(r.p.l.) Ma chi è stata veramente Elena Bono? Quali vette artistiche e letterarie ha raggiunto? Davvero, come ha scritto di lei il critico Giovanni Casoli, è stata ‘la scrittrice italiana più importante della seconda metà del Novecento’? A questi e a molti altri interrogativi si cerca di dar risposta adesso, in occasione del primo convegno ufficiale mai realizzato in Italia e dedicato all’autrice e poetessa originaria di Sonnino, in provincia di Latina, e chiavarese d’adozione, città dove decise di vivere sino ai suoi ultimi giorni.
Appuntamento oggi, prima giornata del Festival della Parola (che da sempre è dedicato a Elena Bono), a partire dalle ore 9,30, presso la Sala Ghio Schiffini della Società Economica di Chiavari, in via Ravaschieri.
Titolo dell’iniziativa è ‘Indagine sull’opera di Elena Bono: la sacralità della parola e la ricerca della verità’: organizzano la Società Economica, nella persona di Enrico Rovegno, il responsabile della Biblioteca, con l’appoggio di Ministero dell’Istruzione (Ufficio Scolastico Regionale), Comune di Chiavari, Società Dante Alighieri (Comitato di Genova), Università di Genova, Università di Granada, Università di Salamanca, Università di Siviglia e Fondazione Conservatorio Fieschi.
L’asse tra Italia e Spagna è spiegato dallo stesso Rovegno: “Tutto nasce dal professor Roberto Trovato, che insieme a me, da diversi anni, cerca di portare a Chiavari un convegno dedicato a Elena Bono. Ci siamo riusciti, e ad arricchire la giornata ci sono i contatti spagnoli del professor Trovato, visto che da loro si è già parlato spesso della Bono e la sua figura è stata studiata parecchio. L’occasione di questo incontro è importante, un po’ perché Chiavari è stata la città della scrittrice, un po’ per capire se davvero Casoli ha avuto ragione a definirla la più importante autrice italiana del secondo Novecento. Noi riteniamo che la Bono abbia compiuto un’opera meritevole e tutto questo rientra in quel percorso che anche noi volentieri portiamo avanti per rendere il giusto tributo”.
Il convegno si articolerà in due sessioni: una al mattino dalle 9,30 alle 12,30, l’altra al pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30. “La Società Economica, che nella sua biblioteca ne custodisce l’Archivio – prosegue Rovegno – è orgogliosa di aver attivamente collaborato con il Comune di Chiavari alla realizzazione di questa manifestazione ideata dal professor Trovato. Ricordo che la partecipazione varrà per l’aggiornamento dei docenti, cui verrà rilasciato un attestato. Gli atti del convegno saranno pubblicati dalla Internòs Edizioni di Chiavari, grazie a una sponsorizzazione da parte della Fondazione Conservatorio Fieschi di Genova”.
Questo il programma del mattino: ‘Gli scrittori italiani della Resistenza ed Elena Bono’, a cura di Francesco De Nicola, presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri; ‘Donne, miti e personaggi femminili nella poesia di Elena Bono’, a cura di Mercedes Arriaga Flòrez, ordinaria di Letteratura Italiana all’Università di Siviglia; ‘Sui drammi di Elena Bono ispirati alla Spagna’, a cura di Andrés Pociña Perez, emerito di Filologia Latina all’Università di Granada; ‘Sul classicismo di Elena Bono. Odio e amo. Tu forse mi chiedi…’, a cura di Aurora Lopez, emerita di Filologia Latina all’Università di Granada.
Nel pomeriggio: ‘Elena Bono e Caterina da Siena: un viaggio attraverso i secoli’, a cura di Daniele Cerrato, del Gruppo di Ricerca Escritoras Y Escrituras dell’Università di Siviglia; ‘L’ombra di Lepanto’, a cura di Roberto Trovato, associato di Drammaturgia all’Università di Genova; ‘La modernità allo specchio. Una valigia di cuoio nero e la dialettica dell’Illuminismo’, a cura di Giulio Meiattini, monaco benedettino, teologo e studioso della Bono; ‘La figura del narratore nel teatro di Elena Bono: Gatto di sangue, Ritratto di principe con gatto e Ultima estate dei Fieschi’, a cura di Milagro Martìn Clavijo, associata di Letteratura Italiana all’Università di Salamanca.
È prevista inoltre la partecipazione di: Rosa Giangoia, curatrice della rivista ‘Xenia’; Patrizia Monaco, drammaturga; Stefania Venturino, responsabile della pagina web di Elena Bono; Francangelo Scapolla, editore dell’opera della Bono dal 1981 al 2011 con EmmeE e Le Mani; Letizia Casella del Gruppo di Ricerca Escritoras Y Escrituras dell’Università di Siviglia; Daniela Ardini, regista di molte pièces della Bono; Emanuele Giraldo, autore di una tesi sulla poesia di Elena Bono all’Università di Padova.