di DANILO SANGUINETI
Alzi la mano chi non conosce un avvocato, un commercialista, un dirigente di qualsiasi ufficio pubblico. Pochi possono esimersi dall’incappare un Influencer o aspirante tale, un Content Editor, un Web Analyst, un Crypto Trader, esserne affascinati magari senza capire bene che cosa facciano. Imbattersi invece in un idraulico competente ed efficiente è più raro dello scovare un pinguino all’Equatore.
Se poi il manovratore di tubi e sistemi di riscaldamento è pure onesto ed appassionato si può con ragione essere certi di aver trovato l’Araba Fenice dei professionisti. È il caso del signor Gianluca Blasco che oggi ha i gradi di generale – è a capo di una società che porta il suo nome – dopo aver scalato l’intera catena di comando partendo da soldato semplice. “Il fatto è che avevo questo in mente fin da quando studiavo all’Enaip. Mi piaceva capire come funzionavano, come si potevano costruire e riparare gli impianti idraulici. E fin dagli anni della scuola avevo ben chiaro dove volevo arrivare: a gestire una ditta, farla crescere, farla diventare una azienda”. Una storia all’americana, una “mission accomplished” dove non ci sono proclami ma solo vittorie. “Nel 1998, fresco di diploma inizio a lavorare con esperti del settore. Nel 2004 sono in grado di aprire una ditta assieme a un socio. Nel 2008 decido che è il momento di “andare da solo”. Nasce la Blasco Idraulica, in seguito trasformata in Blasco Idraulica di Blasco Gianluca e C. Sas. che si occupa di installazione di impianti idraulici, riscaldamento e condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione. La sede è in via Angelo Argiroffo, 2/12, anche se gli uffici operativi, dove potete trovarmi la maggior parte delle volte, è sempre a Chiavari ma in via Descalzi”.
A parlare per lui c’è il numero di clienti che lo costringe ancora oggi a girare come una trottola per l’intero Levante. “Posso dire senza timore di smentita che il lavoro non ci manca. In questo momento io ed i miei collaboratori siamo costretti a respingere almeno due o tre richieste di intervento al giorno. E vi assicuro che non restiamo mai con le mani in mano o facciamo questioni di orario. Siamo bravi? Direi che siamo soprattutto volenterosi”.
Se ci si pensa un attimo in un periodo di ristrutturazione forzata dovuta ai vari bonus e contro-bonus edilizi, con la Comunità Europea che incombe con le misure draconiane di adeguamento delle costruzioni di ogni genere, origine e data alle norme anti inquinamento, il ruolo di un idraulico professionista è vitale. Specializzati nell’installazione, manutenzione e riparazione di sistemi idraulici e sanitari il “signore delle brugole” può essere un vero e proprio salva-vita se competente, può fare più danni di una invasione di cavallette se approssimativo o peggio truffaldino. A lui spetta la diagnostica dei problemi idraulici: identificare e risolvere problemi come perdite d’acqua o tubature intasate. Altrettanto strategico nell’installazione di impianti idraulici: a lui spetta posare tubazioni, installare lavandini, servizi igienici, docce e altri impianti. In più c’è la manutenzione e riparazione: riparare tubature guaste, sostituire parti difettose e mantenere in buono stato gli impianti esistenti sono tutti interventi di alta manualità e avanzata conoscenza tecnologica. Infine la parte più creativa, la progettazione di impianti. Creare modelli di impianti idraulici per nuove costruzioni, assicurandosi che siano conformi alle normative, sono operazioni che richiedono non solo la chiave inglese ma anche il computer. Se poi vi è mai capitato di avere un problema urgente a fognature, lavandini, docce o bagni, accusare perdite d’acqua o guasti agli impianti di riscaldamento, saprete che un intervento di emergenza rapido ed efficiente equivale a vincere alla lotteria.
Blasco sorride. “Capitano situazioni veramente paradossali e se riusciamo a risolvere ci si sente soddisfatti. Al di là del fattore materiale è questo che mi motiva: dare sollievo a chi si rivolge alla mia azienda. Perché a 42 anni compiuti avverto per la professione la stessa passione che avevo da ragazzino. E se c’è quella, il resto viene da sé. Ti sforzi di conciliare vita privata e lavoro, cosa non facile quando non ha orario e sei continuamente in giro, da un posto all’altro, da un palazzo all’altro, però, ripeto, se sei spinto dalla giusta “benzina” morale, ce la fai”.
Tace che nel corso degli anni ha dovuto incassare un colpo durissimo dalla vita: rimasto vedovo, ha cresciuto due figli piccoli con un impegno e una dedizione ammirevoli. E vi è riuscito non trascurando la sua terza creatura, la ditta… “Non c’è mai da rilassarsi. Avremmo bisogno di nuovi tecnici e assistenti perché il lavoro, come ho detto, è in costante crescita. Eppure non riusciamo a trovarli. Non siamo affatto pretenziosi, anzi, offriamo delle opportunità interessanti ma non c’è niente da fare. Ci siamo rivolti oltre che alle scuole professionali anche alle agenzie di lavoro del territorio, ma la caccia al lavoratore risulta difficilissima”.
Il perché è intuibile e significativo. “Gli ostacoli sono principalmente due. I giovani aspirano a qualcosa di più fisso: non sto parlando del tempo indeterminato ma del posto dietro una comoda e tranquillizzante scrivania. E poi c’è il discorso dell’impegno: quando chiedi una disponibilità totale, al dover rinunciare a guardare l’orologio e il calendario, generalmente scappano a gambe levate”. Eppure sarebbe un mestiere con grandi prospettive. “Chi immagina che il lavoro dell’idraulico oggi sia eguale a quello non dico di cinquanta anni fa (da allora c’è stata la rivoluzione…) ma di dieci anni fa sbaglia di grosso. Oggi ci sono parti della casa interamente computerizzate. Realizzare una centrale termica, riparare una pompa di calore, magari rifinire un bagno secondo i dettami della domotica più avanzata richiede un bagaglio di competenze che fino a poco tempo fa neppure sospettavamo esistessero. Per questo io stesso frequento diversi corsi di aggiornamento ogni anno. Noi siamo uno dei pochi campi dove la mano e l’occhio umani sembrano lontani (ma non esenti) dalla sostituzione con una macchina governata dalla Intelligenza Artificiale. Ma non possiamo fare illusioni. Occorre studiare e occorre sempre avere un progetto più avanzato di quello che solo ieri appariva come lo stato dell’arte”.
La programmazione razionale mossa dalla voglia di migliorarsi, la determinazione a non sedersi su quanto acquisito ma di continuare a crescere. In quanti da queste parti possono dirsi “capitani coraggiosi” come Gianluca Blasco? Che andrebbe ascoltato non solo quando viene a salvarvi perché la lavatrice fa le bizze o perché davanti a una vite a farfalla rimanete più perplessi che ascoltando la supercazzola di qualche burosauro. Ricordatevelo: Blasco, l’idraulico professore, è l’unico autorizzato a capirci un tubo. Gli altri, anche se dottorati o “imparati” via web, sono pregati di astenersi.