di DANILO SANGUINETI
È l’unico tipo di pesca che neppure i vegani potrebbero contestare. Il Long Casting ha consentito all’atleta Filippo Montepagano, portacolori della FI.MA Chiavari, di conquistare l’ennesimo riconoscimento prestigioso, di infrangere un altro record in una specialità peculiare, quella che prevede di far volare una lenza con amo appeso a una distanza… galattica. Montepagano è quindi un lanciatore che non usa un attrezzo stabile ma che sfrutta la potenza dei suoi bicipiti per far decollare a oltre un chilometro di distanza un filo esile appesantito ma non troppo.
Non si pensi che servono solamente muscoli d’acciaio e bicipiti king size, necessità di polso, una capacità di trasformare la potenza bruta in agilità che non tutti hanno. Un talento notevolissimo, il prode Montepagano, uno degli uomini più forti in questa specialità, che continua a ottenere questi risultati grazie ad allenamenti severissimi, mai interrotti anche nei mesi di forzato stop alle gare.
Il presidente della FI.MA Chiavari, Umberto Righi, aggiunge: “Il Covid ci ha fermato. Appena ci rimettiamo in moto, però, fioccano vittorie grazie al nostro fuoriclasse”. Ancora e sempre lui, Filippo Montepagano, ‘ex bimbo prodigio’ del Long Casting Italiano, l’orgoglio della Asd FI.MA Chiavari, ha vinto l’ennesimo tricolore nella specialità Lancio Tecnico. I suoi successi sono tanti da perderne il conto, ma tranquilli tutti sono ben ‘memorizzati’ ed elencati nell’albo d’oro della FI.MA Chiavari, compresi i molti Titoli Mondiali, un vanto per Chiavari e per la stessa ben radicata e rappresentata società di pesca sportiva chiavarese.
Sulla pedana del Campo Federale di Coltano (Pisa), in un contesto climatico avverso (pioggia intermittente, vento fastidioso e incostante, campo molto allentato) nel weekend del 9/10 aprile, Montepagano (FI.MA) si è scontrato con i migliori lanciatori Italiani in una gara di altissima qualità tecnica.
Spiega Righi: “Il nostro Filippo, un ragazzone muscoloso ventisettenne, di Castiglione Chiavarese, da dieci anni ai vertici italiani e mondiali della disciplina Long Casting, ha battuto due agguerritissimi contendenti come i compagni di Nazionale Biagio Morra (Asd Sniper Team), piazzatosi al secondo gradino del podio, e Francesco Del Nero (Black Fin Casting Club) che conquista il bronzo. Sono arrivati a misure di risonanza mondiale, in pratica sui 250 metri a ogni lancio”.
Il regolamento del Long Casting fa capire quanto sia complicato arrivare a ‘dominare’ in questa specialità. Il presidente FI.MA ne conosce ogni sfumatura: “La competizione si svolge su 4 differenti ‘grammature’ di piombi lanciati (175, 150, 125 e 100 gr) con 5/6 lanci per ogni zavorra. Questo nell’arco di due giornate di gara, con un susseguirsi di variazioni di classifica parziale continue. La classifica finale tiene conto della somma delle migliori misure nelle singole categorie di peso”.
Molte sono le variabili da tenere presenti nella prestazione sportiva: sicuramente le capacità tecniche di lancio, ma anche il variare delle condizioni atmosferiche che tanto interferiscono nella realizzazione di gesti fisici molto complessi che debbono essere compiuti in correlazione gli uni con gli altri. “E poi c’è la componente nervosa, la costanza di saper reagire a piccoli o grandi errori, la stabilità mentale di fronte ad avversità (vento non favorevole, pedana scivolosa o sdrucciolevole per la pioggia, e tante altre ancora). Un complesso di fattori che solo combinati alla perfezione alla fine fanno… la vittoria”.
Filippo Montepagano ha dimostrato completezza tecnica, preparazione fisica ottimale e stabilità mentale inossidabile: alla fine della terza tornata di lanci occupava la seconda posizione dietro a Morra con 9 metri di distacco e davanti al terzo, Del Nero, di 6 metri. Quindi situazione critica da rimontare per la vittoria e fastidiosa per conservare una seconda piazza comunque dignitosa. Bene, a questo punto il portacolori della società chiavarese, ha calato l’asso come solo i cavalli di razza sanno fare: 250 mt con la zavorra da 100 gr (il cosiddetto ‘piombino’), aggiudicandosi il titolo di Campione Italiano 2021 con ben 15 metri di distacco dal secondo, e 33 dal terzo. Un distacco abissale, che contro atleti di 40 anni ha mostrato freddezza ed esperienza.
“Ogni anno si migliora e trascina con la tecnica, ma anche la simpatia e l’umanità, un intero settore agonistico. Il Long Casting è affollato di giovani atleti validi e sempre all’avanguardia nel panorama mondiale anche grazie a lui”.
Un ulteriore e significativo dato. “Con le serie di 4 categorie di lancio (e quindi 4 risultati parziali da sommare per avere il valore finale) c’è una quota che, se raggiunta, ti fa entrare nella Hall of Fame dei lanciatori; l’equivalente degli 8000 metri per scalatori, o i -100 metri per gli apneisti subacquei, o ancora i 150 gol in carriera per i calciatori. Il tetto della prestazione è per tutti gli atleti del Mondo superare quota 1000 metri sommando le misure parziali per zavorra, nelle gare. Bene, Filippo Montepagano in questo Campionato Italiano 2021 ha segnato 1001,70 metri, entrando ancora una volta nell’Olimpo del Long Casting, dove non sono in molti ad avere accesso e guardare la compagnia dall’alto”.
Un altro dirigente e atleta FI.MA che lo conosce molto bene è Paolo Mosto, che ne dà un quadro tecnico e umano significativo. “È un predestinato. È l’Uomo dei Record. Nel luglio 2020 ha stabilito il record di lancio nella categoria Fisso (gr 125) spingendo la sua lenza a 244,22 metri di distanza, quest’anno ‘ha bruciato l’erba’ con un lancio a ben 250 metri, e non solo: superando la distanza totale del Km (1001,70 metri), ha segnando un doppio record. Più che un atleta, una macchina da guerra, frutto di una preparazione meticolosa e di allenamenti costanti anche in palestra per creare la massa muscolare idonea a sopportare lo strappo di energia utile per ‘sparare’ il piombo a tali distanze”.
È nato a Chiavari nel 1994, è entrato in FI.MA da giovanissimo. Era bimbetto quando, partecipando a un corso Ambientale/Pesca organizzato dalla Sezione Fipsas di Genova presso le scuole medie di Sestri Levante, ha scoperto il mondo della pesca e tramite il suo istruttore federale è venuto a conoscenza della società pescasportiva FI.MA e della sua scuola di pesca in mare. Da quel giorno è stata una continua evoluzione, seguito e stimolato dai genitori, ha trovato in FI.MA tanti amici e una grande famiglia. Da subito si è dimostrato un vero talento, gli piacevano la pesca dalla spiaggia, e il lancio, passare dal Surf Casting al Long Casting è stato un attimo”.
Le emozioni internazionali sono iniziate con il Surf Casting nella categoria Under 16 vincendo il Titolo Mondiale con la Nazionale in Egitto nel 2009, proseguendo con i titoli mondiali nel 2010 in Portogallo. Nel 2013 passato di categoria (Under 21) veste la maglia dell’Italia in Marocco (sesto assoluto), proseguendo sempre in nazionale Surf Casting nel 2014-2015 e 2016. Nel Long Casting (lancio tecnico) ha vinto tutto in singolo in Italia e a squadre nel mondo, ora gli manca solo il titolo iridato individuale. I dirigenti Mosto e Righi all’unisono: “È uno senza fronzoli e allo stesso tempo un grande campione, non si sente un dio e mantiene un rapporto alla pari con tutti. Ben visto e ben voluto anche dagli avversari e non solo italiani, con cui mantiene vivi i rapporti anche a distanza, fuori dalle varie gare in cui si incontrano. Uomo immagine della ItalCanna, seleziona i materiali per la costruzione delle canne da pesca e da lancio, che poi prova sotto sforzo per raggiungere il massimo rendimento dell’attrezzo molto tecnico. Siamo onorati che porti in giro il nome della società e di Chiavari nel mondo”.