di ALESSANDRA FONTANA
“Il progetto “Adotta un sentiero” è partito subito alla grande!”, non nasconde la soddisfazione il Parco dell’Aveto che nei giorni scorsi ha festeggiato un piccolo grande successo: “Il primo intervento realizzato da un’azienda agricola locale ha coinvolto uno dei percorsi più lunghi e impegnativi, il Sentiero della Resistenza, con interventi di sfalcio e pulizia del tracciato lungo i ventidue chilometri che uniscono Borzonasca a Rezzoaglio“. Un grande lavoro svolto volontariamente dall’azienda agricola. Il tracciato interessato dal “Sentiero della Resistenza” in buona parte si sviluppa su una delle vie di comunicazione e commerciali più antiche ed importanti dei nostri monti: questa via dal Tigullio chiavarese risaliva l’entroterra del levante ligure genovese verso il nord piacentino-padano attraverso le Valli Sturla e Aveto, e di lì si immetteva in Val Trebbia ed è stato recuperato proprio lo scorso anno.
Il progetto “Adotta un sentiero” ovviamente non riguarda solo quello della Resistenza. Recentemente il Parco ha affidato anche alla Fondazione Bosco Fontana la manutenzione di alcune vie: “Ci occuperemo anche della pulizia di alcune parti di sentieri – ha spiegato il presidente Fabrizio Bottari – le zone sono quelle della Cascata della Ravezza, Lago delle Lame, Strada delle Guardie, quelli ovviamente del Bosco Fontana e altri vicini. Cominciamo da qui”. E ancora in Val Graveglia è stato adottato il sentiero Arzeno – Pian d’Oneto. La convenzione con enti, aziende, volontari, ha durata cinque anni ed è rinnovabile.
Il Parco ha una rete sentieristica di 500 chilometri, con il passare del tempo è diventato sempre più difficile mantenere pulito e in ordine il territorio, grazie a questa iniziativa gli amanti del territorio entrano in gioco in prima persona prendendosi cura di un bene che è di tutti. Il progetto è diffuso in tutta Italia: “Per mantenere i sentieri di montagna, occorrono dedizione, tempo e quindi disponibilità di volontari; considerata la delicatezza e la fragilità dell’ambiente montano, il controllo costante della vasta rete di percorsi non è una cosa facile, anche se sicuramente gratificante. Per questo, l’iniziativa vuole coinvolgere un maggior numero di soci in questa attività”. I soggetti interessati possono formulare via email al Parco (info@parcoaveto.it) la proposta di adozione specificando quali sentieri o aree attrezzate intendono adottare e la motivazione.