di DANILO SANGUINETI
La Asd FIMA-Garbolino continua a galleggiare: nessuna ironia sull’associazione di pesca sportiva più celebrata e gloriosa del Levante, uno dei più titolati club italiani in assoluto: nonostante i problemi dovuti alla siccità e alle bizzarrie meteo-marine, riesce a mandare in porto il suo programma agonistico e a conseguire risultati notevolissimi.
Come è noto il club del presidente Umberto Righi spazia su diverse specialità della pesca sportiva, dalle più antiche alle discipline giovani e giovanissime. Tra queste ultime si annovera il Long Casting che ha in Filippo Montepagano, gioiello FIMA, uno dei campionissimi. Recentemente ha dominato nelle selezioni per formare la nazionale italiana di specialità.
Il presidente Righi ne è giustamente orgoglioso. “Ha dominato il campo ancora una volta nel Club Azzurro. Ben 1018,74 metri la distanza totale raggiunta nelle SuperSfide per il posto in Nazionale sul campo federale di Coltano Pisa, lasciando dietro mostri sacri come: Morra, Gargiulo, Della Volpe, Monti, Massa, Baudoino, cioè i componenti della Nazionale 2023 di Long Casting”.
Probabilmente è stata solo una formalità per Filippo, del resto non è la prima volta e non sarà l’ultima che lascia tutti alle spalle, ma fa meraviglia la distanza totale di lanci utili: pari ad oltre 1 km (1.018,74) la somma di 255,51 metri con 100 gr + 260,76 (125 g) + 254,63 (150 g) + 247,84 (175 g). Si badi bene che non è neppure il suo record, visto che agli Italiani di poche settimane fa ha fatto 1026 metri mentre il suo record personale è di 1037 metri raggiunto nel Club Azzurro 2022.
Oltre la tecnica c’è poi il carattere. “Il nostro campione, che merita tutta la nostra attenzione e stima…. La sua semplicità, la costante disponibilità, lo porta ad essere amato da tutti, dai colleghi di società, di Nazionale e dalle centinaia di atleti che ha occasione di incontrare durante le gare, nazionali e mondiali. Un rapporto di stima che prosegue con contatti costanti da un capo all’altro del mondo, li batte tutti negli scontri diretti ma non riesce a diventare antipatico”.
Filippo Montepagano è nato a Chiavari nel 1994 e vive a Castiglione Chiavarese. “Come dirigenti FIMA lo abbiamo conosciuto ad un incontro di Didattica Ittico ambientale, tenuto nelle scuole di Casarza Ligure, aveva 14 anni ma da quel giorno ha scoperto di avere la passione della pesca e suo papà Angelo lo ha iscritto ai Corsi di pesca organizzati da noi, in FIMA, per la specialità Surf Casting (pesca in mare dalla spiaggia) trovando subito sincronia nel ‘lancio’ con la canna da pesca. Si è subito integrato, era giovane ed inesperto ma non ci ha messo molto a spiccare il volo: la sua carriera di campione è iniziata a soli 16 anni vestendo la maglia azzurra. Si consideri che oggi a soli 29 anni ha vinto tutto, in Italia ed ai Mondiali, e continua a migliorarsi”.
Da un lanciatore a dei catturatori. Focalizzandoci sulle gare in acque interne, la FIMA miete allori sia in casa (Mezzanego) che in trasferta (Massa). Romeo Gambino vince alla grande il primo Trofeo Trota Torrente svoltosi sul torrente Sturla di Mezzanego con un bottino di 26 trote, superando il collega di società Paolo Zolla che si ferma a 23 pesci, e terzo posto del podio per Fabrizio Pitto di Genova ma iscritto da alcuni anni nel team chiavarese. Buone prestazioni anche per Gianluca Attolini, Luciano Tassara, Michele Nassano, Guido Massa, Robertino Solari, Francesco Ballarini e Fulvio Migliorini (tutti tesserati FIMA Chiavari).
Dal torrente al lago per una tecnica totalmente diversa, ossia la pesca della carpa con la canna roubasienne (canna fissa ad innesti 10-13 metri); una delle discipline più difficili della pesca al colpo molto praticata in Italia in canali, fiumi e vari bacini di acqua ferma, come anche gli impianti sportivi commerciali, gremiti di pesce ma non per questo semplici da affrontare. Grazie ai materiali dello sponsor Garbolino, gli atleti chiavaresi sul lago toscano hanno notevolmente migliorato l’impostazione di pesca, e i piazzamenti in gara lo stanno a dimostrare. Enrico Botto dimostra anche questa volta un passo in più rispetto ai colleghi di società, vincendo il Trofeo organizzato al Lago la Fiora di Massa, con l’assoluto di ben 29810 grammi (quasi 30 kg di carpe), pescate a galla con la RBS alla massima estensione. Secondo posto in classifica per Alberto Cò, 25230 grammi di peso, e terzo posto generale per Alberto Cordano con 23 kg e passa di carpe. In luce anche Luca Padovani e Carmine Costantino. Esordi incoraggianti e che fanno pensare che il vero avversario dei campioni FIMA non siano i concorrenti ma il clima, soprattutto se il lungo periodo di siccità dovesse continuare.