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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Il Sentiero di San Martino riaperto grazie all’instancabile lavoro dei volontari: quando l’unione fa la forza

Nel cuore del bosco, lungo il sentiero che collega Vallepiana a Zolezzi, si trovano i suggestivi ruderi della Chiesa di San Martino di Licciorno, risalente al XII secolo
La chiesa di San Martino di Licciorno
La chiesa di San Martino di Licciorno
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di ALESSANDRA FONTANA

L’unione fa la forza. Lo sanno molto bene le persone dell’entroterra che sono abituate a rimboccarsi le maniche per ottenere risultati. Lo sanno molto bene anche i volontari della Compagnia di San Martino che si sono armati di pazienza e buona volontà per ripristinare un percorso amato e dimenticato in Valle Sturla, a Borzonasca: “Era un bel po’ di tempo che questo sentiero non era più percorribile a causa di pontini franati alberi caduti e vegetazione troppo fitta. Tutto questo faceva tornare indietro tutti i turisti che venivano per fare tutta la tratta da Sopralacroce a Borzonasca – racconta l’instancabile Alice Signaigo che, innamorata di San Martino, è diventata la paladina di quell’angolo strappandolo all’oblio – Così nei giorni scorsi, mi anzi ci siamo muniti di attrezzatura e abbiamo riaperto il sentiero, risegnato il sentiero, creato una piccola deviazione in sicurezza e così ora tutti così potrete ripercorrere la tratta completa soprattutto senza perdervi. Un grazie va alla Compagnia di San Martino che sostiene come sempre l’iniziativa di tenere il più possibile pulito e percorribile tutta la zona di Sopralacroce. Quando l’unione in un territorio fa la forza, questo è il risultato”.

Nel cuore del bosco, lungo il sentiero che collega Vallepiana a Zolezzi, si trovano i suggestivi ruderi della Chiesa di San Martino di Licciorno, risalente al XII secolo. Tra le rovine, svetta ancora il campanile, avvolto dalla vegetazione, un testimone silenzioso di una storia antica e affascinante. San Martino, un tempo la parrocchia più antica della valle, conserva ancora un dipinto che raffigura i santi che vegliano sulla Vergine e sulla Santissima Trinità, oggi custodito nella chiesa di Santa Maria Assunta di Prato. Le storie tramandate parlano di un cimitero ormai scomparso, scenario di leggende intrise di mistero, come quella della coraggiosa donna di Zolezzi che sfidò le superstizioni locali, pagando con la vita. Questa chiesa, dal fascino senza tempo, ha catturato l’attenzione di molti, classificandosi al 100° posto nel censimento 2018 dei “Luoghi del Cuore” del FAI con 4.269 voti. In questi anni sono state tantissime le presenze sul territorio, soprattutto grazie all’impegno de “La Compagnia di San Martino”, organizzazione di volontariato che nasce con lo scopo di creare eventi e iniziative per la valorizzazione del territorio, in particolare quello di Sopralacroce, a partire dalla salvaguardia e messa in rilievo della chiesa nel bosco  “L’ODV è uno strumento per tutta la comunità locale e si occupa non solo di organizzazione eventi e raccolte fondi per lo sviluppo di progetti di vario tipo, ma anche della cura dei borghi e degli antichi sentieri (attraverso il gruppo SentieriAMO) che peraltro costituiscono delle facili e piacevoli passeggiate adatte a tutti, che vi invitiamo a provare!” come riporta il Consorzio Valli del Parco.

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