di DANILO SANGUINETI
Clamoroso al Parco Tigullio! È stata scoperta una batteria di missili intercontinentali capaci di colpire nella Penisola ed avere una gittata tale da poter raggiungere l’altra parte del mondo, per la precisione il Giappone. Si tratta dei fratelli Razzetti. I loro risultati nel nuoto confermano con evidenza solare come oltre al patrimonio genetico in una famiglia siano condivisibili le qualità che fanno il vero campione: coraggio, sacrificio, agonismo elevati alla massima potenza e naturalmente acquaticità unita a una stupefacente potenza.
Dopo il maggiore, Alberto, 22 anni (nella foto in alto), che ha ‘accesso i razzetti’ la scorsa stagione a suon di titolo e primati italiani, che è andato alle Olimpiadi di Tokyo dove ha sfiorato il podio e ottenuto due finali, che ha fatto sfracelli ai campionati europei in vasca corta, si è palesato il minore, Enrico, 20 anni (nella foto qui sotto). Come Alberto, è nato a Lavagna da famiglia sestrese, e come il fratellone si sta formando sotto la guida dei tecnici del Lavagna 90 e nelle acque accoglienti del Parco Tigullio. In un solo mese è ‘emerso’ arrivando ai vertici delle classifiche nazionali nella farfalla e nei misti, ossia nei terreni di caccia del congiunto.
La qualificazione a suon di primati è un segnale che non può essere messo in discussione, è un chiaro indizio che si sta formando un altro potenziale azzurro.
A inizio mese a Kazan si sono disputati gli Europei in vasca corta (25 metri) e si è registrata l’apoteosi di Alberto Razzetti. Nei 200 farfalla si impone al sin qui imbattibile polacco Milak e conquista la prima medaglia d’oro della specialità per il nuoto italiano. Per il tesserato di Fiamme Oro e Genova Nuoto My Sport, allenato da Stefano Franceschi, tempo fantastico: 1’50″24 (passaggi di 24″58, 52″62, 1’21″38 – frazioni da 24″58, 28″04, 28″76, 28″86) con quasi un secondo di vantaggio (87 centesimi sull’ 1’51″11 di Milak) e il record italiano, già suo, stracciato. Un crescendo ancora più stupefacente se si pensa che nelle ore precedenti aveva ottenuto il bronzo sui 200 misti, dietro all’altro azzurro Ceccon.
“Avevo la giusta carica perché non era andata come speravo nei ‘miei’ 200 misti. Sono andato veramente forte, eppure so di avere anche dei margini di miglioramento. Le gare di questo tipo mi aiutano a crescere e a imparare dagli altri”. Ecco la mentalità che ne fa un vincente. Infatti senza farsi distrarre dalle due medaglie, tornava in acqua due giorni dopo e conquistava un altro podio, anche questo accompagnato dal record nazionale. Nei 400 misti secondo solo a al baby prodigio russo (18 anni) Ilya Borodin che faceva segnare il record del mondo ed europeo juniores di 3’58″83.
“Sono salito sul podio in tre gare su quattro, oro, argento e bronzo, sono sulla strada giusta ma non mi voglio fermare, c’è da lavorare molto con il tecnico Stefano Franceschi per correggere i miei difetti ed è ciò che farò fin da subito”. È un esempio che il fratello Enrico ha deciso di imitare… da subito.
Pochi giorni dopo le imprese del fratello strappa il pass per i Campionati Italiani Assoluti in vasca corta che si disputeranno il 30 novembre e 1° dicembre a Riccione. Il tempo che permetterà a Enrico la trasferta in Romagna è stato ottenuto nella gara dei 50 farfalla della prima prova regionale svoltasi alla Sciorba. Pure nei 100 misti Enrico nuota un gran tempo che lo qualifica per gli Italiani anche su questa distanza. Potrebbe essere soddisfatto, invece va al Trofeo Nico Sapio a Genova nel weekend del 21 novembre e ancora una volta sorprende. Sesto nei 50 farfalla, dove il tempo lo ha già fatto, terzo assoluto nei 100 farfalla, a suon di record personale e limite per andare ai nazionali superato agevolmente.
Anche Enrico nasconde la giusta ambizione dietro una maschera di modestia. “Non mi aspettavo di fare i tempi nella farfalla, puntavo quasi tutto sui 100 misti, sono usciti dei bei crono. Dalle prove di Riccione mi aspetto altri miglioramenti. Il primo passo l’ho fatto”.
Il fatto che nella competizione con il titolo italiano in palio si troverà di fronte al fratello, probabilmente in più prove tra farfalla e misti non pare turbarlo più di tanto. “Sarà la prima volta a questo livello, ne sono contento perché Alberto è tra i più forti in queste specialità ed essere a suo fianco è già un onore”. Nessun guanto di sfida ma c’è da scommettere che in acqua nessuno farà sconti al… familiare. Il paragone a distanza può farlo il tecnico che ha cresciuto Enrico e che conosce molto bene Alberto, Marco Formentini, un tecnico che in molti invidiano al Lavagna 90 perché ha confermato di saper individuare e coltivare i talenti.
“Le qualità di Enrico erano evidenti a chiunque si intenda di nuoto, fare i tempi è stato relativamente facile, adesso vengono le vere sfide. Da questo punto di vista mi auguro che sia un inizio di carriera non dico come quella del fratello ma, insomma, che si possa ‘divertire’ anche lui”.
Un risultato agonistico eccezionale di Enrico Razzetti ma anche di diversi suoi compagni che continuano a migliorarsi e scalare le classifiche nazionali giovanili. Dimostrano il grande lavoro degli allenatori Marco Formentini e Gughi Ragazzoni e di tutto il settore nuoto della società presieduta da Ezio Firenze. Formentini svela un segreto: “Abbiamo creato una squadra, oltre che numerosa, anche molto compatta. Un gruppo che ha legato anche dal punto di vista umano, cosa per noi fondamentale”. Effetti pirotecnici a Lavagna, i ‘Razzetti’ sono sulla rampa di lancio.