Settimanale di attualità, economia e sport, Chiavari, Genova, Liguria

Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Settimanale di attualità, economia e sport

Giovedì, 1 giugno 2023 - Numero 272

I nostri fratelli Curdi

Condividi su

Le cronache da Suruc del nostro carissimo amico Marco Ansaldo ci informano dalle pagine di ‘Repubblica’ della tragedia che si sta consumando al Nord della Siria a danno del popolo curdo. 

Si tratta di una violenta offensiva turca cominciata più di due settimane fa, con la quale il Sultano Erdogan vuole creare una zona cuscinetto nel deserto tra Siria e Turchia, lunga 400 Km e larga 30, nella quale rimpatriare forzosamente almeno due milioni di profughi siriani attualmente ‘ospitati’ nei campi del territorio turco. 

Un’area, il Kurdistan siriano, nella quale oggi vivono gran parte dei curdi che hanno in questi anni combattuto contro l’Isis, contribuendo alla vittoria della coalizione internazionale che ha sconfitto Daesh. 

È per questa ragione che gli uomini e le donne curde avvertono ciò che sta succedendo come un tradimento dell’Occidente: “Gli americani ci hanno traditi. Però voi europei credete nei diritti civili. Sappiamo di godere di molte simpatie tra le vostre popolazioni. Come mai non fate nulla contro Erdogan? Noi siamo ancora qui a fare la guardia ai terroristi dell’Isis, e la facciamo anche per voi.”

Queste le dure parole di una giovane portavoce di una guarnigione locale dell’esercito curdo, rilasciata agli inviati dei giornali occidentali. 

Parole dure ma vere, perché sottolineano due cose. 

In primo luogo, gli americani ritirando i loro mille uomini dal Kurdistan siriano hanno di fatto autorizzato Erdogan all’invasione. Criticato da più parti per questa scellerata decisione, il presidente Trump con un tweet surreale ha giustificato il tradimento con il fatto che “i curdi non avevano prestato aiuto agli americani nello sbarco in Normandia (sic)”.

In secondo luogo, l’Europa al di là delle solite prese di posizione verbali non sta facendo nulla, perché anche il ventilato blocco della vendita di armi a quello che è uno dei più attrezzati e importanti eserciti del mondo fa ridere. 

La (scomoda) realtà è che c’è un enorme problema di natura politica. 

Gli Usa sono la prima potenza della Nato in ordine di grandezza delle forze armate, la Turchia è la seconda. Se i due eserciti più numerosi della Nato sono d’accordo sulle operazioni militari contro i curdi, si pone la questione se sia possibile a continuare a tenere in vita la Nato come alleanza atlantica. 

E la questione torna all’Europa. È evidente che per difendere i propri interessi economici, e per reggere il confronto con le altre superpotenze globali come Usa e Cina, gli europei dovranno anche aumentare le proprie capacità di sicurezza e di difesa. 

È possibile immaginare un’Europa potenza? Una potenza sui generis, perché non fondata su uno Stato-nazione ma piuttosto sull’unione di più Stati nazionali, capaci di esercitare un peso globale aggregato per tutelare nel XXI secolo i propri interessi e valori. 

Finora l’Europa non è stata capace di produrre questo risultato. Ha avuto altre priorità. Ma la sfida della competizione globale è ormai ineludibile. E in questa sfida il ruolo e la forza degli Stati nazionali e delle loro identità cooperanti sarà fondamentale. 

Un’Europa potenza, capace di usare la forza per difendere i suoi interessi e valori, non è una passeggiata di salute. 

Nel caso dei Curdi, ad esempio, per fermare l’imperialismo turco e il terrorismo islamico da poco sconfitto, bisognerebbe avere il coraggio di schierare in Kurdistan almeno mille uomini con i loro carri armati e blindati, protetti dalle aviazioni francese, tedesca, italiana. Di fare, insomma, quello che gli americani facevano fino a una settimana fa. I turchi si fermerebbero, perché così come non volevano conflitti a fuoco con i soldati americani, non li vorrebbero neanche con i soldati europei, e i gloriosi combattenti curdi e il loro popolo coraggioso sarebbero salvi. 

Ma questa ipotesi non è destinata ad avverarsi, e la dura realtà sta nel ricatto di Erdogan all’Europa e nella minaccia turca di far invadere il territorio europeo da milioni di profughi siriani. 

Un’Europa potenza è un’Europa che ha il coraggio di affrontare confrontation difficili. Siamo disposti a mandare a morire i nostri ragazzi per il Kurdistan? Quanti soldati americani sono morti in giro per il mondo negli ultimi 70 anni?

Questi sono i drammatici interrogativi con cui ci misureremo nei prossimi anni, sapendo che l’alternativa a un ingaggio internazionale importante, con tutto ciò che ne consegue, sarà l’asservimento ai più grandi e potenti. 

Ultimi video

Perdita occulta di liquami a Lavagna? Lotta aperta in Consiglio comunale a Chiavari
Scontro tra Silvia Garibaldi e il Sindaco. Ambientalisti e Comitato del no presenti in sala consiglio. Allarmismo strumentale? O rischio ambientale?
L'ex sindaco di Zoagli Franco Rocca ci racconta storia e geografia di un depuratore mai nato
“Perché rovinare un territorio e il nostro mare è un attimo. Una sfida malvagia alla bellezza”, sostiene l'ex consigliere regionale
La generosità dentro ai libri di Francesco Brunetti. Un aiuto concreto per Anffas
“Tante difficoltà da affrontare. Serve supporto. Scrittore e medico non sono solo due professioni, ma anche due missioni"
Cosa c'è sotto la Colmata di Chiavari: al Mignon prosegue la battaglia per il no al depuratore
Intanto, spunta un video che segnala le anomalie della condotta a mare di Lavagna. Gli ambientalisti: “Episodio gravissimo”. E scatta la denuncia
I consiglieri di minoranza della Commissione per la riapertura del tribunale si dimettono
L'accusa: "La maggioranza vuole prendere l’autostrada in contromano, noi non li seguiremo”, e rimettono il mandato al Presidente del Consiglio
Alluvione Emilia-Romagna, la colonna mobile della Protezione Civile ligure sul campo
Luciano Devoto, referente del gruppo Croce Verde Chiavari: “Di tutte la catastrofi sulle quali sono intervenuto, questa è la peggiore"
Domenica 28 e lunedì 29 maggio Sestri Levante sceglierà il nuovo sindaco al ballottaggio
Intervista a Marcello Massucco e Francesco Solinas. Si torna la voto con l’incognita astensionismo. Ecco le varie posizioni
Tribunale del Tigullio, Messuti bacchetta la commissione di scopo: "Perde tempo"
Sorpresi i commissari: "Eravamo tutti d’accordo, e in commissione ci sono anche i suoi. Ora tocca ricominciare"
Istituto Comprensivo G.B. Della Torre: il nuovo anno si apre all'insegna della protesta
Tre classi della primaria non avranno gli spazi necessari. Il Comune: “Non è una scelta economica”. E le famiglie scendono in piazza
Il Comitato No al depuratore in Colmata chiede incontro al Sindaco e audizione in Regione
Promossi anche due eventi informativi sugli aspetti che hanno portato la tortuosa vicenda sempre più al centro del dibattito cittadino
Falcone: "C'era una volta il Dipartimento degli Appennini con capoluogo Chiavari"
La conferenza dell’avvocato emerito chiude in bellezza il ciclo di incontri del 18° Corso di cultura genovese organizzato da "O Castello"
Nuovo calendario per le visite guidate al Museo del Risorgimento della Società Economica
Un percorso museale ricco di memorabilia: dipinti, scritti, oggetti particolari del capitolo risorgimentale nel chiavarese

Altri articoli

Sestri Levante, il fortino rosso non c’è più: sotto processo il trio Orlando, Ghio e Garibaldi

Marcello Massucco, prototipo della nuova generazione fra i dirigenti dem liguri, non buca in città: poco contatto fra la gente, per caratura personale

Cronache da Genova - Resa dei conti nelle segreterie di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd

Tre vertici partitici regionali sembrano legare i loro destini al risultato elettorale di Sestri Levante. A Genova c'è grande fermento