di ALBERTO BRUZZONE
L’emergenza aule, nel sistema scolastico chiavarese e non solo, è ben evidente. Paola Salmoiraghi, preside del liceo classico e scientifico ‘Marconi Delpino’ e reggente del liceo artistico ‘Luzzati’, lo ha rappresentato con precisione nello scorso numero di ‘Piazza Levante’, nonché in precedenti suoi interventi, visto che parliamo di un problema atavico.
I numeri delle iscrizioni alle scuole superiori della città sono in continuo aumento: segno che l’offerta formativa è di alto livello e che Chiavari si conferma ai vertici per quanto riguarda l’istruzione, uno degli ultimi fiori all’occhiello rimasti in città dopo la progressiva perdita di servizi. Ma, a fronte di questo successo in termini di riscontri presso studenti e studentesse e presso le rispettive famiglie, non c’è abbastanza attenzione rispetto al tema degli spazi.
Dopo le amare constatazioni di Paola Salmoiraghi, in questa seconda puntata ‘Piazza Levante’ ha chiesto il parere di Laura Repetto, che è la consigliera metropolitana delegata per l’Edilizia scolastica. Va ricordato, infatti, che per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado (ovvero le superiori), le questioni relative agli spazi, ai plessi e alle manutenzioni sono di competenza della Città Metropolitana, mentre spettano ai singoli comuni quando riguardano materne, primarie e secondarie di primo grado, ovvero tutto ciò che rientra negli istituti comprensivi.
“Siamo perfettamente al corrente del problema degli spazi – afferma Laura Repetto – e le interlocuzioni con le scuole del Levante sono continue, anche con la preside Salmoiraghi, con la quale c’è un ottimo rapporto. Città Metropolitana è alla continua ricerca di spazi per cercare di risolvere le situazioni più urgenti e cogenti”.
Dal Comune di Chiavari sono state proposte alcune stanze dell’ex tribunale, “ma non le abbiamo ritenute spazi adeguati. Questo è effettivamente un momento molto difficile – prosegue Laura Repetto – perché ci sono dei cantieri in atto, alcune aule non sono disponibili, alcuni plessi sono stati rivoluzionati e molti studenti spostati. Quando termineranno questi lavori, si avrà già un po’ più di normalità”.
La consigliera di Città Metropolitana si riferisce in particolare “ai lavori in via Ghio e in via Castagnola. Siamo in dirittura d’arrivo. È evidente che i cantieri servono e gli interventi vanno fatti. Certo, recano disagi, ma bisogna anche guardare in prospettiva”. Quanto al futuro, c’è incertezza: “È difficile trovare spazi liberi a Chiavari, facciamo una certa fatica. Gestire queste situazioni è più semplice nell’entroterra, ma il bisogno è nei grandi centri, ce ne rendiamo conto. Stiamo raccogliendo i dati definitivi delle iscrizioni per l’anno scolastico 2023/2024: appena avremo il quadro preciso, ragioneremo su quanti spazi e quante aule occorreranno e ci metteremo al lavoro”.
Paola Salmoiraghi ha già anticipato la sua previsione nello scorso numero di ‘Piazza Levante’: “Ci saranno due classi in più nel liceo economico sociale, una in più nelle scienze umane, una in più al liceo artistico, mentre tutte le altre offerte didattiche sono in pareggio rispetto allo scorso anno. Abbiamo retto l’impatto della pandemia e ci prepariamo con grande entusiasmo alle prossime sfide. Le scuole chiavaresi piacciono per la loro centralità, ma anche per il livello eccellente del personale docente. L’anno prossimo ci saranno, solo al ‘Marconi Delpino’, mille e settecento tra studenti e studentesse, circa trecento in più rispetto agli anni passati. Attualmente, la scuola è spalmata su sei plessi e gli interrogativi per il futuro sono, purtroppo, sempre gli stessi: dove metteremo tutti questi alunni?”.
Già, dove? Senza parlare della difficile coabitazione tra il liceo artistico ‘Luzzati’ e la succursale del liceo linguistico ‘Davigo’ di Rapallo. Giusto pensare al polo scolastico della Colmata, ma le risposte nell’immediato devono essere di altro tenore. “È vero – ammette Laura Repetto – Per le necessità più immediate occorre ragionare diversamente. In parallelo, però, Città Metropolitana continua a portare avanti il discorso del polo scolastico alla Colmata, insieme al Comune di Chiavari. È prevista una Conferenza dei servizi e poi contiamo di muovere i passi successivi. Ma non dobbiamo nasconderci: è un iter molto complesso perché incrocia anche altre opere pubbliche, a cominciare dal depuratore di vallata”.
Intanto, dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza arrivano altri finanziamenti per l’edilizia scolastica della Liguria. Sono stati individuati, infatti, ulteriori venti progetti per il miglioramento di edifici scolastici su tutto il territorio regionale, per un investimento complessivo ventuno milioni di euro (21.434.732,39). Le opere riguardano scuole di ogni ordine e grado e sono stati individuati nella programmazione triennale regionale di edilizia scolastica. Regione Liguria ha selezionato i progetti immediatamente cantierabili e di maggiore rilevanza sul territorio. I lavori riguardano, in particolare, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico degli edifici e sono finanziati tramite i fondi del Pnrr.
Gli interventi verranno realizzati nei seguenti Comuni: nella provincia di Imperia a Sanremo, Pontedassio, Diano San Pietro e Pornassio, per un totale di 5 edifici scolastici; nella provincia di Savona a Garlenda e Ortovero; nella provincia di Genova nel capoluogo, a Davagna, Bogliasco, Ronco Scrivia e Masone, per un totale di 6 edifici scolastici; nella provincia di La Spezia nel capoluogo, a Luni, Lerici, Santo Stefano Magra, per un totale di 7 edifici scolastici.
Complessivamente i progetti coinvolgeranno oltre 5300 studenti dislocati sull’intero territorio ligure. “Abbiamo individuato ulteriori venti interventi per un investimento complessivo di oltre ventuno milioni di euro – commenta l’assessore regionale all’Edilizia, Marco Scajola – per garantire scuole più confortevoli e sicure a 5300 studenti, oltre a insegnanti e operatori scolastici, perché la scuola è la seconda casa dei nostri figli. Dall’inizio del nostro mandato, abbiamo investito oltre 130 milioni di euro per interventi sulle nostre scuole, sia intervenendo su edifici esistenti, in particolare per il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico, sia per la realizzazione di nuove scuole. L’obiettivo della Regione è investire le risorse a disposizione in modo efficace ed efficiente, realizzando un’attenta analisi del fabbisogno esistente, per stimolare lo sviluppo economico del territorio, coniugandolo al rispetto dell’ambiente, alla tutela delle nuove generazioni e all’ inclusione. Nelle ultime settimane, inoltre, abbiamo iniziato un confronto con il Governo, in sede di Conferenza delle Regioni, affinché si attivi un vero e proprio ‘Piano Marshall’ per l’edilizia scolastica nazionale, con lo stanziamento di nuove e consistenti risorse e avvalendosi per la programmazione dell’esperienza delle regioni e degli enti locali”.