di ALESSANDRA FONTANA
Il Lago del Bocco protagonista in un video del cantautore Fabrizio Nitti. L’artista ha scelto uno splendido scorcio di entroterra poco conosciuto come set per la toccante canzone ‘Il profumo e l’amore’. “È una canzone che non vorrei mai aver scritto perché purtroppo l’ho fatto per la scomparsa prematura di una mia carissima amica, mancata per un brutto male in giovane età. Attraverso la canzone ho provato ad esprimere la varietà di sentimenti che si provano quando una persona cara non c’è più, a volte sembra impossibile accettarlo. Il profumo e l’amore sono un modo per ricordare questa mia amica”.
La scelta del posto, che si trova in Valle Sturla nel Comune di Borzonasca, non è stata casuale: “Volevo esprimere attraverso le immagini evocative quella ricerca della persona cara. Ho scelto di farlo con la natura che si rigenera, come se in qualche maniera in ogni aspetto della natura si nascondesse la presenza delle persone che se ne sono andate”. Nitti cercava un posto incantevole che non appartenesse al ‘solito’ immaginario ligure fatto di mare e spiagge: “Sono molto legato alla mia terra, alla mia Genova – ammette il cantautore – Ho vinto con Paolo Agnello l’Accademia Sanremo proprio con una canzone dedicata alla mia città. Nel mio repertorio esiste un’altra canzone ‘Liguria’ che mi fece arrivare secondo al premio Bindi. Quindi mi piace mettere in risalto la bellezza del nostro territorio, ma non solo il mare, per questo ho scelto l’entroterra”.
Il testo della canzone inizia con l’immagine di un fiore reciso, simbolo della vita spezzata. Nonostante il fiore sia reciso, ‘Il profumo e l’amore’ sembrano eterni. Il fiore diventa una metafora dell’essenza personale, della sentenza di una dura penitenza e della violenza dell’assenza di qualcuno. Il desiderio di vivere anche un po’ per l’altra persona, di respirare per ridarle fiato, indica un legame profondo e un senso di responsabilità verso la sua memoria. La ricerca ovunque e l’abbraccio di ciò che è stato evidenziano il tentativo di mantenere viva la connessione anche dopo la sua perdita. Il desiderio di vivere i propri giorni come se fossero anche un po’ quelli dell’altro sottolinea l’importanza di onorare la memoria e di vivere in modo significativo. Il testo esprime infine il desiderio di recitare la memoria della persona, insegnarla alla gente, ritrovare qualcosa di lei in quello che sembra vuoto ma vivo è il desiderio di mantenere il ricordo di chi non è più presente.
Il brano è stato scritto con Paolo Agnello ed è disponibile in radio e in digitale. La carriera di Nitti è lunga e piena di progetti a partire dai live estivi: “Sto proponendo due spettacoli Dal mio Sanremo ai cantautori del Festival dove propongo le mie canzoni e rivisito le altre passate sul palco dell’Ariston. L’altro invece è Graffio d’autore, un viaggio nella canzone dei cantautori storici italiani”. Nel cassetto un sogno, che è sempre lo stesso: “Per noi cantautori la vita è complicata, il panorama musicale italiano a livello di case discografiche e produzioni sembra dare poco spazio alla nostra categoria. Spero che i cantautori vengano valorizzati, mi piacerebbe che le produzioni importanti si riavvicinassero a questo tipo di espressione”.