di DANILO SANGUINETI
Sotto sotto il presidente del Panathlon Tigullio, Fabrizio Pagliettini, che ha un’anima di musicista incastonata in una figura di manager, dev’essere stato mosso dal ricordo di ‘Do they know it’s Christmas?’, il singolo natalizio con tante star del rock e del pop radunate da Bob Geldof al fine di raccogliere fondi a favore dell’Etiopia. Altri tempi, altre opportunità.
Oggi è consentito vedersi solo nella grande nuvola del www. Quello che non è cambiato è la voglia di escogitare qualcosa di originale, di coinvolgere più persone possibile in un progetto per il bene comune. In questo caso si tratta di un missile a due stadi ideato da un’associazione sportiva che intende fare quanto è in suo potere per aiutare gli atleti, i tecnici, i dirigenti che in questi mesi sono finiti senza colpe in un cono di ombra per il forzato stop a (quasi) ogni attività, evento e iniziativa.
Il presidente Pagliettini si è mosso in prima persona. “Ci siamo resi conto che lo sport è tra i settori più disastrati. Il passaggio sulle nostre società del primo e secondo uragano Covid lascia un bel po’ di macerie. Il Panathlon aveva il dovere di fare qualcosa al termine di un anno difficile per tutti e ancor di più per l’associazionismo. Non si è quasi potuto fare sport di gruppo, e nelle occasioni in cui si è gareggiato, niente abbracci, niente strette di mano. Impossibile confrontarsi, scambiarsi pareri”.
Una voragine dalla quale fatica a riemergere anche il Panathlon, club che ha nell’incontro, nella condivisione delle esperienze sportive la sua stessa ragione di essere. “Abbiamo come regola fondativa insegnare i diritti e i doveri del vero sportivo, favorire l’educazione etica dell’atleta. Come possiamo portare avanti la lotta alla discriminazione e al razzismo, spiegare ai ragazzi il diritto di fare sport senza essere per forza campioni se non andiamo nelle scuole, se non incontriamo le società del nostro territorio?”.
La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo. In tempi straordinari servono risposte fuori dell’ordinario. Fabrizio Pagliettini ha ideato una serie di incontri virtuali con i protagonisti del movimento sportivo del Levante, una serie iniziata prima di Natale ma che andrà avanti nei prossimi giorni. “Il direttivo del club ha approvato due iniziative simbolo che portano nuova energia e danno un senso al periodo festivo”.
La prima è appunto Fair Play Christmas: attraverso Zoom – la piattaforma che consente riunioni in streaming, bastano solo un device dotato di microfono e videocamera – dare voce alle società, ai tecnici, ai dirigenti, agli sportivi di provata esperienza sul territorio. Un’intervista a due voci (collabora con il presidente Pagliettini Alessandro Cuneo) affrontando temi legati alla conoscenza delle diverse discipline sportive, ai suoi risvolti educativi, al rapporto con i giovani atleti, alle difficoltà del periodo.
“La risposta delle società è stata ottima, oltre le più rosee previsioni – rivela Pagliettini – Molte si sono messe in ‘lista di attesa’, dimostrando di apprezzare lo spazio a loro riservato, uno spazio che è anche promozione e divulgazione grazie ai social. Non occorre essere presenti e neppure attivi al momento dell’intervista, basta andare sulle piattaforme e rivedersi con calma le interviste. Un vantaggio non trascurabile e che si sta rivelando come l’asso nella manica per il progetto”.
A rompere il ghiaccio è stato Maurizio Brizzolara, maestro di Taekwondo che ha illustrato storia, scopo, regole e altri aspetti dell’antica arte marziale coreana. Poi sono stati ascoltati Ornella Marchese, presidente del Carasco Volley, campionessa e azzurra di pallavolo femminile; Daniele Massera, dal 2009 presidente del Progetto Scuola del CSI Chiavari, infaticabile propagandista sportivo che ha incontrato migliaia di giovanissimi delle medie e delle elementari, che ha portato avanti il programma del doposcuola sportivo; infine la vigilia di Natale don Andrea Buffoli, sacerdote da sempre attentissimo alle vicende sportive, cappellano della Virtus Entella.
“Ora stiamo caricando sulla nostra pagina Facebook, Panathlon del Tigullio Chiavari, le nuove interviste. E contiamo di avere ancora più visualizzazioni”. È tanto ma per un iperattivo come Fabrizio Pagliettini non era ancora abbastanza.
“Abbiamo pensato che avendo dovuto limitare al massimo le conviviali, le riunioni con cena e incontro con uno sportivo illustre, che erano il nostro tratto distintivo, gran parte delle quote sociali raccolte nell’annata sarebbero rimaste inutilizzate. Non era il caso, soprattutto oggi. Abbiamo voluto fare un gesto concreto, dare un segno di vicinanza a chi avrebbe passato il Natale in solitudine e povertà”.
I fondi sono stati investiti in 68 buoni spesa da 30 euro ciascuno usufruibili presso i punti vendita Basko, catena di supermercati che ha aderito all’iniziativa. “Li abbiamo consegnati prima di Natale alle due mense per indigenti attive a Chiavari. Nei giorni feriali quella dei Frati Cappuccini di Chiavari, nei weekend la parrocchia di San Giovanni”.
A conferma che i veri sportivi hanno il cuore grande. E non per ragioni fisiologiche.