Controsterzo, derapata, cambio veloce, traiettoria impossibile per sorpassare il rivale o difendere il primato. È una vera pacchia per chi ha il rombo del motore come colonna sonora dei suoi sogni pensare che a Carasco c’è una pista che per estensione e difficoltà non ha rivali nella zona e pochi in tutta la regione.
Il Circuito Kart Carasco è una roccaforte del cartismo italiano. Magari non ci sarà il futuro Schumacher tra le decine di ragazzini che ogni fine settimana affollano le curve paraboliche e non, sistemate nel verde tra Caperana e Rivarola di Carasco in via Piani Nuovi, dove si forma il fiume Entella, ma potrebbe esserci un possibile ‘pro’ del comunque affascinante mondo dei Go-Kart. In ogni caso la strada per arrivare a sedersi su una monoposto da competizione passa quasi sempre obbligatoriamente per il Kart, la fucina dove si forgiano i talenti del domani e del dopodomani.
Era una scommessa non da poco proporre una pista per il karting a fine dello scorso secolo nell’entroterra del Tigullio. Non siamo nella Romagna o in Versilia, il concetto di sport è ancora molto limitato, lasciamo perdere quello di svago, per queste auto dal telaio spartano, viste nell’immaginario collettivo appena un gradino sopra quelle delle macchinine delle giostre, gli autoscontri filo-guidati. C’è voluto un po’ per far comprendere che il Kart è tutta un’altra storia, che può riservare grandi soddisfazioni anche a chi è (o si considera) un ‘drago del volante’: richiede notevoli riflessi, occhio infallibile, tempismo e sensibilità sopraffina. Una palestra per rodare le qualità e capire se si potrà fare, con il tempo e la pazienza e tanta pratica, un salto nelle gare su pista con sotto il sedile diverse centinaia di cavalli vapore scalpitanti.
Puoi iniziare per gioco e finire per scoprire una professione o comunque un’attività da prendere molto, molto sul serio. “Credete sulla parola o venite a provare – è la sfida bonaria di Enrico Guidoni, direttore del CKC, il circuito di Carasco, e del CKC Reparto Corse Asd, la scuderia di agonisti formatasi sulla pista tigullina – A venti anni di distanza dall’apertura dell’impianto, posso affermare che abbiamo messo radici solide nel territorio. La pista è conosciuta, teniamo aperto in ogni periodo dell’anno, e abbiamo un costante incremento di ospiti. Molti vengono per curiosità ma tornano più volte perché si appassionano. Naturalmente non tutti possono compiere il salto e partecipare ai vari campionati”.
Oltretutto una volta che ci si è impratichiti con mezzi, pista e regole bisogna forzatamente emigrare: “Infatti per ragioni di inquinamento acustico ed ambientale, nel nostro sito possiamo solo far correre i mezzi da 50 cc. Quando si passa ai 125 cc bisogna uscire di regione. Considerate poi che un veicolo da competizione, diciamo medio, costa 5000 euro e che tra modifiche e manutenzioni ci sono altre uscite non indifferenti da sostenere. Per questo ho organizzato anche un servizio di assistenza che accompagni i nostri piloti in giro per l’Italia. Pullmino per le trasferte, meccanici, pezzi di ricambio, facciamo tutto in casa, ci arrangiamo con risultati sorprendenti”.
Per esempio, a fine novembre si è concluso il Campionato ‘Ready to Race’, promosso dal circuito CkC di Carasco. Il campionato che si è svolto con GP a cadenza mensile per tutto il 2019 ha visto la partecipazione di numerosi piloti provenienti da tutta la Liguria e ha visto la vittoria di Alessio Di Capua (classe 2002), eletto, ‘sul campo’, nuovo campione della pista e nuovo portacolori del reparto corse CKC.
Ricorda Guidoni: “Grazie a questo risultato, nella stagione 2020 il nostro giovane pilota parteciperà a un trofeo nazionale ‘Easy Kart 125’ due tempi, presso il circuito internazionale ‘7 Laghi’ di Castelletto di Branduzzo (Pavia). Gli ha passato le consegne un altro nostro promettente driver, Diego Garibaldi, vincitore dell’edizione 2018. Nell’edizione 2020 metteremo in palio per il vincitore del ‘Ready to Race’ una giornata di test su Easykart 125”.
Il miglioramento nel livello dei piloti formati all’accademia di Guidoni si spiega con le possibilità offerte dal nuovo tracciato del percorso a Carasco, ampliato nel 2016. “Ora si sviluppa su una lunghezza di 550 metri, concepito all’insegna del puro divertimento. La pista oggi è completa, in quanto al tratto precedente caratterizzato da una serie quasi continua di curve dai diversi raggi (otto destre e quattro sinistre), è stato aggiunto il tratto più largo e veloce. Questa nuova parte aggiunge occasioni di sorpasso e non manca di mettere alla prova anche le qualità del pilota in occasione della frenata a fine rettilineo”.
Ricapitolando: curve strette, larghe, veloci, lente, rettilineo con staccata e un altro lungo rettilineo interrotto da un’emozionante chicane. Non manca niente, neppure un sistema di rilevazione tempi professionale, che consente di monitorare le prestazioni di tutti i corridori al millesimo di secondo, proiettandole su un tabellone. A fine corsa è fornita una stampa contenente i singoli tempi sul giro e altri interessanti dati. Un potente sistema d’illuminazione consente l’utilizzo notturno dell’impianto: “Nel Circuito Kart Carasco sono utilizzati esclusivamente telai Birel ART motorizzati Honda. Disponiamo di due ‘flotte’. La prima è costituita da 12 telai Birel N035 motorizzati Honda GX200 preparazione Kart 4 Fun ed è dedicata al noleggio e i Gran Premi Smile. La seconda è costituita da 12 Telai Birel ART N035ST scuderia motorizzati Honda GX270. preparazione Birel ART. Questa flotta è riservata solo ad uso Gran Premi CKC, Gran Premi a manche, Gare Endurance, Campionato ‘Ready to Race’, ed eventi aziendali”.
C’è persino un Kart Biposto per chi all’inizio ha bisogno dell’accompagnamento di un maestro che ti insegni le traiettorie giuste. A questo punto non ci sono scuse: giù la visiera del casco, su il pedale del freno e… buona derapata!
(d.s.)