei mesi scorsi deve ora restare compatto come noi mai. È quello che confidiamo anche noi di ‘Piazza Levante’. In particolare, un ruolo importante in questa partita lo giocheranno le due cariche istituzionali levantine della Città Metropolitana: il sindaco di Rapallo e vicesindaco della Città Metropolitana, Carlo Bagnasco; e il presidente del Consiglio Comunale di Chiavari e consigliere di maggioranza della Città Metropolitana, Antonio Segalerba. A loro è affidato il compito di difendere gli interessi di tutto il Levante.
Ma ora, che cosa emergerà al prossimo incontro del 7 aprile? Riuscirà la Città Metropolitana nell’ennesimo progetto di assorbimento, dopo quello legato al trasporto pubblico che è partito ufficialmente a inizio 2021?
È vero che la legge prevede degli adeguamenti rispetto al passato, in termini di raccolta dei rifiuti e in termini di consorzi fra i comuni, ma non si capisce perché l’affidataria dev’essere proprio Amiu. Niente contro l’azienda in sé, ci mancherebbe, ma basta guardare il suo stato per capire che qualcosa non funziona: Genova è da sempre molto al di sotto delle percentuali minime imposte dall’Europa in fatto di raccolta differenziata, la sua azienda in house ha già un passivo che si aggira intorno ai sei milioni di euro, la città non è esattamente il massimo, né in termini di decoro né in termini di pulizia e di manutenzione. Qualche esempio? Basta uno su tutti: nei giorni scorsi sono stati i cittadini a dover segnalare lo stato di pessima igiene della passeggiata a mare di Pegli, e soltanto dopo sono intervenuti gli addetti dell’azienda con le idropulitrici.
I comuni del Tigullio e del Golfo Paradiso, dove tutto funziona nettamente meglio, hanno bisogno veramente di questo? Vogliamo che sia compiuta l’ennesima scelta sbagliata, portata avanti da chi ha già dimostrato di conoscere pochissimo, se non per niente, i nostri territori? Sarebbe bene, ma proprio un gran bene, se il fronte dei sindaci del Levante restasse compatto, a ribadire la necessità di prendere decisioni che siano utili, e che non rappresentino un evidente peggioramento.
C’è bisogno, in generale, che il Tigullio e il Golfo Paradiso ritornino protagonisti, perché è laddove mostrano le loro debolezze e la loro disunione che rischiano poi di diventare terreno di conquista. Noi di ‘Piazza Levante’, nel nostro piccolo, continueremo a vigilare e, come già fatto più volte, ci poniamo volentieri come interlocutori e come soggetti per organizzare una grande iniziativa volta a ribadire l’importanza strategica del Levante, nel presente e nelle prospettive future.