di DANILO SANGUINETI
Tenere in piedi l’intera macchina organizzativa di un evento sportivo di una qualche porta di questi tempi è un vero e proprio miracolo, considerate le limitazioni finanziarie e le i problemi e gli intoppi causati da un clima sempre più fuori controllo. Con il caldo, la siccità che la fanno da padroni solo la costanza e la tenacia dei pescasportivi hanno fatto che il calendario 2023 estivo stia proseguendo comunque in maniera regolare: la soluzione è stata quella di affidarsi agli impianti privati che sono gestiti con oculatezza e soprattutto con maggiore riguardo e previdenza rispetto a quelli pubblici. Ecco come la Fi.Ma Chiavari ha potuto continuare il suo percorso nel tour dei tornei firmati dal suo stesso sponsor: Garbolino.
Oltretutto i Trofei stanno ‘catturando’ oltre a decine di prede sempre maggiore interesse. Organizzati negli impianti privati, con premi appunto commerciali in articoli da pesca. Nella gara ferragostana in Toscana la pesca era con la tecnica ‘inglese’, con canna mulinello e galleggiante (appeso sotto), e scenario agonistico il lago La Fiora di Massa. Concorrenti provenienti da Liguria e Toscana, divisi in due settori, come una classica interregionale a prova unica.
Per la Fi.Ma/Garbolino Chiavari del presidente Umberto Righi pescavano: Enrico Botto, Alberto Cordano, Luca Padovani, Fabrizio Pitto e Angelo Rava. Grande successo, partecipazione e tante catture, ovviamente i padroni di casa hanno saputo distinguersi e Daniele Lollo (Massa) ha vinto l’assoluto con 33160 punti, ma non da meno i colori Fi.Ma Chiavari, che con Alberto Cordano hanno vinto l’altro settore B con 26830 punti. Ancora premi per i secondi di settore B dove Enrico Botto (Fi.Ma) con 24.900 punti si accoda ad Alberto, mentre Maurizio Bertozzi (Massa) con 24.020 punti segue il compagno di società Lollo nel settore A. Terzo ancora un toscano Mauro Del Frate a 23.750 punti, nel settore A e un ligure nel settore B con Fabrizio Pitto (Fi.Ma) a 18980 punti.
Ancora meglio nella gara di luglio sempre in provincia di Massa quando l’alternanza di pesca con canne roubaisienne da 10 e 12, bolognesi, e canne corte sotto riva, aveva determinato un peso stratosferico in catture se si pensa che i migliori portavano alla pesata oltre 73 kg di carpe e il bottino più misero pesava 27 kg: ciò significa che i vincitori ad ogni lancio ‘salpavano’ una carpa.
Enrico Botto (Fi.Ma) vinceva il titolo di campione Garbolino Carpa 2023 con un turno di anticipo. Per gli altri solo la consolazione di aver preso confidenza con le nuove futuristiche canne da pesca firmate dallo sponsor del club chiavarese e della competizione a tappe.
Una competizione ancora più selettiva ha riguardato gli specialisti della pesca a mosca. I torrenti Ghisone e Germanasca hanno ospitato le due prove di Semifinale Italiani mosca organizzate da FIPSAS Torino con il supporto della ASD Old River Fly di Torino. Arrivare alle semifinali senior non è facile, il percorso è lungo e in pochi arrivano a tale appuntamento dopo la selezione provinciale 2022 e zonale 2023. Proprio dalla zona della Liguria sono stati promossi Francesco Palomba e Claudio Marino per i colori della Fi.Ma/Garbolino Chiavari, mentre per la Val d’Aveto/JMC accedeva Michele Fiori dallo Zonale A4 e Luigi Pietrosino con Matteo Capurro dal Club Azzurro.
Racconta Umberto Righi: “Su 48 concorrenti ben 12 erano i rappresentanti della Nazionale Azzurra, e 4 dal podio più 1 della finale italiani 2022, per cui dire che era tosta passare il turno è oltremodo riduttivo, ma Palomba e Pietrosino ci sono riusciti. Se per il portacolori ‘avetano’ doveva essere quale Azzurro in carica un passaggio ‘obbligato’, al nostro giovane Francesco Palomba va tutta la nostra ammirazione per esserci riuscito e tiferemo per lui ad ottobre nelle finali degli Italiani in Sarca e poi in Adda”.