di DANILO SANGUINETI
L’agonismo almeno quello sano, è componente fondamentale di ogni sport. L’agonismo ti porta a combattere, a metterti in competizione ovunque e comunque. Se non puoi esplicarlo ed applicarlo su un campo di battaglia o almeno paragonarti agli altri attraverso il confronto delle prestazioni, lo fai nel mondo virtuale, per la precisione sulla piattaforma social dove comunque c’è una classifica, si stila una graduatoria, si ottengono dei punteggi e si conseguono dei piazzamenti, motivi per cui appassionarsi e impegnarsi.
L’idea del Centro Sportivo Italiano di Chiavari-Tigullio è stata proprio questa: fornire una qualche valvola di sfogo alle varie società delle varie discipline sportive che sono immobilizzate dalle prescrizioni del Comitato Tecnico Scientifico e dalle ordinanze del Governo. Qualcuno potrebbe bollarlo come un surrogato. E sbaglierebbe, perché così non è.
È invece un modo intelligente – e in questo momento l’unico consentito – per mantenere vivo lo spirito di corpo, l’affiatamento tra compagni, la coesione, l’empatia che solo chi pratica uno sport di squadra capisce e può provare.
Sentimenti che le società sportive garantiscono o almeno garantivano negli anni passati. Cristiano Magri, organizzatore infaticabile dell’evento, si dice più che soddisfatto di una gara lanciata al buio e senza grande battage.
“Un successo indiscutibile per il Centro Sportivo Italiano – Comitato di Chiavari, questo Primo Campionato Socialsportivo. Da sempre il Csi è sport per la comunità e oggi l’unico modo per stare uniti è la condivisione di questa grande passione, passione che accomuna ognuno di noi anche giocando virtualmente”.
Un evento unico nel suo genere per il Tigullio e non solo. “I Settori Giovanili di tutte le società sportive del Tigullio sono stati invitati a iscriversi. In questo periodo, così particolare, lo sport vuole rimanere vivo e il Csi ha voluto offrire la possibilità a tutti di divertirsi con noi”. Il regolamento spiegato da Magri: “Ogni società, di qualsiasi sport, affiliata al Csi e non, può partecipare gratuitamente alla sfida social inviando un video che riprende l’attività svolta dai propri giovani atleti. Di settimana in settimana, in base a un calendario e alla suddivisione per specialità sportive, saranno caricati eventi con i video ricevuti, con le singole sfide da votare tramite la scelta dell’emoticon assegnata sulla pagina Facebook del Csi Chiavari. Si tratterà di mandare un singolo video con l’esercitazione svolta sul campo di allenamento e successivamente sarà caricato per ottenere la votazione degli utenti. Al termine delle gare in calendario verranno decretate le squadre che parteciperanno alle semifinali per poi accedere alla finalissima. Alla squadra vincitrice del campionato di competenza, il Comitato di Chiavari recapiterà materiale sportivo utile per le attività sportive. L’iniziativa è aperta a tutti”.
Le prime semifinali sono in corso. Nella prima il Blue Sea Basket ha sconfitto il Rupinaro Sport 252-229. Nella seconda la Ginnastica Riboli pur ottenendo 255 punti si è arresa alle 329 interazioni della NAC Ballet.
Mentre era in corso la battaglia a botte di emoticon, a Roma un esponente del Csi Chiavari, il presidente Cristiano Simonetti, ne conduceva un’altra forse ancora più incerta e sicuramente più spietata nelle elezioni per il consiglio nazionale del Csi per il quadriennio olimpico 2021-2024. E otteneva un risultato storico.
Con i suoi 77 anni di storia (nasce nel 1944), di idee e di sport per l’Italia, il Centro Sportivo Italiano, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni, è oggi la più grande associazione sportiva italiana. L’assemblea Nazionale del Csi ha rinnovato i vertici: dai vari Collegi (revisori dei Conti e Proboviri), al Consiglio Nazionale dove i 32 componenti sono espressione del territorio e vengono votati per circoscrizione geografica, secondo criteri di appartenenza (16 nord, 8 centro e 8 sud) da tutte le società d’Italia.
Vittorio Bosio è stato confermato Presidente Nazionale del Csi. Per la prima volta, nel ruolo di Consigliere, a rappresentare lo sport ligure il presidente chiavarese Cristiano Simonetti. Non accadeva da tantissimi anni. Prima l’elezione a presidente regionale, ora a consigliere nazionale.
Sorride anche se è stata una faticaccia. “Quando un nostro dirigente sportivo siede nel Consiglio Nazionale, ci dona la positiva sensazione che a Roma sia presente un pezzettino di Liguria. Un segno tangibile dell’unità territoriale è, senza dubbio, il ritorno alla candidatura unica, unitaria del Presidente; un risultato che attesta nuovamente l’apprezzamento pressoché unanime sia nella persona che nella figura del Presidente, non sempre comune nell’ambito dell’associazionismo sportivo”.
La strada sarà comunque in salita. “Ci accingiamo ad affrontare un nuovo quadriennio caratterizzato da tante incognite, nulla sarà più come prima; tutte le organizzazioni dovranno rimodulare le proprie strutture, rivedere le regole, adeguare le modalità delle attività, delle competizioni e delle manifestazioni, tentando di riprendere il percorso purtroppo interrotto”.
“Credo profondamente – continua Simonetti – che unità e condivisione siano essenziali per tracciare gli indirizzi in grado di affrontare i cambiamenti in atto in questo complesso e difficile periodo storico, salvaguardando, come abbiamo sempre fatto, la tutela degli atleti e delle attività e tenendo ben presente i valori educativi e culturali, di cui ci sentiamo portatori”.
Sarà una sfida difficile, un po’ come sono state le elezioni per la piccola Liguria che muoveva 303 voti contro regioni con dieci volte tanto.
“Raggiungere un posto in Consiglio Nazionale, tra i 16 rappresentanti sportivi del nord-Italia, è un mezzo per poter fare qualcosa di buono per lo sport del proprio paese, per portare una voce a sostegno delle società più piccole e delle realtà locali. Ho alle spalle una lunga strada ciessina intrapresa oltre venticinque anni fa, che mi ha visto ricoprire parecchi ruoli: da segretario/amministratore all’inizio, a coordinatore dell’attività sportiva regionale per otto anni, in consiglio Coni per quattro anni, fino a Presidente Regionale per due mandati associativi appena conclusi, adesso la storia continua ma con maggiori responsabilità”.
Simonetti, eletto con 1771 voti (vuol dire che 1771 società della Liguria, della Lombardia, del Piemonte e del Veneto, hanno votato per lui, oltre 40mila tesserati), si è classificato al 13° posto (su 16 disponibili) nel collegio Nord, il più grande e combattuto.
Simonetti ricorda che il Csi si propone di essere incubatore di felicità, laboratorio di attività, alimentatore di speranza, davvero insomma un ‘generatore di futuro’, come recitava il titolo preposto all’assemblea effettiva. Il macchinario c’è, l’energia per metterlo in moto anche, non resta che confidare nella disponibilità del manovratore. Per dirla chiara, il mondo dello sport di base teme che a Roma e dintorni qualcuno stacchi la corrente, magari involontariamente con gesti inconsulti dettati dalla ignoranza, in materia naturalmente…