di ALBERTO BRUZZONE
Creatività, poesia, arte e colori: a Lavagna ritorna il Festivart, con la sua edizione 2022. La manifestazione, che interesserà le vie centrali della città da venerdì 22 luglio e sino al 4 agosto, è organizzata dal Comune di Lavagna e da ivan studio/Artkademy e promossa dalla Regione Liguria: arriva dopo il successo delle passate edizioni.
Saranno interessati la Basilica di Santo Stefano, il Porticato Brignardello, la Torre del Borgo, la Piana dell’Entella, le colline dell’entroterra, piazza Vittorio Veneto, la stazione ferroviaria, il Comune, la piastra a mare e il tratto di mare antistante a Lavagna: “Dopo le edizioni passate ritorna, tra gioia, colori ed installazioni, il festival di arte pubblica e identità collettiva che fa più bella Lavagna e rende l’invisibile essenziale agli occhi. Festivart ’22, un sogno che si fa realtà tra le vie della città di Lavagna”.
In programma murales, arte diffusa, esposizioni e incontri. Si comincia il 22 luglio, con la grande inaugurazione presso i Giardini della Torre del Borgo, alle ore 18. Quest’anno i murales saranno opera di Ivan (sulla passeggiata a mare), Etsom (sulla diga del porto), Ericsone (in lungomare Labonia, all’altezza dei Bagni Egidio) e Nic Del Soldato (nel sottopasso dei Bagni Milano, a Cavi).
Ma, dal 22 luglio e sino al 4 agosto, ecco anche arte diffusa e installazioni: ‘Che Sagoma!’, installazione scultorea interattiva a cura di The Flowelers in piazza della Libertà; ‘Favolarte’, gioco da piazza e installazione interattiva a cura di Emi.artes in piazza della Libertà; ‘In.Stanza’, installazione ambientale lumiscultorea a cura di Ninarò, sul lungomare Labonia; ‘Con la Testa per Aria – S. Bandiera’, installazione sospesa, sul lungomare Labonia; ‘In.Corso D’Opera’, un’installazione diffusa da fiaba a cura di The Flowelers; ‘S. Viste’, visioni e prospettive urbane per le vie di Lavagna, a cura di Ker Art Core.
Il 23 luglio, ecco ‘Dal cielo alle nuvole e ritorno’, performance di Elio Miccio (Università di Genova); e il 24 luglio, ‘La Grande Pagina Bianca’, happening pubblico di Ivan, in piazza della Libertà dalle 16 alle 22.
Da non perdere pure le mostre, sia pittoriche che fotografiche. Quelle pittoriche: Silvio Caffini in mostra, Cappella Comunale di piazza della Libertà; Hido in mostra, in piazza della Libertà il 23 luglio dalle ore 18 alle 23; Giacomo, ‘Mostra di un artista speciale’, ai Giardini della Torre del Borgo, il 28 e 29 luglio dalle 18 alle 21. Quelle fotografiche: ‘A Fuoco – Racconti di Arte Urbana nelle fotografia di WallsOfMilano’ a cura di Giovanni Candida, nella Torre del Borgo; esposizioni fotografiche a cura del Circolo Fotografica-mente: ‘Fuori’ ai portici di via Cavour (in corrispondenza dell’Auditorium G.B Campodonico), ‘I Colori del Tigullio’, al Bar Chez Vous.
Tre i laboratori per i bambini, in piazza della Libertà: il 27 luglio alle 21 a cura di Ludobiblioteca Libringioco; il 29 luglio alle 10,30 a cura della Biblioteca Civica Serbandini-Bini; il 3 agosto alle 21 a cura di Ludobiblioteca Libringioco.
Infine, l’intrattenimento, con il Lavagna Busking Contest a cura della cantautrice lavagnese Giulia Cancedda: selezioni in piazza Marconi il 22, 23, 28 e 29 luglio, alle 21, gran finale il 4 agosto, sempre alle 21 e sempre in piazza Marconi, mentre il 31 luglio alle 21 ecco ‘La Flor del Camino’, un concerto per chitarra classica e voce narrante, con Veronica Solari e Juan Jacopo Figini, ai Giardini della Torre.
Festivart è nato a Lavagna nel luglio 2020, appena dopo il lockdown più stringente, e quindi in un periodo in cui la voglia di uscire e di ritrovarsi era moltissima. È un festival di arte partecipata che ha visto il coinvolgimento degli artisti di Artakademy, che hanno realizzato opere murarie ricolorando parte della città, facendo dell’arte uno strumento di socialità e cultura. Lo scopo è stato quello di coinvolgere i cittadini e i turisti, oltre che artisti locali, nazionali e internazionali, nella realizzazione di opere al fine di offrire a Lavagna un prodotto di arte pubblica e partecipata di ampio respiro nel tempo e nella dimensione artistico/cittadina, dalla poesia di strada al neomuralismo e alla progettazione urbana.
“Festivart – ricordano gli organizzatori – è stato il perfetto connubio tra poesia, arte, creatività diffusa, ricerca, architettura, rigenerazione urbana e partecipazione sociale. La tradizione e l’innovazione, la cultura e l’arte nelle incredibili mani di tanti giovani artisti hanno creato incredibili opere e poesie con odi alla città che hanno incantato turisti e residenti”.
La terza edizione è stata presentata ieri mattina in Comune a Lavagna. Secondo Elisa Covacci, vicesindaco, “Festivart è il riappropriarsi degli spazi della città, combattendo il degrado, dando nuova linfa e nuovi colori a parti della città ingrigite nel tempo come la nostra piastra o i nostri sottopassi. È favorire le nostre aziende reinvestendo la maggior parte dei costi sul territorio, dagli alberghi, ai ristoranti, a fornitori di materiali e servizi. Oltre ai progetti sotto la direzione artistica di Artkademy, ci saranno tanti eventi locali connessi. Il tema sarà i colori di Lavagna. Quest’anno, poi, il festival si è impreziosito grazie al Lavagna Busking Contest a cura di Giulia Cancedda, che ha visto la partecipazione di ben cinquanta musicisti, dodici dei quali si sfideranno durante le due settimane di Festivart in piazza Marconi”.
Preziosissimo il contributo degli artisti locali che hanno messo a disposizione il loro talento per contribuire a rendere unico questo evento, arricchendolo con mostre (pittoriche come quella inaugurale di Matteo Favi o quella dell’associazione l’Agorà di Lavagna in ricordo di Ugo Sanguineti, e fotografiche a cura del Circolo Fotografica-mente), con eventi artistici musicali e non (a cura di Hido, Victor, Caffini, Muzio, Sara e tanti altri) e anche con murales (sarà Nic Del Soldato a colorare uno dei sottopassi). Tanti laboratori per bambini, tanta musica ed esposizioni inedite come quella di Franco Tassara.
Il direttore artistico Ivan Tresoldi aggiunge: “Vi è così un dialogo tra luoghi racchiusi (corso, cortili e terrazze) e grandi spazi aperti (colonnato, piazze e lungomare), nella volontà di raccordare tutta la dimensione del centro storico e lungomare in un’esperienza culturale unitaria, ma ricca di diversità, e coesa per richiami artistici e simbolici. Luogo e contenuto creativo dialogano e si mettono a registro in un unico sistema di proposta, permettendo, ancora una volta, di fare del tutto, somma maggiore delle parti”.
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