di MATTEO GERBONI
Mi avevi scritto un messaggio quasi un anno fa: “Vecchio Matteo, leggo stamane Repubblica… GRANDE!! Continua così!! Anche se non ci vediamo più tanto come una volta, io ci sono (ancora) sempre. Continuo la guerra con quel bastardo di ospite che da tre anni mi sta rovinando la vita, ma non voglio perder. Devo vincere io!! Ti abbraccio e saluti alla truppa casalinga!! Grillo”.
Avevo apprezzato molto e te lo avevo confessato con un cuore e un grazie carico di affetto. Avevi dimostrato, ancora una volta, di essere una persona buona e un amico sincero che stava combattendo la sua battaglia con grande coraggio e profonda dignità. Non mollavi di un centimetro come era nella tua indole.
Ci sentivamo poco nell’ultimo periodo, colpa di questa nostra vita che va a mille all’ora e non ci permette mai di rifiatare, ma sapevo che continuavi a seguire l’Entella.
Ci siamo conosciuti quando al Banco di Chiavari ti inventavi una iniziativa dopo l’altra, distogliendo l’attenzione dalla tua più grande passione: la pallanuoto.
Uno sport vissuto, anima e corpo, da giornalista in diversi uffici stampa delle società liguri, sulle pagine del nostro ‘Corriere Mercantile’, ‘Il Giornale’ e de ‘Il Secolo XIX’, ai microfoni di Radio Babboleo o ancora sui siti, da te creati con tanto impegno, Waterpolo web e Waterpoloitaly, e infine da presidente della Waterpolo Columbus Ability paralimpica.
Avevi una forza unica nel leggere le situazioni, eri una voce sempre fuori dal coro.
Ti dimostravi sempre insofferente alle cose banali, alle frasi fatte e anche per questo ti ho sempre apprezzato, per essere spigoloso e umanissimo al tempo stesso.
Non avevi un carattere facile, ma non perdevi occasione per dimostrare grandi dosi di generosità e quando, a qualche evento, capitava di trovarci allo stesso tavolo, arricchivi tutti di storie e aneddoti, segreti e visioni della vita.
Mancavano pochi giorni al tuo settantesimo compleanno e chi ti stava accanto racconta che sognavi una grande festa con i tuoi tantissimi amici.
Un caro abbraccio con affetto a tua moglie Grazia, a tua figlia Camilla, che era il tuo grande orgoglio, a tua sorella Gabriella e tutti i familiari e gli amici da tutta la redazione di ‘Piazza Levante’.
Il funerale verrà celebrato domani, venerdì 31 maggio, alle 1130 nella Parrocchia dei santi Pietro e Paolo in salita delle Fieschine.
Ciao caro Grilllo. Ti sia lieve la terra. E grazie, grazie di tutto.