di DANILO SANGUINETI
I derby dell’Entella, inteso come fiume tra Lavagna e Chiavari, sono un classico a prescindere dallo sport interessato: che sia calcio o volley o pallacanestro oppure, ed è questo il caso presente, waterpolo, lo scontro tra le due città dà sempre vita ad una partita particolare che mette di fronte le due metà di una mela che si è divisa tanto tempo fa e che non ha alcuna intenzione almeno per il momento di riunirsi, con buona pace delle teorie di Platone.
A metterci il carico da dodici nella partita disputata sabato scorso, 4 febbraio, alla piscina di Parco Tigullio, c’era il capovolgimento dei ruoli tradizionali: il Lavagna 90, padrone di casa, che in serie A2 maschile è di casa e che anche in questo torneo 2022-23 punta come minimo ai play off, aveva solo due punti di vantaggio sulla matricola terribile Chiavari Nuoto, tornata dopo alcuni anni di purgatorio in serie B maschile, capace di vincere tra i cadetti andando contro ogni pronostico e capace di farsi largo nella seconda serie a suon di risultati sorprendenti.
Un sette collaudato e guidato con mano sicura da coach Martini, assistito da Gabriele Berri, contro un ensemble di ragazzini formati in casa e galvanizzati dalla guida di un’altra rivelazione (come coach), Robert Dinu.
Inutile dire che oltre al sapore nuovo di una prova che attribuiva punti importanti per i play off promozione, c’era il confronto tra uomini e ragazzi che hanno condiviso diversi tratti della loro storia sportiva, in acqua e anche fuori, tra tecnici e pure tra i dirigenti. Il risultato è stato netto. Il derby valido per l’undicesima giornata del Girone Nord è stato vinto dai padroni di casa 14-6. La gara è stata combattuta, i bianconeri di Martini avanti fin dal primo quarto, sono diventati irraggiungibili nel terzo tempo che ha visto un parziale di 4 a 1 a loro favore. Ora in classifica il Lavagna è quarto con 21 punti; il Chiavari settimo con 16. Nella prossima giornata, prima di ritorno, che si terrà sabato 18 febbraio, dopo la sosta, il Lavagna 90 sarà ospite del President Bologna (p. 11) e il Chiavari se la vedrà con il Camogli capolista in solitario e a punteggio pieno (p. 33).
Robert Dinu ne approfitta per fare il punto a metà del cammino. Il mister dei chiavaresi non cerca scusanti per la debacle nel derby del fiume: “Non c’è che da fare i complimenti al Lavagna e un mea culpa per noi, che non siamo stati quelli soliti. Perché? Perché siamo scivolati mentalmente sin dal primo secondo di gioco”. La differenza di esperienza si è vista tutta. “Ripeto, il Lavagna ha pienamente meritato di vincere. Noi siamo tornati la squadra neopromossa che ha bisogno di farsi le ossa. Solo attraverso queste tipo di partite possiamo crescere come squadra, come individui. Al Parco Tigullio ci siamo disuniti dall’inizio, non abbiamo fatto altro che pensare ad altro, magari all’arbitraggio, ci siamo lamentati dall’inizio alla fine. Il risultato, come si è visto, ci ha punito. Ed è giusto così”.
Un duro richiamo alla realtà. “Il nostro girone di ritorno dovrà essere almeno eguale a quello di andata. Continuiamo a provarci: c’erano e ci saranno partite sulla carta impossibili per noi, ma dobbiamo provare lo stesso a vincerle”. E c’è un’altra cosa da tenere a mente. “Come abbiamo sempre detto, il nostro obiettivo finale rimane la salvezza. Una salvezza ‘da sudare’ fino alla fine, fino all’ultimo secondo. Perché se qualcuno si è distratto o peggio illuso, sentendo i complimenti ‘squadra terribile, squadra pronta per fare salto di qualità’, ‘può puntare ai playoff non ai playout’, beh deve tornare con i piedi per terra. In realtà siamo una squadra costruita da ragazzi volenterosi che devono combattere. Se giochiamo di squadra, con il cuore e con la testa, possiamo dire la nostra, altrimenti ci disuniamo e facciamo… più danni della grandine”. Il richiamo all’ordine. “Il nostro obiettivo è la salvezza, se dovesse per caso venire qualcosa in più ce lo teniamo stretto. Non dimentichiamo chi siamo, da dove arriviamo: per fare campionati di alto livello ci dobbiamo lavorare tanto. Non è un discorso di mesi, ma di anni”.
Altro umore in casa bianconera. Il Lavagna 90 non si accontenta di entrare nei play off, insegue il miglior piazzamento in vista delle partite decisive. Andrea Martini: “Sono molto contento della prestazione dei miei nel derby. Quando analizzo e preparo una partita come questa, penso alla migliore tattica ma temo che le emozioni possano giocare brutti scherzi. Invece i ragazzi hanno eseguito al meglio quanto preparato in settimana, oltre a mettere intensità, tecnica e lucidità. Davanti a un pubblico stupendo vincere ci dà la spinta per continuare a lavorare duro fino alla fine. Analizzando il girone d’andata possiamo essere soddisfatti. Abbiamo ‘stonato’ solo in un paio di trasferte. Dobbiamo crescere come gruppo e prendere consapevolezza che per raggiungere i nostri obiettivi serve essere incisivi anche fuori dalle mura casalinghe. Siamo nel pieno della corsa playoff e credo che saranno gli scontri diretti del girone di ritorno a dire chi si merita le prime posizioni”. Da sottolineare che c’è stato anche un altro vincitore: il pubblico. Da diversi anni non si vedeva la piscina del Parco Tigullio così affollata. L’arrivo di centinaia di tifosi dalla sponda destra dell’Entella ha suscitato una ‘risposta’ altrettanto gagliarda dei supporter locali. Grande tifo, colorato e polemico ma sempre nei limiti della correttezza. Uno spot imprevisto e bellissimo per la pallanuoto.