di ALBERTO BRUZZONE
“Non siamo ancora fuori dal quadro di fragilità post Covid e non lo saremo per i prossimi vent’anni”. Erika Panchieri, psicologa e psicoterapeuta molto stimata nel Tigullio, per anni coordinatrice del progetto ‘ScuolAscolta’, condotto negli istituti scolastici della zona anche grazie al supporto del Fondo Chiara Rama, fa il punto della situazione in particolare per le fasce d’età più giovani: “Il lavoro è aumentato in maniera esponenziale: già si stava male, il Covid ci ha sbloccato un certo tipo di ritrosia e le persone vengono di più a chiedere aiuto. Si guardano le difficoltà in modo diverso, c’è un occhio più attento, specie nei confronti dei bambini e degli adolescenti”.
Ecco perché l’assistenza è in aumento, ecco perché anche il mondo della scuola si trova a fare i conti con questa situazione. “Vedo parecchi pazienti piccoli, nella fascia tra otto e dodici anni, molti più di prima – prosegue Erika Panchieri – Poi, ovviamente, bisogna distinguere tra fragilità e persone che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno, che sono i casi più delicati. I problemi principali? Sul versante comportamentale, sulla emotività. Ma anche i disturbi e i cali di attenzione, l’iperattività, i disturbi alimentari. Tantissimi sono i casi di disturbi alimentari”.

Secondo la psicologa, “il Covid e le tante restrizioni possono essere una motivazione, ma più di tutto il Covid ci ha spinto a gettare la maschera e a chiedere aiuto. Questo è il dato che veramente emerge di più”.
Ma è indubbio che il mondo della scuola si trovi a fare i conti con un quadro completamente differente rispetto a cinque o dieci anni fa. Nel prossimo anno scolastico, negli istituti di Genova e provincia, ci saranno 2.835 insegnanti di sostegno, a fronte dei 2.348 dell’anno scolastico precedente, mentre nel 2020/21 erano 2.250. Addirittura la metà nell’anno scolastico 2017/2018. Non tutti saranno di ruolo: anzi, molti saranno precari. “Quasi uno su tre sarà un supplente annuale, parliamo circa del 36% – spiega Monica Capra, segretario generale di Cisl Scuola Liguria – Ma quest’anno, rispetto agli anni passati, i candidati specializzati che potrebbero essere stabilizzati ci sarebbero ma dal Ministero i numeri destinati alle cattedre di ruolo sono insufficienti per coprire tutti i posti che così finiranno ancora una volta ai supplenti annuali”.
I candidati per i posti di ruolo sono selezionati per metà dalle graduatorie a esaurimento e per metà saranno i vincitori di concorso. “Una soluzione che vale per le altre classi di concorso ma per il sostegno la situazione è più complessa. Quelle graduatorie sono quasi tutte vuote, così per le nomine di ruolo si è passati direttamente alle graduatorie provinciali – continua Monica Capra – È lì che ci sono i docenti specializzati che hanno seguito il tirocinio formativo attivo (Tfa) all’università, che potrebbero avere un contratto a tempo indeterminato. Parliamo di 330 nuovi docenti solo nell’ultimo anno qui in Liguria ma la maggior parte otterrà comunque una supplenza annuale”.
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale, per Genova a fronte dei 13 posti di sostegno scoperti per l’infanzia ci sono 35 insegnanti specializzati nelle graduatorie provinciali, 97 per la primaria dove i posti scoperti sono 291. Nella secondaria di primo grado per 135 disponibilità ci sarebbero 187 docenti specializzati che potrebbero coprirli tutti e anche per le superiori i candidati specializzati per 159 posti sono ben 304.
Per cercare di risolvere il problema, l’Ufficio Scolastico ha concesso ulteriori posti in deroga sul sostegno, che andranno a contratti a termine fino al prossimo 30 giugno. Tuttavia, la situazione dei supplenti annuali rimane incerta, con il temuto algoritmo che determinerà le assegnazioni a partire da metà agosto. Molti docenti nelle graduatorie provinciali hanno inserito le loro preferenze sulle scuole dove prendere servizio entro il 31 luglio, e ora l’algoritmo procederà con le assegnazioni.