di ROSA CAPPATO
Si entra nel mondo della fantasia. Festa a casa di Lilla, a Camogli, per l’uscita del suo ultimo libro. Annamaria, ‘Lilla’ Mariotti, autrice molto amata al borgo e famosa nel mondo per sua la grande conoscenza e competenza attorno al tema dei fari, racconta della sua ultima pubblicazione, a margine della festa che si è svolta a casa sua, lo scorso 25 giugno, non appena ‘Il faro fantasma’ è approdato in libreria.
“Ho scritto un nuovo libro – annuncia -, dedicato a un gruppo di amici e ci siamo riuniti nel mio giardino per festeggiare l’evento”. Edito da Magenes, editore milanese, è l’ultimo di una lunghissima serie, circa 20 volumi, scritti dalla ‘regina dei fari’ di Camogli’ e il 2025 è un anno ricco di produzione.
Camoglina doc, dove vive e lavora, un passato di pallanuotista, nuotatrice, subacquea e velista (dall’età di 12 anni), Mariotti il mare l’ha vissuto in tutti i suoi aspetti, sopra e sotto la superficie e i fari ce l’ha nel sangue, passione nata molto tempo fa, con quello di Capo Sandalo, sull’Isola di San Pietro in Sardegna, e con la Lanterna di Genova, entrambi visitati più volte e illustrati a molte persone, anche in conferenza.
“Il faro fantasma è un racconto particolare, un volume diverso da quelli che scrivo solitamente, attorno alle storie di fari reali, – prosegue Lilla – qui si entra nella fantasia, perché non descrivo un faro, ma trasformo i miei amici, quelli con cui ho festeggiato, nei protagonisti di una storia dove il fantasma è proprio il faro”.
E non si sbilancia oltre sulla trama, così lascia in suspense i suoi lettori, aggiungendo solo che il volume è anche su Amazon, con tutte le immagini originali, scattate dall’autrice molti anni fa, durante uno degli innumerevoli viaggi, nel Maine, lo stato più a nord-est degli Stati Uniti, famoso per le coste rocciose. Poi, con semplicità continua: “Questo è proprio l’ultimo, perché da poche settimane altri due volumi sono già in libreria e web: ‘Storia dei fari degli Stevenson’ e ‘Una vita per il mare’, la mia biografia. Il primo, breve ma avvincente, riporta le cronache di una famiglia scozzese, una intera discendenza di ingegneri, che ha curato la realizzazione di quasi 100 fari, 97, un’eredità unica in questo settore, passata di padre in figlio. ‘Una vita per il mare’, invece, è la mia biografia, la prima, dove racconto tutta la mia vita, a partire dalla nascita sino ad oggi, anche qui illustrata da numerose immagini della mia famiglia, avi compresi, e c’è anche quella del mio matrimonio, come tutte quelle dei miei viaggi, soprattutto ai Caraibi. Io ho bisogno di scrivere. Non viaggio più, ma l’ho fatto fino a quando ho potuto e continuerò a farlo nei limiti del possibile, perchè amo viaggiare”.
Mariotti ha visitato molti fari in giro per il mondo, lungo la costa Atlantica, dalle coste del Canada a tutta la costa Est degli Stati Uniti, dal Maine alla punta estrema della Florida, Key West, dove ha scoperto che Ernest Hemingway poteva quasi toccare con le mani il faro dalla terrazza di casa sua e spesso viene soprannominata proprio ‘Hemingway’, anche per lo stile. È stata ai Caraibi: Repubblica Domenicana e Barbados, ma anche l’Italia è stata a lungo esplorata: ha visitato tutti i fari della costa Tirrenica, dalla Liguria alla Toscana, Isola d’Elba compresa, e tutti i fari della Sardegna, oltre alcuni fari del Sud Italia: Bari e Palascìa. La sua carriera è un’escalation. Inarrestabile autrice di libri legati al mare, è stata presidente dell’associazione culturale ‘Il mondo dei fari’ presso Lighthouse People e collabora con le riviste americane ‘Lighthouse Digest’ e ‘The Keeper’s Log’, per le quali scrive articoli sui fari italiani. Dal 1999 al 2005 ha collaborato con il Baruch Institute for Marine Biology della South Carolina University per ricerche sul tonno e sulle tonnare.
Ha pubblicato, tra altri, ‘Il Tonno, le tonnare che parlano genovese’ (Feguagiskia Studios 2003), ‘Fari’ (White Star 2005 – 2013 tradotto in otto lingue, tra cui il cinese), ‘Racconti di fari e altre storie di mare’ (Fratelli Frilli Editori 2006 – ristampa 2008), ‘L’evoluzione dei fari dalle origini al Regno d’Italia’ (Editalia, Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato 2007 per conto del Demanio. Per Magenes sono usciti ‘Blackbeard. La vita e le avventure del famigerato pirata Barbanera’ (2011): primo classificato al Premio Letterario Internazionale ‘Cultura del mare’ a San Felice Circeo nel 2012 e finalista alla prima edizione del ‘Premio letterario Marchesato’ di Ceva. Nel 2005, nel 2008 e nel 2015 i suoi racconti ‘L’oro di Dragut’; ‘Il segreto delle tre esse’ e ‘La figlia del pescatore’ si sono classificati al primo posto al Premio Letterario Internazionale Santa Margherita Ligure – Franco Delpino’, Sezione ‘Vivere il Mare, Vittorio G. Rossi’ (con ulteriore riconoscimento nel 2023 alla 46ma edizione).
In altri Premi letterari è entrata nella rosa dei finalisti; ha ottenuto menzioni speciali e le sue opere sono pubblicate su diverse raccolte antologiche. Il suo DVD ‘La tonnara di Camogli e la pesca dimenticata nel Golfo Paradiso’ si è classificato al secondo posto, nella categoria Saggi al Premio Millenium 2005. Lilla, assai legata a Camogli, ha approfondito il legame con l’isola di Tristan da Cunha, dove i Repetto e i Lavarello, cognomi camoglini, sono gli antenati di circa metà della popolazione attuale. Da qui il volume ‘Tristan da Cunha. Storia e vicissitudini della più remota comunità umana’ (2013). Sul suo borgo ha scritto ‘C’era una volta a Camogli. La storia di un borgo antico, la vita, le case, la pesca, gli abitanti (2022)’. Ha pubblicato articoli su illustri riviste come Express, Nautica, Notiziario della Guardia Costiera, Yacht Capital, Universo (dell’Istituto Geografico Militare) e un suo contributo è stato pubblicato dal New York Times nel Giugno 2008. Ha collaborato anche con l’Università di Genova, Dipartimento di Biologia Marina e con l’Ente Parco Marino di Portofino nella stesura del libro ‘La Tonnarella di Camogli’(2009). Il Monte, invece, l’ha ispirata per il libro ‘Le fiabe del monte di Portofino’. “Pur non viaggiando più così spesso – chiude la scrittrice – appena posso intervengo al Museo Marinaro per illustrare i miei libri o ad altri convegni”. L’amore per il mare e la scrittura caratterizzano Lilla ed è probabile, anche se non lo ammette, che stia già pensando al suo prossimo volume.