di DANILO SANGUINETI
È l’anno di Sestri Levante, inteso come città. Dal centro alle sue frazioni, dai successi della società che da agosto porterà il nome della città in giro per l’Italia a quelli, promettenti, alla società che tiene alta la bandiera delle due ‘appendici’ (ma non fatevi sentirvi a etichettare in questo modo…) di Levante, l’Asd RivaSamba HCA, rappresentativa di Riva Trigoso e San Bartolomeo della Ginestra.
Il Riva ha fatto faville con la prima squadra in Eccellenza, ma il colpo gobbo è stato messo a segno da una formazione giovanile che ha raggiunto un traguardo addirittura storico. Nella fattispecie la under 17 dei ‘calafati’ che non solo ha ottenuto il pass per le finali regionali di categoria, non solo ha conquistato il titolo ligure, ha anche centrato la qualificazione alla fase nazionale. Un risultato che nessuno o pochissimi ipotizzavano a inizio stagione, un risultato di una valenza massima per un club che ha un settore giovanile ben strutturato ma meno ampio e ‘ricco’ di altre realtà regionali. Il merito va dato al progetto ideato e portato avanti da mister David Cesaretti, responsabile di settore. Il racconto della cavalcata degli arancioneri ha toni quasi epici: dopo un inizio di stagione ‘così così’ la squadra U17 (nati nel 2006 e seguenti) allenata da mister Schiappacasse è riuscita nell’impresa di approdare per la prima volta alla finale regionale sconfiggendo ai rigori il Campomorone, dopo aver pareggiato i conti (3-2 per i genovesi all’andata; 3-2 per i calafati al ritorno) durante i tempi regolamentari.
Meno tirata la partita decisiva per assegnare il titolo regionale. La finale in campo neutro, al ‘G.B. Ferrando’. Una gara di livello altissimo per la qualità delle due squadre. Nel primo tempo finito a reti inviolate si segnalavano solo una traversa colpita dal Vado ed un gran tiro del rivano Coluccio. Nella ripresa il Riva partiva deciso e dopo due minuti Coluccio portava avanti i calafati con una conclusione molto preciso. Il Vado non ci stava e pareggiava con Palumbo: colpo di testa su corner. A questo punto le squadre continuavano a creare occasioni e sembrava che il Vado potesse colpire da un momento all’altro: due salvataggi sulla linea e un palo gli negavano il gol. Il team di Schiappacasse colpiva di rimessa: su punizione dal limite andava ancora in rete con Ramella. Nei minuti di recupero un gol per parte (Sani per il RivaSamba) non mutavano le sorti dell’incontro.
David Cesaretti, responsabile del settore, fa i complimenti a tutti gli autori dell’impresa: “È un traguardo storico raggiunto dalla nostra società. Un trofeo che è stato conquistato da un gruppo di ragazzi fantastici, cresciuti con noi, che hanno seguito un percorso ricco di gioie e di soddisfazioni e lo hanno coronato con un finale da sogno. E potrebbero esserci in arrivo altre soddisfazioni. Complimenti a mister Schiappacasse, a mister Avellino, agli storici dirigenti di leva Panarese, Bobbio e Calcagno, calafati veri e persone stupende. Per i ragazzi non ci sono parole… Grazie di cuore a tutti voi”.
Commosso prima che felice il tecnico Franco Schiappacasse: “Due anni fa al primo giorno di preparazione dissi ai giocatori che avrei fatto di tutto per portarli ai massimi livelli di categoria: promessa mantenuta. I giocatori hanno creduto nella mia metodologia di allenamento e alla mia idea di calcio mettendosi a completa disposizione con grande disponibilità”. La prevalenza del fattore umano. “Ho trovato tanti singoli che stentavano a fare gruppo e adesso vedo una squadra basata sul collettivo, vera ed unica forza di questi ragazzi. Notevole la crescita fisica e pure quella tecnica. Hanno acquisito un bagaglio di conoscenze calcistiche, merito di un gruppo di giocatori intelligenti e disponibili all’ascolto. Dopo le tre sconfitte nel girone di andata nessuno credeva più in noi, invece ci siamo messi a lavorare sodo. Nel ritorno abbiamo sconfitto Athletic Albaro, Ligorna e Campomorone, vere corazzate”.
A fare squadra non sono stati solo i giovani calciatori: “Questi successi sono dovuti anche ai miei collaboratori Avellino Giorgio e Vottero Matteo che mi hanno seguito in questi due anni con amicizia sincera e rispetto dei ruoli; ai miei dirigenti Panarese, Bobbio e Calcagno, molto preparati in tutto, che mi hanno fatto sentire un allenatore professionista e hanno dimostrato un amore incredibile per questa squadra. Ringrazio la Società e il Responsabile Cesaretti per aver creduto in me. Adesso testa alle finali sapendo che sarà durissima ma vi garantisco che la squadra correrà è darà tutto fino alla fine. Forza 2006”.
Il RivaSamba dovrà vedersela nel primo triangolare del tabellone nazionale con il Progresso Calcio di Castel Maggiore (Bologna) e Tau Calcio di Altopascio (Lucca). In fondo al sentiero luccica uno scudetto: un sogno, una favola. E il RivaSamba che ha Hans Christian Andersen nella ragione sociale dovrebbe essere a suo agio con entrambi.