di ALBERTO BRUZZONE
Alla fine, le istanze del territorio sono state ascoltate e per il gestore unico dei rifiuti nel Levante Genovese, sia Golfo Paradiso che Tigullio con i relativi entroterra, ci sarà una gara indetta dalla Città Metropolitana. È un tema che è stato assai caldo nei mesi scorsi, quando Città Metropolitana, in particolare con il suo sindaco metropolitano, Marco Bucci (che è anche il sindaco di Genova), pareva maggiormente orientata ad affidare questo maxi servizio ad Amiu, ovvero all’azienda che si occupa di nettezza urbana e smaltimento dei rifiuti nel Comune di Genova e in altri comuni del Ponente Genovese.
Una scelta, quella dell’affido diretto ad Amiu, che aveva subito fatto sobbalzare sulla sedia diversi amministratori del Levante, a cominciare dalla sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio, ma anche dall’allora sindaco di Chiavari, Marco Di Capua, e dal primo cittadino di Santa Margherita, Paolo Donadoni. Perché andare sotto ad Amiu, il senso del loro ragionamento, visto che a Genova ci sono percentuali di raccolta differenziata nettamente inferiori rispetto al Tigullio? Perché rinunciare a un servizio più efficiente, per andare dentro un’azienda molto più grande? Perché questa perdita di territorialità da parte delle singole amministrazioni locali?
C’è da dire che la battaglia contro l’appalto diretto per il gestore unico dei rifiuti (una procedura imposta dalle recenti normative, e questa non modificabile né aggirabile) è stata una prova di grande unità da parte del Tigullio e anche noi di ‘Piazza Levante’ abbiamo spesso rimarcato questo concetto. Partita dai primi cittadini, si è poi allargata ai consiglieri metropolitani e a quelli regionali e ora un primo risultato è stato raggiunto.
Città Metropolitana ha indetto la gara per l’affido della gestione dei rifiuti, ma non c’è da abbassare la guardia perché quel che interessa ai primi cittadini è continuare ad avere comunque un minimo di autonomia gestionale, dal momento che conoscono meglio di chiunque altro il proprio territorio e che il territorio ligure presenta una complessità di sfaccettature da non poter essere amministrato da una sola guida centrale, se si vogliono continuare a mantenere alti livelli di raccolta differenziata ed eventualmente anche migliorarli.
Secondo il Partito Democratico del Tigullio, “la decisione della Città Metropolitana di affidare tramite gara la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti rappresenta un significativo passo avanti nella direzione auspicata anche dal nostro partito, che ha sin dall’inizio sottolineato l’importanza di due elementi strategici: il mantenimento del bacino territoriale del Tigullio, territorio che ha peculiarità specifiche e che in questi anni ha ben lavorato sul raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, e la scelta del gestore tramite una procedura aperta. Auspichiamo che tale decisione, frutto ottenuto grazie al lavoro congiunto dei sindaci e delle amministrazioni comunali del territorio, porti, nei pochi mesi a disposizione, al concreto raggiungimento degli obiettivi indicati”: questo è quanto sostenuto da Alessio Chiappe e Pino Bruno, rispettivamente segretario del Pd del Tigullio e responsabile delle politiche per il territorio del Pd Tigullio.
Dalla Regione, invece, interviene Claudio Muzio, consigliere di Forza Italia: “Apprendo con grande soddisfazione che la Città Metropolitana di Genova ha scelto di percorrere la strada dell’affidamento tramite gara del servizio di gestione integrata dei rifiuti per il bacino del Tigullio, comprendente i comuni di Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Chiavari, Lavagna, Moneglia, Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante e Zoagli. La delibera, sottoposta al parere del Consiglio Metropolitano, raccoglie le istanze provenienti dai territori interessati, espresse nei mesi scorsi anche in occasione del convegno promosso il 5 maggio a Casarza Ligure”.
Secondo Muzio, che è anche membro della Commissione Ambiente e Territorio della Regione Liguria, “la gara è la soluzione migliore, il metodo maggiormente premiale per i Comuni in termini di qualità dei servizi, di costi e di risultati. Ricordo che i Comuni del Tigullio hanno dimostrato in questi anni di poter governare la gestione dei rifiuti con grande capacità, ottenendo risultati rilevantissimi sotto il profilo della raccolta differenziata. Desidero perciò esprimere il mio plauso al sindaco della Città Metropolitana, Marco Bucci, e alla consigliera delegata, Laura Repetto, che hanno dimostrato lungimiranza e rispetto dei territori, andando oltre le prese di posizione strumentali a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi”.
Non tutti però sono soddisfatti di questa strada tracciata. Un parere fortemente negativo arriva ad esempio dalla Fit Cisl Liguria, che nei giorni scorsi ha manifestato sotto la Prefettura: “La Regione Liguria ha iniziato l’iter per modificare l’attuale legge regionale e renderla sempre più efficace rispetto al servizio di igiene ambientale. Tale legge deve essere strumento per avere un unico operatore per provincia, che permetta economie di scala che portano a notevoli risparmi e quindi a calmierare la tari – dice Umberto Zane, coordinatore regionale della Fit Cisl nel comparto igiene ambientale – Tutti siamo consapevoli che il decoro delle città è direttamente proporzionale alla qualità e professionalità dell’azienda incaricata di svolgere tale servizio. In questa fase ci ha colto notevolmente di sorpresa la convocazione della Conferenza dei Servizi della Città Metropolitana di Genova per deliberare la gara d’appalto per il servizio di igiene ambientale del terzo bacino, il Tigullio”.
Secondo la Cisl, “questa procedura non tutela i lavoratori, sia per la conservazione del posto di lavoro, sia per la corretta applicazione contrattuale per le condizioni di lavoro e soprattutto della sicurezza. Dal punto di vista occupazionale, l’assegnazione ad Amiu garantirebbe oltre 100 posti di lavoro in più. Riteniamo tale scelta scellerata e siamo disponibili già da ora a un incontro con il sindaco della Città Metropolitana per avere delucidazioni sulle motivazioni di tale scelta. Se qualcuno ha idea di utilizzare le gare d’appalto per sfruttare i lavoratori, sappia che noi non ci stiamo e che tuteleremo in ogni modo e in qualsiasi sede i lavoratori e le lavoratrici”. Si preannuncia un autunno caldo su questo fronte, ma intanto una prima battaglia di buon senso è andata a favore del Tigullio.