di DANILO SANGUINETI
La crisi può essere strisciante quanto si vuole che alla fine il conto te lo presenta, e pure salato. La FIGC onestamente sta facendo sforzi notevoli per tappare le falle più ampie (vedi lo sconto del 40 per cento su ogni tesseramento 2020-21 – obbligatorio – nelle categorie giovanili) ma non può fare miracoli in serie.
Si auspica che non molli al suo incerto destino il calcio dilettanti. Gli effetti della tempesta perfetta (alle magagne e alle difficoltà mai risolte di questi anni si è saldata una situazione economica come minimo preoccupante) già si intravedono. Soprattutto nelle categorie minori, soprattutto nelle zone che da tempo segnavano il passo. Ma anche dove società e risultati non erano preoccupanti, oggi risuonano le sirene di allarme.
Il grande punto di domanda è se e quando riprenderà l’attività normale. A settembre sapremo se i campionati dalla serie D alla Terza inizieranno in maniera regolare e con modalità quasi invariate.
La domanda da un milione di euro è però un’altra: e i giovani? Chi aveva puntato tutto sul vivaio oggi potrebbe ritrovarsi con in mano delle fiches senza valore. Cosa deciderà la Federazione? Si potranno effettuare i campionati di categoria, i tornei che erano vere proprie fonti di sostentamento per i club? E gli sponsor, già in fuga, spariranno del tutto?
Il cielo all’orizzonte è fosco, e qualche lampo arriva a squarciare il velo del futuro. La Calvarese ha appena deciso di unire le forze con il Cornia. Realtà che sembravano vicine ma indipendenti, scoprono di avere troppo in comune, e troppo da perdere rimanendo isolate.
Il direttore generale della Calvarese Andrea Piazze – uno che nel calcio è immerso da decenni – annuncia: “Chiederemo di giocare alla domenica pomeriggio, per avere il massimo sostegno da parte del pubblico, al ‘Piombo’ di Monleone, per poter ottemperare alle regole di sicurezza e poter continuare con l’attività giovanile”.
Una mossa che fa pensare a un’unione oramai decisa con il Cornia. “Ci stiamo lavorando – ammette Piazze – ma solo a patto che non sia una mossa solo per tirare a campare, ma l’inizio di un cammino comune con un progetto alle spalle, l’unione di un’intera vallata”.
Se la Fontanabuona concentra le forze, nella bassa Vallesturla le cose non procedono altrettanto lisce. Il Valle, squadra che voleva riportare in alto il nome di Borzonasca e che si è aggiudicato il campionato di Seconda Categoria (primo al momento dello stop alla fine di febbraio) starebbe pensando di rinunciare prossimo campionato di Prima. Una categoria che richiede l’impiego di diversi Under e che sarebbe stato un sacrificio troppo oneroso per le tasche dei pur volenterosi dirigenti neroverdi.
In mezzo al guado nella zona di Cogorno: Villaggio Sport e Real Fieschi hanno deciso di cooperare pur senza fondere le matricole. Nella stagione 2020-21 il Villaggio Calcio si occuperà della gestione del settore giovanile, quindi dai Piccoli Amici sino agli Allievi, lasciando ai biancocelesti del Real la Juniores oltre alla prima squadra che prenderà parte al torneo di Promozione. A tale proposito hanno organizzato in queste settimane diversi Open Day per i vecchi e nuovi tesserati delle due società al campo Belvedere di Cogorno.
L’allarme tsunami sta risuonando, i più previdenti stanno cercando un posto rialzato dove attendere l’onda che potrebbe essere molto alta, sicuramente lunga e così facendo salvarsi. Solo tra mesi faremo il conto dei sommersi.