di ALBERTO BRUZZONE
Tecnicamente si chiama ‘learning by doing’, ovvero imparare facendo ed è un nuovo fronte della didattica che viene sperimentato con successo nelle scuole, specialmente con gli alunni della materna e della primaria, ma anche con quelli delle medie. Imparare facendo: in realtà lo si è sempre fatto, ma ora questo metodo è stato codificato e ci sono tante belle, interessanti e utili esperienze anche in Liguria.
Tra queste, è senz’altro da raccontare il lavoro di Claudia Ferretti. Comunicatrice, creator digitale e addetta stampa dell’Università di Genova, oltre che esperta di comunicazione scientifica e ambientale e redattrice della rivista scientifica online dell’Università di Genova, UniGe.Life, da quindici anni è animatrice del blog GliAlchimisti.com, un punto di riferimento per la vita sostenibile e l’autoproduzione. Ma è anche coautrice di un libro sull’autoproduzione del sapone: ‘Sapone Naturale’, edito da LSWR, e autrice di un libro per bambini su sapone e sostenibilità: ‘Facciamo il sapone e proteggiamo il mare’, edito da PubMe collana GemmaViva e di diversi articoli e pubblicazioni in tema di autoproduzione e sostenibilità ambientale.
Quest’ultimo libro arriva al termine di una serie di laboratori nelle scuole, dove appunto, applicando il ‘learning by doing’, s’insegna alle alunne e agli alunni non solo come nasce il sapone, ma anche come si rispetta l’ambiente, come si evitano gli sprechi, come i materiali possono avere una seconda vita. Questo lavoro viene presentato oggi pomeriggio a Roma, presso il Senato della Repubblica (alle ore 14 in Sala Caduti di Nassiriya), alla presenza della stessa autrice e anche di Simona Malpezzi, capogruppo del Partito Democratico, e di Lucia Azzolina, deputata e già ministro dell’Istruzione.
“‘Facciamo il sapone e proteggiamo il mare’ – illustra Claudia Ferretti – è un libro che fa molte cose: racconta quanto sia utile, divertente e interessante fare in casa il sapone, insegna a farlo, parla di chimica, ecologia e sostenibilità, di risparmio energetico e insegna la capacità di analisi. Il libro tratta materie e temi importanti attraverso un’esperienza, rendendo ogni cosa più facile da ricordare e introiettare”.
Infatti, “nel racconto di come si fa il sapone, c’è una spiegazione della reazione chimica (adatta all’età 8/12 anni), ci sono elementi di biologia e di educazione ambientale (da poco entrata tra le materie nelle scuole), c’è educazione all’analisi: imparare a guardare la composizione degli oggetti che diamo per scontati, come il sapone, il dentifricio e persino i vestiti, è molto istruttivo ed è alla base di importantissime competenze analitiche utili in ogni campo dello studio e della vita. Saper andare a fondo alle informazioni, saper osservare in modo approfondito un sapone o una maglia, può insegnare a ragionare su tutto. A corredo del libro c’è un’appendice sul risparmio energetico, su misura di bambino/ragazzo, una guida facile e immediata con il decalogo delle azioni quotidiane per consumare meno energia”.
Per i contenuti educativi, il libro è patrocinato da Worldrise Onlus, un’associazione che si occupa della pulizia e della tutela dei mari e degli oceani. Le illustrazioni sono di Mara Fedele, il progetto grafico di Marta Villica, la curatrice editoriale è Valentina D’Amora. Le prefazioni sono proprio della senatrice Malpezzi e della deputata Azzolina.
“Ho iniziato a fare il sapone tanti anni fa – prosegue Claudia Ferretti – All’inizio ho combinato qualche pasticcio, capita a tutti, ma ho continuato a farlo perché è un’attività che mi diverte molto e anche perché ho scoperto che non comprare più nessun tipo di sapone risparmia all’ambiente moltissimi rifiuti. Da qualche anno insegno nelle scuole come si fa il sapone a bambini e ragazzi: ogni volta ci divertiamo davvero moltissimo e ognuno porta a casa un sapone profumato ed ecologico. Insegno anche agli adulti, anche se è un po’ meno divertente, ma l’importante è che tutti possano imparare”. Secondo Claudia Ferretti, “un altro ottimo modo per non inquinare è evitare di gettare a terra e in mare sostanze che danneggiano gli altri esseri viventi”, e tutta la sua attività è ben raccontata anche sui social network. Il primo a ringraziare è proprio l’ambiente…