di DOMENICO DEL FAVERO *
Gentile redazione,
l’editoriale del 6 gennaio, dell’editore Antonio Gozzi, mi induce ad alcune riflessioni e considerazioni che di seguito rappresento, nella speranza che ci siano prossime occasioni di approfondimento.
Il Pnrr rappresenterà, anche per il nostro territorio, una grande opportunità, difficilmente ripetibile, che come tale andrà utilizzata al meglio coniugando le aspirazioni territoriali con possibilità concrete di sviluppo.
Il protocollo nazionale sottoscritto la settimana scorsa da Governo e Organizzazioni Sindacali consente di offrire contributi utili all’individuazione di scelte, progetti e investimenti, anche a livello decentrato. Cominceremo da subito a interloquire con Comuni, Città Metropolitana e Regione, allo scopo di individuare prospettive utili per tutta la nostra comunità.
Sarà utile vengano promossi momenti di confronto auspicandone la massima partecipazione, privilegiando progetti e opere di interesse collettivo, superando localismi e appartenenze. Andranno individuati interventi largamente condivisi e sostenuti, come è stato per il Tunnel della Fontanabuona.
Una particolare attenzione meriterebbero, a mio avviso, opere infrastrutturali per migliorare i collegamenti e prevenire il rischio idrogeologico, mettendo il territorio in sicurezza, attirando investimenti e diventando volano di sviluppo.
I dati di Ispra (criticità e rischio idrogeologico), richiamati dal presidente Toti nella sua ultima visita a Chiavari, assieme a quelli Istat, confermano, credo, questa necessità, presentandola come esigenza ineludibile.
Il sistema scolastico e formativo, potenzialmente di qualità, dovrebbe trovare soluzioni consolidate e maggiormente attrattive, che garantiscano ulteriormente continuità e qualità dei percorsi scelti dagli studenti.
Condivido, come da voi richiamato, il salto di qualità nella gestione di Asl 4, ma forse sarebbe necessaria maggiore determinazione nello svolgimento del proprio ruolo da parte della Conferenza dei Sindaci, espressione reale di esigenze e istanze dei cittadini. Attenzione particolare va dedicata allo stato e prospettive di altri servizi pubblici, Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, valutandone nel contempo l’eventuale insediamento di altri, se effettivamente necessari.
Regione Liguria e Città Metropolitana hanno ripetutamente dichiarato attenzione per il Tigullio, ma credo sia necessario passare dalle dichiarazioni di attenzione alla pratica di percorsi condivisi.
La prima cosa da fare sarebbe la convocazione degli stati generali, come da voi auspicato, eventualmente divisi in più sessioni per le varie tematiche, con tempi e modalità snelli che consentano di concentrarsi subito sul da farsi, assumendo finalmente il ruolo e la responsabilità di area vasta che competerebbe al Tigullio.
Credo che il nostro territorio lo meriti, senza campanilismi o aspirazioni di secessione (peraltro impossibili), ma rivendicando un ruolo maggiormente riconosciuto da livelli istituzionali a volte poco attenti, ma di cui fa parte a pieno titolo.
(* Responsabile CGIL Zona Tigullio e Golfo Paradiso)