di ALESSANDRA FONTANA
Dal Tigullio a Netflix. È questa la favola della chiavarese Manuela Boni che reciterà in un film prodotto in India dal titolo “Erda There is nothing Beyond”. Prendere parte, essere addirittura la protagonista, a una produzione internazionale è una soddisfazione grandissima per Boni che ha dedicato la sua vita alla passione della recitazione e non solo.
“La produzione deve ancora iniziare. Le riprese partiranno a fine maggio, inizio giugno – racconta Boni – sono luoghi proibitivi per il clima e quindi dobbiamo aspettare il momento giusto”. In trepidante attesa, Boni interpreterà una giornalista in fuga che lotterà contro la furia della natura. “Nasco come cantante lirica ma ho sempre fatto teatro. Mi sono laureata a Brera con una tesi in nuove tecnologie che parla del rapporto tra l’immagine e il mondo del cinema e del teatro. Approfondire così il mondo dello spettacolo a 360 gradi mi ha agevolato perché so fare più cose”.
La versatilità è il punto forte di Boni, che ricorda: “Gli attori di un tempo sapevano ballare e cantare, erano completi mentre ora si è perso questo tipo di formazione”. Boni, nata a Chiavari, ha vissuto a Borzonasca in Valle Sturla per anni e poi ha cominciato a dividersi tra Roma e Milano: “Sono sempre in giro. Bisogna anche ammettere che è molto più facile lavorare all’estero piuttosto che in Italia, è un tasto dolente oltreché un paradosso, se esci dall’Italia è più facile che si accorgano della tua esistenza”.

Ma il film non è l’unico impegno che si è presa l’attrice e cantante che domenica sarà a Chiavari per “Le donne e la musica nella vita di Giuseppe Mazzini”. Questo è il titolo dello spettacolo che si svolgerà il 17 marzo, alle 17 all’auditorium San Francesco, in occasione della giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera. Sul palco ci saranno appunto Manuela Boni, Marco Battaglia con la chitarra Gennaro Fabbricatore del 1811, e Pierdante Piccioni, medico e scrittore che ha ispirato la serie tv Rai “Doc-nelle tue mani”. Musiche di Paganini, Mozart, Giuliani, Mertz, Bellini, Verdi.
Il concerto ripercorrerà diversi episodi della vita di Giuseppe Mazzini: il legame con Chiavari, terra natale della sua famiglia e del padre medico, le amicizie con grandi musicisti dell’epoca risorgimentale, la visione mazziniana e l’intenso rapporto con le donne, in particolare quello con la madre Maria Giacinta Drago e con l’amata Giuditta Sidoli. Ma anche le libertà civili e politiche e l’uguaglianza, ampiamente sostenute dal Risorgimento chiavarese, e i costanti riferimenti al conterraneo Niccolò Paganini. Un racconto ispirato dalle lettere e dal trattato “Filosofia della Musica” dello stesso Mazzini farà da cornice ai brani musicali.
E non finisce qui: “Sto lavorando a un progetto che presenteremo a fine mese allo Iulm – illustra con soddisfazione – riguarda la fotografia al cinema, lo sto preparando con Daniel Escalé che ha realizzato le fotografie della serie The Crown dedicata alla famiglia reale inglese”. I progetti da realizzare sono tanti ma il grande sogno nel cassetto resta sempre lo stesso: “Per un attore il sogno è vincere il premio più importanti di tutti, l’Oscar. So che rimarrà un sogno, ma la vita senza cos’è?”.