di DANILO SANGUINETI
C’è del pregio nel Gran Prix. È la creatura prediletta di Renzo Dalmaso, il mago della pallavolo, che lo ha pensato 25 anni fa come l’incubatore per i talenti del levante. Il fondatore dell’Amis, ancora oggi ispiratore e attivissimo istruttore dell’Amis-Admo, esempio di fusione perfettamente riuscita, ha sempre indicato nella categoria di ingresso ai campionati giovanili, quella del Minivolley, la fascia di età cruciale per iniziare a separare il grano dalla crusca e sgrezzare i possibili diamanti del domani.
È la stessa filosofia che gli ha permesso di dare vita alla più grande scuola di pallavolo del Levante, una delle più fiorenti nell’intera regione: individuare, motivare, spingere verso traguardi più impegnativi le nuove leve della pallavolo. Il volley ligure ha sicuramente conosciuto momenti migliori, però questo è un periodo di fermenti, c’è la volontà di ripartire dopo alcuni, forse troppi anni, di tentennamenti e incertezze. E per tornare a vincere, non si può che iniziare dal basso. Allargare la base, affinare i metodi di selezione, avere pazienza: sono i punti fermi del professor Renzo e dei suoi collaboratori, primo fra tutti il figlio Marco, organizzatore e supervisore della scuola federale con indefessa professionalità.
La coppia di istruttori ha già fatto decollare il Gran Prix di Minivolley 2020, un circuito a tappe, in ciascuna delle quali si giocano tornei di tutte o parte delle categorie del Volley S3 previste per l’attività promozionale. Il Comitato Provinciale Levante della Fipav si occupa del coordinamento generale del circuito, mentre l’organizzazione pratica di ciascuna tappa è affidata a una associazione/società organizzatrice.
Era quasi scontato che il debutto toccasse a Chiavari, una delle due sedi della Amis-Admo. Domenica 26 gennaio, dalle ore 14 sino all’ora di cena, decine di partite con centinaia di ‘minivollisti’ a divertirsi e allo stesso tempo inseguire una prima gratificante affermazione al Palazzetto dello Sport di Sampierdicanne. Durante tutta la giornata sono state coinvolte circa settanta squadre per oltre 300 atleti sul parquet suddivisi negli 8 campi allestiti tra interno del palazzetto e la adiacente tensostruttura. “Amis-Admo ha fatto la parte del leone. Eravamo presenti con 21 squadre ed oltre 100 atleti con una decina di istruttori e più di 20 arbitri selezionati tra i ragazzi del settore giovanile”, riassumono orgogliosamente i responsabili del club.
Le categorie, il tipo di squadre e le annate interessate: Volley S3 Red, 4×4, 2008; Volley S3 Red, 3×3, 2009; Volley S3 Green, 2010/2011; Volley S3 White, 2012/2013/2014.
Le prossime quattro tappe: a Rapallo il 23 febbraio, a cura della Psm 2013; il 22 marzo a Sestri, a cura del Volley Sestri; il 17 maggio a Recco, a cura della Pro Recco Volley; il 2 giugno gran finale a Lavagna, a cura di nuovo dell’Avis-Admo.
Il Grand Prix di Minivolley nacque nel 1994 da un’idea di Renzo Dalmaso, che aveva mutuato l’idea dai suoi viaggi di studio all’estero. L’allora ‘Delegato del Levante’ Flavio Cremisio, oggi dirigente dell’Amis Admo, sposò subito la proposta, il suo successore nella guida del comitato provinciale, Flavio Federici, garantì la continuità e lo sviluppo negli anni, vivendo ed organizzando in prima persona innumerevoli tappe.
Ininterrottamente disputato fino ad oggi, il Grand Prix di Minivolley ha radunato nelle piazze e nelle palestre del Levante folle di bambini e ragazzi entusiasti, diventati i pallavolisti di oggi, che ne serbano un prezioso ricordo.
Il Grand Prix conserva a tutt’oggi immutata la sua freschezza e mantiene saldi i suoi valori fondanti, promozionali ed educativi, ludici e sportivi. Sempre Dalmaso ha stilato una sorta di vademecum per gli istruttori e i dirigenti delle società impegnati in questa categoria. “Chi opera nel mondo del minivolley sa che il bambino è prima di tutto una persona con proprie specifiche caratteristiche. Nei confronti dei bambini è giusto perseguire fini educativi e indirizzare i metodi didattici degli apprendimenti verso una formazione globale della persona in cui il movimento, il gioco e lo sport coinvolgano tutti gli aspetti della personalità di ogni allievo. Come Istruttori/Educatori vogliamo insegnare ai nostri allievi che nel Giocosport Minivolley è importante partecipare, accettare e rispettare le regole e chi le fa applicare, e che si può perdere senza fare drammi e vincere senza infierire”.
Altissimo anche il livello di organizzazione e di applicazione che le squadre giovanili dell’Amis-Admo debbono garantire: “Si deve mettere a disposizione dell’attività ludico – motoria e sportiva dei bambini impianti, attrezzature e materiali adatti. Si cura che gli ambienti frequentati dagli allievi siano in buone condizioni igieniche. Si assumono istruttori con le competenze pedagogiche, psicologiche e metodologiche adatte a bambini, fanciulli, preadolescenti, adolescenti. Si organizzano tornei a cui partecipano tutti gli allievi e dove ogni squadra gioca lo stesso numero di partite. Si redige una regolare classifica nei tornei. Nelle premiazioni, pur indicando i vincitori e la classifica finale, si consegnano premi uguali a tutti i partecipanti. Si promuove un sereno ed equilibrato spirito agonistico. Si promuove la lealtà e il rispetto delle regole da parte di tutti. Si combatte l’idea di un agonismo esasperato volto a perseguire la vittoria con ogni mezzo”.
Una filosofia scrupolosa e che richiede oculatezza. I risultati e le classifiche di oggi sono importanti, non determinanti, perché gli effetti di questa kermesse itinerante si vedranno tra un decennio. Se anche uno solo dei ragazzini o delle ragazzine che correvano e saltavano dietro a una palla domenica scorsa diventasse un professionista, sarebbe l’ennesimo ace messo a segno da Renzo ‘The Prof’ Dalmaso.