di DANILO SANGUINETI
Potevamo stupirvi con effetti speciali… E la Winner Volley ha proprio deciso di farlo con artisti e nomi dello sport realmente spettacolari. Il tradizionale appuntamento della società di pallavolo è confluito in una serata ‘veramente’ speciale venerdì 14 luglio alla Club House del Golf Rapallo.
La Winner Volley Santa Margherita Ligure e Portofino, in collaborazione con Panathlon Club Rapallo – Tigullio Occidentale, il Circolo Golf e Tennis Rapallo e SportEventi, ha organizzato la diciassettesima edizione del convegno sportivo con tema ‘Sport e Musica’. La manifestazione ha avuto il patrocinio e contributo di Regione Liguria e Comune di Rapallo. Dopo due precedenti incontri in primavera con gli studenti del territorio presso il Circolo Golf e Tennis Rapallo, si è svolto l’atto conclusivo della manifestazione.
Il presidente del Panathlon Rapallo, Adelindo Molinari, patron della Winner, ha fatto gli onori di casa assieme al direttore del Golf, Fabrizio Pagliettini, che è anche il presidente del club del Panathlon vicino di casa, quello di Chiavari. “”Similitudini e Convergenze era il sottotitolo del Convegno tra Sport e Musica. Ed è stato il tema analizzato e discusso da protagonisti di entrambe le discipline. Sono intervenuti, oltre al musicologo Massimo Arduino, nel ruolo di moderatore, il musicista e allenatore di pallavolo Andrea Bottesini, il musicista e maestro di ju-jitsu Massimo Gori, la ex allenatrice della Nazionale Italiana di ginnastica ritmica Amalia Tinto; l’etoile della danza mondiale Luciana Savignano”.
Nel corso della conviviale sono stati consegnati numerosi riconoscimenti. Il premio ‘Fair Play’ nona edizione da parte del Panathlon Rapallo – Tigullio Occidentale, alla Nazionale di Calcio del Giappone, i calciatori nipponici ai recenti mondiali in Kuwait hanno brillato per educazione e sportività (il famoso episodio degli spogliatoi dello stadio emiratino lasciati puliti e in perfetto ordine). Ha ritirato il premio il Vice Capo Missione dell’Ambasciata Giapponese, Ministro Hirota Tzukasa. Il riconoscimento ‘Il Piacere di aiutare’, quinta edizione, è stato assegnato a Sandro Giacobbe, cantautore e allenatore della Nazionale Italiana Cantanti. Il riconoscimento ‘Il dirigente sportivo’, terza edizione è stato assegnato a Vittorio Pellerano, che fa parte della Associazione Sportiva PSM Calcio Rapallo.
Molinari ha ricordato quanto fatto nei mesi precedenti. “Interessantissimo l’incontro che abbiamo fatto con l’Istituto Liceti, la creazione di un laboratorio musicale con gli studenti. È stata una cosa importante perché siamo riusciti a coinvolgere, tramite l’aiuto del professor Ravera, tanti studenti, farli cantare e farli interagire con la parte musicale. Il secondo incontro che conservo nella memoria è stato con l’Istituto comprensivo di Rapallo Giustiniani. Un incontro che facciamo tutti gli anni coi ragazzi della scuola: realizziamo due concorsi, uno grafico e uno letterario. Quello grafico ha prodotto dei lavori dei ragazzi che sono stati dati come omaggio ai nostri relatori”.
Fabrizio Pagliettini ha girato gli elogi all’organizzatore. “Faccio un applauso all’amico Adelindo, perché arrivare a 17 edizioni di un premio come questo significa continuare negli anni a far parlare dello sport, dei valori dello sport e non soltanto. Oggi è importante: significa anche dare una grande mano alla società, alle famiglie, alle scuole, per poter crescere degli uomini migliori. Io da dirigente sportivo in questo credo da quando ho iniziato a lavorare 38 anni fa. Ci sono delle soddisfazioni enormi perché vedi crescere delle persone con la “P” maiuscola, al di là dei risultati sportivi che, come dice la Carta del Panathleta, non sono assolutamente un obbligo. L’obbligo resta far divertire i ragazzi, farli giocare e fare dello sport sano”.
E poi il premio ha un valore speciale per Fabrizio Pagliettini: “Io ho due grandi passioni che sono lo sport e la musica. In questa serata ho visto il connubio realizzarsi perfettamente. Ci sono le storie che sono dietro lo sport e la musica – le storie che sono state scelte da Adelindo – perché sono storie di persone. Grandi personalità che hanno messo la loro professione, sportiva o meno, al centro della loro vita, l’hanno fatto con una serietà, un impegno e un sacrificio incredibili. È soltanto raccontandoci queste cose vere, ascoltando queste storie che si può migliorare”.