Settimanale di attualità, economia e sport, Chiavari, Genova, Liguria

Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Settimanale di attualità, economia e sport

Giovedì, 25 maggio 2023 - Numero 271

Il grande imbroglio di Casaleggio e della Piattaforma Rousseau

Condividi su

La settimana scorsa il Garante per la Privacy ha sanzionato la casa madre del grillismo, la Casaleggio Associati, con una multa da 50mila euro per non aver assicurato ‘adeguata garanzia di riservatezza agli iscritti’, per aver creato un sistema di voto elettronico che ‘non consente di garantire l’integrità, l’autenticità e la segretezza delle espressioni di voto’, per aver costruito una piattaforma incapace di garantire ‘la protezione delle schede elettroniche e l’anonimato dei votanti in tutte le fasi del procedimento elettorale elettronico’, per non aver  assicurato ‘l’adeguata protezione dei dati personali relativi alle votazioni online’, per aver condiviso ‘le credenziali dell’autenticazione’ con ‘più incaricati dotati di elevati privilegi per la gestione della piattaforma’ e per aver lasciato ‘esposti i risultati delle votazioni per un’ampia finestra elettorale che si estende dall’istante di apertura delle urne fino alla necessaria certificazione dei risultati, ad accessi ed elaborazioni di vario tipo che vanno dalla mera consultazione a possibili alterazioni o soppressioni, all’estrazione di copie anche offline’.

In pratica il Garante della Privacy ha autorevolmente confermato ciò che molti sostenevano da tempo e cioè che la Piattaforma Rousseau, lungi dall’essere un rivoluzionario strumento di democrazia, è un imbroglio, anche tecnologicamente obsoleto, che consente al suo padrone Davide Casaleggio attraverso la Casaleggio Associati Srl di decidere vita morte e miracoli del M5S. 

La cosa grave è che Davide Casaleggio, durante un’ispezione dell’Autorità per la Privacy nel novembre 2018, ha dichiarato una serie di balle volte a difendere la piattaforma. 

Non è vero ad esempio che Rousseau ha messo in atto ‘un processo che cancella dal data-base i dati relativi all’espressione della volontà del votante’. Al contrario, il Garante ha rilevato ‘l’esistenza di un’ulteriore tabella di data-base contenente informazioni relative ad operazioni di voto’ nonchè ‘il numero di cellulare e l’ID utente del soggetto votante’ oltre che i dati relativi alla sua espressione di voto. Voto tutt’altro che segreto, quindi. 

In altri termini, Rousseau conserva i dati di chi vota eccome, e Casaleggio li può consultare a suo piacimento. 

Casaleggio ha dichiarato balle quando, sempre a seguito dell’ispezione del Garante, ha assicurato che ‘abbiamo risolto tutto quanto è stato richiesto dal Garante e siamo andati oltre’. 

In realtà, ‘alcune componenti software dei siti web del movimento risultano a giudizio del Garante obsolete e impossibili da aggiornare perché lo stesso produttore ha cessato la distribuzione di aggiornamenti dal 2013’, e a seguito di ciò chi gestisce la piattaforma (Casaleggio e i suoi amici) può ‘accedere alla delicata funzionalità del sistema gestionale del data-base in cui vengono registrati i dati relativi alle espressioni di voto mantenendo una capacità di azione sui dati e sfuggendo alle procedure di auditing’. 

E proprio qui sta, a nostro giudizio, la cosa che ci sembra più grave, il vero imbroglio della Piattaforma Rousseau e della sua proclamata democrazia diretta. 

Ciò che in pratica emerge dalla relazione finale del Garante è che non vi è alcuna certezza che il voto esercitato sulla piattaforma non sia manipolabile. 

Se infatti ‘i risultati delle votazioni’, come scrive il Garante, ‘restano esposti ad accessi ed elaborazioni di vario tipo, che vanno dalla mera consultazione a possibili alterazioni o soppressioni, all’estrazione di copie anche offline’ e lo restano ‘per un’ampia finestra temporale… dall’istante di apertura delle urne fino alla cosiddetta certificazione dei risultati, che può avvenire anche a distanza di diversi giorni dalla chiusura delle operazioni di voto’, in pratica Casaleggio e i suoi hanno di fatto tutta la possibilità di manipolare l’esito delle votazioni prima di consegnare il risultato al notaio che lo deve certificare. Alla faccia della trasparenza!

Vorremmo ricordare che per questa trappola (la Piattaforma Rousseau ) sono passate tutte le decisioni più importanti del M5S, dalle scelte dei candidati alle elezioni politiche e amministrative, alla scelta del capo politico, al contratto di governo, a decisioni importantissime per la durata del governo stesso, come ad esempio quella relativa alla processabilità o meno di Salvini sul caso Diciotti. 

Quella votazione fini qualcosa come 59 a 41 per cento, e sottrasse Salvini al processo davanti alla Giustizia ordinaria. Solo il Santo Graal della Piattaforma Rousseau poteva assumersi la responsabilità di sconfessare uno dei principi fondanti il M5S: il rimettere sempre e comunque il giudizio sui politici alla magistratura ordinaria. 

Chi garantisce che il voto sulla piattaforma sia andato veramente così? A giudizio del Garante non si possono avere certezze al riguardo.  

Ultimi video

Cosa c'è sotto la Colmata di Chiavari: al Mignon prosegue la battaglia per il no al depuratore
Intanto, spunta un video che segnala le anomalie della condotta a mare di Lavagna. Gli ambientalisti: “Episodio gravissimo”. E scatta la denuncia
I consiglieri di minoranza della Commissione per la riapertura del tribunale si dimettono
L'accusa: "La maggioranza vuole prendere l’autostrada in contromano, noi non li seguiremo”, e rimettono il mandato al Presidente del Consiglio
Alluvione Emilia-Romagna, la colonna mobile della Protezione Civile ligure sul campo
Luciano Devoto, referente del gruppo Croce Verde Chiavari: “Di tutte la catastrofi sulle quali sono intervenuto, questa è la peggiore"
Domenica 28 e lunedì 29 maggio Sestri Levante sceglierà il nuovo sindaco al ballottaggio
Intervista a Marcello Massucco e Francesco Solinas. Si torna la voto con l’incognita astensionismo. Ecco le varie posizioni
Tribunale del Tigullio, Messuti bacchetta la commissione di scopo: "Perde tempo"
Sorpresi i commissari: "Eravamo tutti d’accordo, e in commissione ci sono anche i suoi. Ora tocca ricominciare"
Istituto Comprensivo G.B. Della Torre: il nuovo anno si apre all'insegna della protesta
Tre classi della primaria non avranno gli spazi necessari. Il Comune: “Non è una scelta economica”. E le famiglie scendono in piazza
Il Comitato No al depuratore in Colmata chiede incontro al Sindaco e audizione in Regione
Promossi anche due eventi informativi sugli aspetti che hanno portato la tortuosa vicenda sempre più al centro del dibattito cittadino
Falcone: "C'era una volta il Dipartimento degli Appennini con capoluogo Chiavari"
La conferenza dell’avvocato emerito chiude in bellezza il ciclo di incontri del 18° Corso di cultura genovese organizzato da "O Castello"
Nuovo calendario per le visite guidate al Museo del Risorgimento della Società Economica
Un percorso museale ricco di memorabilia: dipinti, scritti, oggetti particolari del capitolo risorgimentale nel chiavarese

Altri articoli

Non è mai colpa loro: l’ormai stanco copione dell’amministrazione comunale di Chiavari

Tutto è buono, per urlare al complotto, per difendersi e contrattaccare, per non chiedere mai scusa, per non dire mai “potevamo fare meglio”

Sestri Levante al voto: è sfida casa per casa tra Marcello Massucco e Francesco Solinas

I due aspiranti sindaco arrivano decisi al secondo turno delle urne (voto domenica 28 e lunedì 29 maggio). Massucco parte avanti di 547 voti