di DANILO SANGUINETI
Giorno aperto. Meglio di Open Day, suggerisce un abbraccio: chi lo organizza spalanca il proprio mondo perché chi viene a visitarlo possa capirne storia e motivazioni. La partecipazione di tanti permetterà di fondere diverse esperienze, sarà fare il punto sulla situazione dello sport oggi, del calcio nel Tigullio, del calcio femminile a Chiavari e dintorni.
Un modo per far ‘assaggiare’ alle piccole e piccolissime che dietro la palla che rotola c’è una scuola, che cosa le aspetta se accetteranno di far parte di una società complessa e molto strutturata sul territorio come la ACD Entella. Un trittico fondativo progettato e diretto da un entusiasta assoluto come Simone Famà.
È lui a presentare gli Open Day in programma in questo mese di luglio 2021. “Gli appuntamenti sono per lunedì 26, mercoledì 28 e venerdì 30 luglio sempre alle ore 18 presso il campo ‘F. Celeri’ sulla Colmata a Mare di Chiavari. Le giornate sono gratuite, per prenotarsi basta scriverci un messaggio su WhatsApp al 391 4794874”.
Famà, anzi il dottor Famà, dato che è laureato in Giurisprudenza, è stato scelto dai vertici biancocelesti come responsabile organizzativo della neonata Entella Femminile a ragion veduta. “Ho 28 anni, mi sono fatto le ossa come dirigente svolgendo la funzione di Segretario Generale della ACD Entella, dopo la laurea mi sono specializzato in diritto sportivo e sono un appassionato di calcio femminile”.
Un identikit più calzante non potrebbe esserci per iniziare l’avventura in rosa dell’Entella. Ha lo sguardo dritto verso il futuro: “I tre giorni serviranno a promuovere i nostri valori e far conoscere meglio il calcio femminile. L’appello è rivolto a tutte le bambine e tutte le ragazze che vogliono conoscere questo mondo”.
Società satellite o dependance senza grande autonomia? “Niente di tutto questo. Grazie al presidente Gozzi e alla dottoressa Croce che credono profondamente in questo progetto, andremo avanti con le nostre gambe. Naturalmente sarà stretta la nostra collaborazione con la Virtus Entella. Il nostro primo scopo è quello di vestire di biancoceleste bambine e ragazze del nostro territorio. Poi io credo che le passioni non abbiano né colori né generi, pertanto ci chiameremo ACD Entella, tenendo sullo sfondo, anche se in rosa, l’aggettivo femniinile. Non credo che si debba necessariamente affibbiare un’etichetta. Una società di calcio. Punto”.
È la conferma che con Simone Famà l’Entella preparara un salto di qualità, una nuova generazione di addetti ai lavori, non c’è spazio per i ‘boomer’ nel calcio del terzo millennio. “Io posso solo dire che da parte nostra c’è tanto entusiasmo e voglia di fare bene. Nella stagione 2021-22 abbiamo intenzione di curare l’intera filiera delle giovanili, dall’attività di base, le squadre Under 15 e Under 17 per culminare nella prima squadra che farà il suo esordio nel campionato di Eccellenza. Un’avventura stimolante perché andremo a confrontarci con realtà molto forti. Forse anche di fuori regione. Sempre sperando che le condizioni sanitarie consentano un regolare svolgimento della stagione”.
Una spada di Damocle che pende sulla testa di ogni sportivo. Bando alle malinconie, c’è l’entusiasmo contagioso delle mini-calciatrici. “nche le Under avranno un loro torneo, probabilmente a carattere più zonale, interprovinciale, comunque saranno altre avventure emozionanti. E poi la Scuola Calcio. Guarderemo dal numero se aggiungere le iscritte alle formazioni maschili o creare una squadra di calciatrici in erba. Sotto i dieci anni si può ‘mischiare’ e penso che sia bambini che bambine abbiano molto da imparare dall’altro ‘gender’”.
È intuibile che Simone creda fermamente nelle possibilità del calcio femminile. “Secondo me è la nostra frontiera, un mondo che è in gran parte ancora da sviluppare e che ha potenzialità sorprendenti. Il calcio sta cambiando. Sin da subito abbiamo rifiutato di alzare steccati o peggio rifugiarvisi dietro. Per fortuna sono sempre meno le persone che credono di possedere le chiavi del calcio, come se fosse un bene di loro proprietà, una conoscenza elitaria e non inclusiva che loro possono aprire solo a chi rispetta un identikit preciso. Io credo che, citando uno slogan attuale, ‘il calcio sia di chi lo ama’”. Se le cose stanno così, l’Entella femminile può dormire tra due guanciali. Rosabiancocelesti, che è un accostamento di colori stylish.