di ALESSANDRA FONTANA
“Nelle fiabe e nei racconti della tradizione il lupo è il cattivo per eccellenza, simbolo di una natura selvaggia, imprevedibile e aggressiva. È il retaggio di una saggezza popolare antica, che insegnava a diffidare di questo elusivo predatore, così pericoloso, non tanto per l’uomo stesso, quanto per le greggi e le mandrie da cui dipendeva la sicurezza economica e alimentare dei villaggi. Ma è anche il lascito di una superstizione e di un odio cieco, che hanno portato quasi all’estinzione questo grande carnivoro, garante, con la sua presenza, dell’equilibrio degli ecosistemi alpini e appenninici”.
Comincia così la storia del lupo, predatore (anche) delle Valli che esercita paura e un fascino intramontabile. Lo sa molto bene il Parco dell’Aveto che in questi anni ha dedicato numerose esposizioni al lupo tra fotografie, orme e nozioni da parte di esperti.
“In questi anni in cui il lupo sta tornando a popolare le nostre montagne, è più che mai importante cercare di dissolvere queste ombre del passato, capendone le ragioni e i torti, per costruire una nuova convivenza possibile fra uomo e lupo”, spiegano dal Parco dell’Antola. Proprio questo è l’obiettivo del Centro Visita ‘Il Lupo in Liguria’, allestito nel territorio del Parco dell’Antola, presso i locali messi a disposizione dalla parrocchia nell’ex canonica del paese di Rondanina. Il Centro propone un percorso interattivo, didattico ed emozionale, supportato da moderne tecnologie multimediali, progettato e realizzato dalla società ETT di Genova, che si sviluppa in cinque diverse sale. E ora un po’ di quell’esposizione si è affacciata al Centro visite di Rezzoaglio. Infatti la nuova installazione multimediale verrà inaugurata domani, venerdì 18 agosto, al centro che si trova in via Roma a partire dalle 17.
“Questa postazione dedicata al lupo è un’appendice del museo di Rondanina – racconta Massimo Campora de Il Piviere che, insieme a Parco e Gal, ha curato il progetto – Probabilmente la postazione verrà replicata anche in altri punti. Il funzionamento è molto semplice: si tratta di uno schermo touch che mostra filmati recenti con ovviamente tutti i suoni del bosco. Consigliamo la visione con luci soffuse per apprezzare ancora di più i colori ma la postazione è fruibile in ogni condizione”.
Una finestra che si affaccia su un mondo ancora poco conosciuto: “Un modo per osservare il lupo anche attraverso gli occhi della fantasia e del mito – anche se in modo consapevole e informato – ripercorrendo le tappe della sua rappresentazione nella storia, nelle tradizioni, nelle opere della letteratura tradizionale e in quelle delle nuove arti visive, dai film ai cartoni animati”.
Il museo a Rondanina è certamente più articolato e approfondito: “Ci sono anche animali impagliati, tavoli multimediali… Lì bisogna prenotarsi tramite il Parco. A Rezzoaglio ci sarà un assaggio”.
Fa parte del Centro visite, che ha finalmente riaperto i battenti da una manciata i giorni, anche il ‘corridoio notturno’, attraversando il quale è possibile ascoltare i versi degli abitanti del bosco ed intravvederne le figure. Ulteriore attrazione del Centro Visite di Rezzoaglio è un tronco di Abete bianco subfossile, di circa 4000 anni, recuperato durante una campagna di scavi archeologici effettuati nel vicino sito di Mogge di Ertola, ed esposto in una teca.
Il Centro visite, che svolge anche funzioni di sede distaccata del Parco, favorisce un rapporto diretto tra l’Ente, con sede principale a Borzonasca, e la popolazione della Val d’Aveto.
Gli orari di apertura ad agosto sono dal mercoledì alla domenica e a settembre, fino al 17, il sabato e la domenica con orario continuato 9 – 16.
Rimane sempre aperto anche il Museo del bosco al Lago delle Lame: un percorso formato da pannelli illustrativi e allestimenti posizionati tra gli alberi, dove si potranno riconoscere le varie essenze caratteristiche del Parco e comprendere come è cambiato nel tempo il rapporto dell’uomo con il bosco, dagli usi primari della preistoria quale fonte di energia rinnovabile alle lavorazioni della marineria del 1600 e alle antiche Carbonaie, per arrivare alla realizzazione di oggetti di design come le famose sedie chiavarine. Curiosando nel sottobosco poi è possibile riconoscere le tracce lasciate dagli animali, individuare la ricostruzione delle loro tane e scoprire tante curiosità sull’animata vita diurna e notturna della foresta e anche qui, il re è il lupo.